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domenica 23 dicembre 2012

Clamoroso: il Vescovo Buoncristiani concede la grazia all'eretico


    Incredibile dictu, forse mosso dal beau geste papale verso l'ex maggiordomo Paolo Gabriele, l'Arcivescovo di Siena-Colle e Montalcino, Antonio Buoncristiani, ha dato la grazia all'eretico, che pure tante volte lo aveva attaccato con asprezza.
 Voci curiose, strani rumors erano in giro da tempo; lo scrivente, infatti, sperando nella lieta novella, aveva praticamente smesso di scrivere sul successore apostolico di Siena.
 Ieri, nel primo pomeriggio, è accaduto l'impensabile: convocato da solo (senza neanche il Superavvocato Luigi De Mossi) in Curia, entrato in uno stanzone con meravigliosa vista su di un lato della Cattedrale, sono stato fatto sedere. Per qualche, interminabile, minuto, sono rimasto assiso sulla bella panca, in attesa di ciò che mi era stato solo sussurrato nei giorni scorsi. Finalmente, è arrivato Sua Santità (scusate, Sua Eccellenza) Antonio Buoncristiani, il quale si è seduto alla mia destra, e mi ha detto, più o meno, queste parole:
"Caro figliolo, il tempo della guerra è finito, ormai. Per il Bene comune della nostra città dobbiamo piuttosto collaborare, non scontrarci.La situazione - ha detto, alzando un po' gli occhi verso l'alto - è oltremodo difficile, quasi drammatica, in Italia ma soprattutto in questa martoriata città. Ognuno nei rispettivi campi, vediamo di dare il nostro contributo al Bene comune...".
 Poi è entrato in scena un noto notaro in Siena, il quale mi ha fatto firmare una pergamena che avrei dovuto leggere con attenzione, e che invece ho firmato senza guardare bene cosa ci fosse scritto; il tutto è stato poco dopo sigillato con la ceralacca.
Emozionato come quando il suo predecessore Ismaele Castellano mi aveva cresimato in San Giovanni, ho osato dire:
"Eccellenza, ma allora è tutto a posto? Il 4 aprile 2013, per esempio, non c'è da andare al Tribunale di Forlì per quella lenzuolata di querele che Lei ben sa? Anche quelle senesi, tutto a posto? Tutto finito?".
"Caro figliolo, la Chiesa sa essere magnanima, quando vuole; addirittura - in casi estremi - a prescindere dal pentimento del reo! Spero che da oggi vorrai guardare con rinnovata benevolenza il Pastore della tua comunità. Ricordati: io, noi non abbiamo mai smesso di pregare per te".
 "Grazie, grazie: in effetti, l'ho sempre descritta male, come un insaziabile mangiatore ed altro: Le chiedo scusa; quanto a monsignor Acampa, certo ho esagerato: qualcuno ai soldi ed agli immobili della Curia deve pur pensare, e lui di economia e finanza davvero sa. Anche quelle cose "personali" che ho scritto...: brutta roba, davvero. "Ultronea", come dicono i suoi avvocati. Una domanda, Eccellenza: l'idromassaggio, per esempio, ormai ho detto e scritto che ce l'ha; come posso rimediare, Eccellenza? Non vorrei perdere la faccia davanti ai miei lettori, mi capisca...".
"Puoi dire, caro figliolo, che deve curarsi una rara forma di artrite giovanile, cagionata dalle lunghe permanenze in luoghi freddi ed umidi come le Chiese ed altri siti di preghiera.
Buon Natale, figliolo caro!".

Ps Confuso dalle giravolte della politica senesota, forse sto perdendo il senso della realtà: a Natale, ogni scherzo vale... 

18 commenti:

  1. Questa Raffaele è FANTASTICA !!!!!!

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  2. ci avevo quasi creduto, andava contro ogni speranza. Ma resta vero che ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.

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  3. Il problema non da poco sorge se uno non ci crede (in Dio), come nel mio modesto caso...

    L'eretico

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    1. E' del tutto secondario che si creda o meno in Dio, quando si praticano seriamente e serenamente i suoi comandamenti: e la ricerca della verità, come tu fai, con le tue contraddizioni, come tutti del resto, rientra nella sfera della moralità "religiosa" nella quale si riconosce la fede cristiana.
      Auguri e vai avanti così

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    2. Si sono convertiti Claudia Koll, Paolo Brosio, Legrottaglie... mai mettere limiti alla Provvidenza! Buon Natale Eretico

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  4. Secondo me il notaro in Siena che sigilla con la ceralacca è il lecaiolo Mandarini

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  5. No! Che peccato....anch'io ci avevo creduto....e' stata la parte finale sulla vasca idromassaggio ad insospettirmi! Chissa' che non accada realmente, sarebbe stato un bellissimo dono di Natale!
    Con l'occasione invio tanti Auguri di Buon Natale al Prof. Ascheri, che seguo con interesse ed ammiro per il coraggio. L'augurio piu' bello, a Lui che ama e cerca sempre la verita', e' di poter trovare la Verita' più grande, quella che e' racchiusa in ciascuno di noi!
    Auguri anche a tutti i lettori!

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  6. veda Raffaele lei dice di non credere in DIO ma evidentemente DIO crede in Lei! Buon Natale

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    1. Ma si, Raffaele, la tua ricerca della Verità e la tua palese assenza di timore, che ti porta anche al (moderno) martirio (giudiziario) non lascia spazio all'interpretazione. Sei Suo...

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  7. Buon Natale, caro Eretico.

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  8. Buon Natale anche da me eretico e.. non disperare se tu non trovi Dio se continui così sara' Lui a trovare te e allora saranno cavoli amari.
    Bravo e resta indipendente e libero come sempre.
    Rubens

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  9. Professore, posso darle un consiglio su cosa regalare al vescovo?
    C'è un bel libro di Chiara Frugoni che si chiama "Vita di San Francesco".
    Francesco era nei dintorni di Staggia diretto a Poggio Bonizio quando gli fu detto che a Siena serviva la sua presenza per calmare le acque.
    C'è un capitolo dove la Frugoni parla della sosta di Francesco in un colle distante dalle mura, fuori Porta Ovile, mentre dentro Siena i potenti dell'epoca se le davano di santa ragione.
    Il Colle di Ravacciano con il famoso leccio e la chiesa dell'Alberino per capirsi.
    Nel resto del libro si parla della giovinezza gaudente di Francesco, dei sogni di gloria e guerra e nel momento in cui la fede si impossessa del suo essere, si disfa dei beni, fa voto di povertà.... compie il restauro con pochi mezzi della chiesetta di San Damiano poco fuori Assisi.... un bel libro da regalare.
    Buon natale.

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  10. Ringrazio davvero tutti coloro che mi hanno fatto gli auguri natalizi (sul blog, o con altro mezzo), in particolare l'ottimo Rubens, fresco d'augurio.
    Domani, da buon pagano, festeggerò con acribia la ricorrenza del Sol invictus...

    Auguri a tutti!!

    L'eretico

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  11. Breve lettera aperta a Boncristiani Antonio:

    Gentile Sig. Antonio, quanto vorrei che la simpatica burla dell' Eretico fosse realtà e che davvero un successore degli Apostoli, come Ella si definisce, proferisse quelle parole, assumesse quegli atteggiamenti, percorresse strade nuove. Chiunque conosca poco, poco la chiesa e i preti, sa bene che quei miracoli, non riuscirebbero nemmeno a Dio in persona. C'è troppa umiltà in quelle parole, troppa mitezza, troppo acume, troppa bontà, troppa intelligenza spirituale e Lei caro Sig Antonio, deve farne di strada, prima di porre in essere una meraviglia del genere. Sono percorsi lunghi e difficili, occorre silenzio, deserto,
    potature severe nella selva dell'orgoglio, occorre semplicità!! La chieda stasera a Gesù Bambino, più semplice di lui......!!!

    Francesco Galli

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  12. Auguri di serena notte e giorno di Natal a tutti

    uno a che a perso a Montepareti

    Domani da buon pagano lavoro tutto il giorno e spero di essere poco anzi per nulla utiile.

    Buon Natale ciurma e un omaggio al capitano Uncino

    Luca

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  13. Ma porca la maremmaccia schifosa, Eretico sei impazzito?
    'Un mi comincerai a credere alla befana o a babbonatale?
    Le cose c'hai sognato possono accadere solo quando avrai visto passare il cammello dalla cruna dell'ago, perbacco!
    Solo dopo puole avvenì che buon cristiano diventi tale.
    Prima di quell'evento non te lo puole concedere il perdono che credi che il Woitila faccia testo? Co lui 'un fa testo maco gesucristo.
    Comunque buon 2013 burlone!

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  14. cittadino senese moderato liberale e cattolico7 gennaio 2013 alle ore 09:09

    Buon Anno eretico e legga con attenzione che fa bene
    lei che è persona di cultura

    IL FILOSOFO LAICO

    E’ impressionante questo ribaltamento, che si fa evidentissimo nella storia di Maria e poi nella storia cristiana.

    Infine il Papa nel suo recente articolo per il “Financial Times”, incentrato tutto sul rapporto fra Cesare e Gesù, fra il potere del mondo e il re dell’universo, è tornato a spiegare ancora più profondamente:

    “la nascita del bambino Gesù segna la fine dell’antico ordine, il mondo pagano, nel quale le rivendicazioni di Cesare apparivano impossibili da sfidare. Adesso vi è un nuovo re, il quale non confida nella forza delle armi, ma nella potenza dell’amore. Egli” scrive il Pontefice “porta speranza a tutti coloro che, come lui stesso, vivono ai margini della società. Porta speranza a quanti sono vulnerabili nelle mutevoli fortune di un mondo precario. Dalla mangiatoia, Cristo ci chiama a vivere da cittadini del suo regno celeste, un regno che ogni persona di buona volontà può aiutare a costruire qui sulla terra”.

    Infatti così è stato. Dopo la nascita di Gesù la macelleria del mondo è stata illuminata di umanità, di amore e di divina eternità.

    “Puro filosofo quale sono e, per sincerità verso me stesso, voglio restare”, scrisse Benedetto Croce “io stimo che il più profondo rivolgimento spirituale compiuto dall’umanità sia stato il cristianesimo”.

    Pur da laico, Croce nel memorabile saggio del 1942 “Perché non possiamo non dirci cristiani”, scrisse:

    “Il Cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuta: così grande, così comprensiva e profonda, così feconda di conseguenze, così inaspettata e irresistibile nel suo attuarsi, che non meraviglia che sia apparso o possa ancora apparire un miracolo, una rivelazione dall’alto, un diretto intervento di Dio nelle cose umane, che da lui hanno ricevuto legge e indirizzo affatto nuovo”.

    Il filosofo aggiunse: “Tutte le altre rivoluzioni, tutte le maggiori scoperte che segnano epoche nella storia umana, non sostengono il suo confronto, parendo rispetto a lei particolari e limitate”.

    Quelle antiche “e le rivoluzioni e le scoperte che seguirono nei tempi moderni (…) non si possono pensare senza la rivoluzione cristiana, in relazione di dipendenza da lei, a cui spetta il primato perché l’impulso originario fu e perdura il suo”.

    Ogni giorno questo ciclone di amore torna a investire il mondo. Ecco perché ieri Benedetto XVI ha compiuto il grande affresco dei suoi discorsi prenatalizi esortandoci così:

    “Imitiamo Maria nel tempo di Natale, facendo visita a quanti vivono un disagio, in particolare gli ammalati, i carcerati, gli anziani e i bambini. E imitiamo anche Elisabetta che accoglie l’ospite come Dio stesso: senza desiderarlo non conosceremo mai il Signore, senza attenderlo non lo incontreremo, senza cercarlo non lo troveremo”.

    Don Giussani è arrivato a formulare questo paradossale rovesciamento illustrato dal Papa con un’immagine folgorante: “il protagonista della storia è il mendicante. L’uomo mendicante Cristo e Cristo mendicante del cuore dell’uomo”.

    Né la grande finanza, né gli stati, né le ideologie – che passano come carri armati sulle singole persone – sono i protagonisti della storia. Ma colui che mendica Cristo, il suo amore, la sua verità. E il Figlio di Dio che è l’Amore e la Verità incarnate.

    Il Natale è dunque l’esaltazione della persona, del piccolo e spesso oppresso e disprezzato essere umano.


    Antonio Socci

    Da “Libero”, 24 dicembre 2012

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