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mercoledì 23 maggio 2012

Giovanni Falcone, vent'anni dopo

     Nello stesso giorno in cui, nel 1498, Girolamo Savonarola fu bruciato, il Giudice Giovanni Falcone, nel 1992, veniva fatto saltare in aria con 500 kg. di tritolo. Erano le 17,56, per la precisione: morirono lui, la moglie Francesca Morvillo (anche lei magistrato), gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Dopo 5 sentenze, sappiamo tutto dei sicari e del mandante di Cosa nostra, il boss Totò Riina, capo dell'ala stragista dei "viddani" corleonesi, la mafia vincente che si oppose a suon di piombo a quella, poi definita perdente, dei Calderone, Bontade, Inzerillo e di don Masino Buscetta. Sui pezzi dello Stato, ancora nessuna certezza, ed ipotesi che definire inquietanti è dire davvero poco.
 E l'attentato precedente a Falcone (fallito) all'Addaura, con la telefonata istituzionale, quasi in tempo reale, di Giulio Andreotti? E l'agenda rossa di Paolo Borsellino, sparita nel nulla dopo la sua morte? Ed il covo di Totò Riina, in cui i carabinieri entrarono solo DOPO che era stato accuratamente ripulito dai mafiosi, financo ridipinto? Smettiamola qua, per autentica carità di Patria...
L'attentato era nell'aria: lo si respirava, lo si sentiva. Non solo perchè si era in un momento di passaggio di poteri (Tangentopoli era appena iniziata, a febbraio, e non solo), ma anche perchè c'erano segnali precisi, inequivocabili, in loco: fra tutti, direi l'omicidio di Salvo Lima in marzo. Il luogotenente andreottiano, il massimo referente politico della Dc andreottiana sull'isola, venne freddato per strada, platealmente: affinchè tutti vedessero, affinchè tutti coloro che si erano sempre rapportati alla mafia con un certo appeasement, capissero. E tremassero.
Dopo un ex "amico" come Salvo Lima (sconfessato post mortem in modo umanamente inqualificabile da Giulio Andreotti, con un comportamento che forse solo Giuliano Amato con Craxi latitante ha saputo eguagliare), era il momento di colpire un nemico autentico, colui che aveva fatto istituire il primo Maxiprocesso della Storia, e che era stato la colonna portante del pool antimafia palermitano. Un siciliano atipico, si disse: non facendo certo un complimento ai siciliani. I quali invece scesero in piazza, come mai non era successo prima, nè per Dalla Chiesa, nè per altri magistrati come Rocco Chinnici, nè per altri uomini dello Stato: gente, quella scesa in piazza, che magari aveva pagato il pizzo fino al giorno prima (e che, forse, avrà continuato a pagarlo), per le strade a manifestare il suo orrore ed il proprio sdegno. Insieme a tanta gente che al pizzo si era sempre opposta. La complessità siciliana - Leonardo Sciascia, meglio di tutti, ce l'ha insegnato - è intrisa anche di questi comportamenti polimorfici.

  Prendendo spunto dell'abusato ma efficace aforisma brechtiano, l'Italia non solo HA ASSOLUTO BISOGNO DI EROI come Giovanni Falcone, ma purtroppo, per una parte cospicua del paese, neanche il loro esempio serve ad affrancare dalla corruzione e dal malaffare, mafioso in senso corleonese del termine o meno. L'attualità di questi mesi ce lo insegna, cotidie.
 Non sono certo morti invano, Falcone e quelli come lui; ma non sono riusciti NEANCHE LORO a cambiare la forma mentis di una parte copiosa di italiani.
 Neanche il loro sangue, la loro apocalisse è stata sufficiente a fare voltare davvero pagina all'Italia. Anche perchè non si può mai voltare davvero pagina, se prima quella pagina non la si è sfogliata, tutta: senza depistaggi, omissioni, ambiguità di sorta.

Ps Come negli States per quel giorno del novembre 1963 in cui fu ucciso John F. Kennedy, molti italiani si ricordano esattamente dove erano, con chi erano, cosa facevano in quel pomeriggio di maggio, infestato dal tritolo mafioso (e non solo) del cosiddetto "attentatuni".
 Chi non se lo ricorda, provi a pensarci: il sacrificio di Giovanni Falcone lo merita...

17 commenti:

  1. Ero in casa a preparare un esame univarsitario. Fu un pomeriggio di orrore/terrore. Tutte le volte che ci ripenso piango!
    Tristezza e tanta amarezza per vedere che nulla è cambiato.

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  2. Leggo il Suo blog Professore molto attentamente e da molto tempo ormai. Aspettavo con fiducia un Suo ricordo di un italiano onesto e leale verso i suoi principi e verso il Popolino gregge. I principi, tra tutti Libertà e Giustizia, che a mio modesto parere dovrebbero essere custoditi e difesi dentro ognuno di noi. Ero poco più che un bambino quando fecero saltare in aria Giovanni Falcone e poco dopo Paolo Borsellino. Purtroppo a distanza di venti anni vedo sempre più calare l'ombra sulla questione morale e civile sollevata dai due Giudici a favore di un ritorno silenzioso al potere della mafia. Potere che, mai come in questo periodo,nonostante i vari arresti "clamorosi", è sempre più forte.
    Riccardo

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  3. Ha detto il magistrato Roberto Scarpinato:
    "20 anni fa un politico che frequentava mafiosi era condannato socialmente; ora molto meno".
    Non abbiamo fatto molta strada, nonostante il sacrificio di Falcone e di tantissimi altri...
    L'eretico

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  4. "Beato quel paese che non ha bisogno di eroi"

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  5. Tornavo dal mare. il mio mare. Appresi la notizia da un gruppo di ragazzi, miei coetanei, che si erano radunati davanti alla TV di un bar per carpire informazioni su quel crimine aberrante. Di quell'attimo ricordo con nettezza la rabbia e lo sconcerto; presero il sopravvento e da allora hanno orientato/guidato alcune mie scelte di vita.

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  6. Te Eretico ricordi dove eri?

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    1. Se interessa qualcuno, sì che lo ricordo, e bene. Giovane padre, ero a spingere il passeggino della piccola Matilde nei pressi di Celsa, giusto per fare una girata nella campagna senese, arrivate le giornate dilatate di maggio. Il suo zio materno arrivò, e diede la ferale notizia. Che fu accolta con l'orrore e lo sdegno testimoniato anche dagli interventi in calce al mio articolo.
      L'eretico

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  7. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono ammazzati perchè vennero lasciati soli.
    Lo stesso accadde con il procuratore Costa, con Rocco Chinnici, il generale Dalla Chiesa, il giudice Terranova.... tanti poliziotti, tanta gente normale che diceva no.
    Il problema attuale è che i soldi non hanno odore e sono mescolati fra noi insieme alle persone li maneggiano, li usano e li lavano per inquinare l'economia e la società.

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    1. Bastardo Senza Gloria24 maggio 2012 alle ore 12:05

      Caro Andrea che piacere vederti scrivere qui.
      Sono d'accordo con te, mi ricordo quel giorno stavo svolgendo il servizio militare, quando si diffuse la notizia della strage.
      Ci conosciamo molto bene ed è per questo che ti saluto e ti abbraccio pregandoti di salutarmi i tuoi posti meravigliosi dal buon vino e dalla gente schietta.

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    2. La gente non è schietta ma avida nei posti meravigliosi del buon vino, al massimo può essere cieca e sorda o far finta di non vedere per convenienza e opportunismo o nella speranza di prendere qualche avanzo.
      Le cose un poco stanno cambiando e l'aria è molto migliorata,ma fino a non molto tempo fa (in questo momento non saprei dire) bisognava pure pagare per lavorare....

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  8. se ne fatta, ma... indietro! tutto .è peggiorato dalla sanità ai partiti dall'università alle banche ecc.
    HAI FATTO BENISSIMO A RICORDARE QUEL GIULIANO AMATO CHE E' COINVOLTO NELLA CRI
    SI SIENA PER L'IDEA DELLE FONDAZIONI E PRIMA VENIVA A MUNGERE IL MPS ESSENDO ELETTO QUI negli anni novanta
    Un personaggio del tutto sopravvalutato dai media, sintomo preciso di crisi del Paese!
    Un adulto vent'anni fa, di buona memoria

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  9. Ciao Raffaele,

    partecipo con un mio piccolo pensiero al ricordo di questi come di tutti gli altri grandi eroi italiani che hanno combattuto per la ns libertà ed hanno pagato con la vita.

    Il loro esempio vive in noi spingendoci ad essere cittadini onesti e leali.

    Jacopo

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  10. Proprio questo cambiamento mentale vedo quasi impossibile ottenere. Anche perché le persone dicono che ormai è così; dappertutto è così. E si rassegnano.
    Invece bisognerebbe lottare, credere nel cambiamento, inserire giovani (onesti) nei posti di comando, dare voce ai cittadini, mandare a casa i "vecchi" ormai collusi con le mafie di potere e attaccati solo alla poltrona (e relativo stipendione).
    Per questi motivi spero nel movimento 5 stelle, che rappresenta ad oggi l'unica possibilità per spazzare via le cariatidi che ci governano.
    Spero.

    Paolo Pepi

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  11. La cosa che mi fece veramente schifo, ed ero solo una ragazzina, è che occorsero le morti di Falcone e Borsellino per mettere d'accordo i politicanti per eleggere il presidente della repubblica (scalfaro, figuriamoci!!!!!). Loro si scannavano per un posto politico ed i magistrati morivano.
    Professore, non ci vede una similitudine? Loro si scannano per un posto in una fondazione e noi faccimao i conti per arrivare a fine mese...
    Grazia

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    1. Cara Grazia,
      in effetti senza il tritolo mafioso (ma non solo mafioso!) sarebbe stato creato Presidente Giulio Andreotti, che non aveva saputo più garantire ai mafiosi quello che aveva garantito per anni (per la Magistratura italiana, fino al 1980). Di qui, appunto, l'ammazzamento di Salvo Lima nel marzo del 1992 (la Cassazione aveva confermato gli esiti del maxiprocesso contro i mafiosi proprio il 31 gennaio, straordinaria coincidenza temporale...).
      Quanto alla similitudine, qualcosa di autentico ci potrebbe anche essere, pur nella estrema differenza di contesto.
      L'eretico

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  12. Quando ci sono state le stragi di Capaci e Via d'Amelio avevo solo 5 anni. Non mi ricordo nulla di quell'estate del 1992...solo crescendo e con il tempo mi sono resa conto che le persone morte x colpa dello "Stato" non erano "Eroi", a loro non piaceva farsi chiamare cosi, ma semplicemente persone che adempivano al loro senso del dovere e della giustizia di rendere la Sicilia un posto migliore in cui vivere...ma è stata la stessa giustizia a volerli morti, perchè nessuno li ha protetti, lasciando che il "Male" ANCORA UNA VOLTA AVESSE LA MEGLIO!!!!!
    Io vorrei che ognuno di noi, nel suo piccolo,prendesse esempio da loro e che ricordasse Falcone,la moglie Francesca Morvillo, Borsellino, l'agente Schifani,l'agente Montinaro e l'agente Dicillo e gli agenti della scorta di Borsellino, non solo il 23-05 di ogni anno...ma tutti i giorni, per capire che la parola " LEGALITA' " può ancora esistere dentro di noi e nella società italiana...basta solo VOLERLO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE!!!!!

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  13. ...ma a chi si riferisce Lei, Signor Eretico di Siena, quando accenna in questo scritto ad una "parte copiosa di italiani"? cosa intende quando parla di "forma mentis"?
    sia più chiaro, non faccia il Professore, dica ad un'ignorante come me, in maniera semplice, che tale "parte copiosa dell'italia" (noi terroni, terronazzi, ecc ecc ecc) è oramai decaduta ed insanabile.mi offenda in maniera più diretta, non tramite eufemismi demagogici.
    grazie della eventuale risposta.

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