Cerca nel blog

lunedì 17 dicembre 2012

Lo scempio di Colle: la Fabbrichina non fabbrica più...


    Agli amici colligiani, dico questo: portate i vostri figli o nipoti a vedere cosa NON si dovrebbe fare, nel cuore di una realtà come Colle. Poi, date loro una carezza - come diceva l'idolo di Bersani - e dite loro:
 "In questi posti, noi siamo fatti così: siamo sanguigni, ci si arrabbia, però poi il voto si mette sempre da quella parte...". Sarebbe un modo onesto di affrontare la triste vicenda.

 Fiore all'occhiello (sic) della politica urbanistica dell'enologo prestato alla politica, il Sindaco Paolo Brogioni, il progetto di ristrutturazione dell'ex area industriale (del cristallo) della Fabbrichina, fra Colle bassa ed alta, è un esempio concreto e visibile del fallimento brogioniano (ma quello che il Pd metterà dopo, rivincerà con il 60% dei voti, tranquilli).
 L'operazione era un classico del riformismo cementizio del Pd locale (e non solo): si fa fare un progetto ad un archistar di grande fama mondiale (Jean Nouvel), usato a guisa di foglia di fico per coprire tutto il resto; si raccattano un po' di fondi UE (il famoso PIUSS, Piano integrato urbano di sviluppo sostenibile), poi si dà il tutto in mano ad una società (New Colle) controllata al 51% da Colle promozione (società mista, più pubblica che privata), ed il restante 49% a babbo Monte (ancora non costretto a pietire soldi dallo Stato); i lavori, infine, si affidano alla Cooperativa Montemaggio, spesso presente in loco. Mescolate il tutto, e verrà fuori quello che c'è da più di un mese: una enorme voragine, un mastodontico cantiere nel cuore della città. Fermo, però: quando l'ho visto (una settimana fa), c'erano ancora tre o quattro macchinari di spostamento terra, lasciati alla pioggia ed al fango. Uno stupendo biglietto da visita, davvero.

 Oggi, su un sito embedded (Qui Valdelsa.it), esce una minima (e quasi offensiva) autocritica da parte dei gestori del capolavoro:
"Facciamo autocritica per non avere mantenuto nel tempo una comunicazione costante e aggiornata sullo stato dei lavori...su questo fronte CERCHEREMO DI RECUPERARE entro le prossime settimane ponendo al primo posto, come sempre, l'interesse generale della città (ti pareva, Ndr)".
Solo un problemino di comunicazione, dunque: come sempre quando non si hanno argomenti convincenti. Buffo, divertente all'ennesima potenza che oggi il Sindaco Brogioni dica o faccia dire di volere recuperare sul fronte della comunicazione: per quello che riguarda la mia esperienza personale, sono andato due volte a parlare e a presentare i miei libri a Colle, ed in entrambi i casi lui ha fatto di tutto per impedirlo. Ora si vede che si è convertito alle esigenze della comunicazione.
Miracoli della Fabbrichina.

 Una comunicazione, comunque, gliela fornisco io, volentieri ed anche gratis: la Fabbrichina è lo scempio di Colle (della sua amministrazione, ovviamente); ma credo di potere dire che l'eretico, sapientemente guidato, è riuscito a trovare financo di peggio, dal punto di vista della sicurezza: case (abitate) praticamente in riva all'Elsa.
 Andate in via della ferriera, non lontano dalla Fabbrichina che verrà (forse). Da manuale: di dove NON costruire. Mai.

Ps "L'intervento rappresenta un esempio significativo di interazione fra pubblico e privato, con l'unione di forze e sinergie per un unico obiettivo" ( riferito alla Fabbrichina di Nouvel). Chi le ha pronunciate, queste parole alate?
 Uno che, fra poco (circa 30 minuti), inizia a sdottorare di Mps, dopo avere definito con toni entusiastici l'acquisto plurimiliardario di Antonveneta nel novembre 2007.
Ha fatto del bene anche a Colle, Franchino il Ceccuzzi...

46 commenti:

  1. Caro Professore,
    da ex studente del Polo Scientifico di Colle di Val d'Elsa, da frequentatore di Colle perchè vi abita la mia ragazza confermo lo schifo nel vedere un mostro ecologico come quello. Un ammasso di cemento che deturpa la vista di uno dei paesaggi più incantevoli di tutta la Toscana. A proposito della gestione mediocre delle infrastrutture di Colle, in pieno stile PD (qui ci siamo noi da 60 anni e si fa quello che ci pare), parlerei del fatto che la famosa piazza Arnolfo la cui composizione attuale è frutto del famigerato artista d'estate diventa una fogna di Calcutta. Il tanfo che emanano le fogne, l'unico riparo messo a protezione sono delle griglie aperte, che circondano la piazza è letale. Complimenti dunque all'amministrazione per lo spreco di soldi per un'opera che un modesto geometra avrebbe fatto meglio.
    Un tuo affezionato lettore
    Riccardo M.

    RispondiElimina
  2. finalmente qualcuno che parla della triste odierna realtà colligiana,uno scempio senza fine. E gli esempi citati (fabbrichina e via della ferriera) sono solo due. Se ha tempo vada a vedere quel che è stato fatto dietro al parcheggio di Fontibuona,una mega costruzione tra due costoni di roccia che non vede praticamente mai il sole.

    RispondiElimina
  3. Perfettamente vero! Come fa la magistratura a non intervenire in via della ferriera? Se l'Elsa esonda lì entra in casa dopo venti secondi!!

    RispondiElimina
  4. Visto che Colle promozione è di fatto del Comune ci potrebbero andare il Brogioni ed i consiglieri di maggioranza a risistemare le cose nello "scempio". Piano piano, un paio di ore al giorno, almeno l'esempio lo darebbero, dopo una figura di m.. così

    RispondiElimina
  5. Lo sapete che un personaggio di spicco della cricca si era vantato che a Colle non c'erano imprenditori capaci di comprendere e portare a termine l'operazione immobiliare della Fabbrichina.
    Quindi solo lui, dotato di capacità ed esperienza (ma quando mai ??!!), aveva visto le potenzialità dell'intervento ed era in grado di realizzarla.
    Il risultato è sotto gli occhi di tutti .. complimenti !!!
    Ad oggi non è stato acquistato nemmeno un appartamento, solo un supermercato ha investito in quell'area e forse se ne è già pentito, ma gli ordini di partito non si discutono.
    Preciso che la personcina di cui sopra aveva anche affermato che il palazzetto della Badia sarebbe costato meno di 1 miliardo di Lire : ne sono occorsi più del doppio !!!
    Se queste sono le persone che governano Colle è bene affidarsi ai Maya.
    Gano da Colle

    RispondiElimina
  6. senese per la giustizia17 dicembre 2012 alle ore 22:57

    eretico lei che di queste cose se ne intende ha letto la notizia sulle indagini che riguardano Verdini e altri? Si parla di richieste di rinvio a giudizio per oltre 75 persone, potremmo sapere nomi e cognomi?

    RispondiElimina
  7. Caro Eretico, ti ritengo un profondo conoscitore delle realtà politiche di Siena e Provincia per cui dovresti sapere che la scelta del progetto Fabbrichina non è stata effettuata da Brogioni ma dai suoi predecessori, lui si è "limitato ad amministrarla". L'area in questione era abbandonata e fatiscente, sicuramente da valorizzare e bonificare considerata la posizione centrale che occupa. Obietto sul metodo scelto per la valorizzazione della zona, quella interazione tra pubblico e privato che sta provocando qualche problema al bilancio della partecipata considerate le condizioni del mercato immobiliare ed i prezzi a cui cercano di vendere gli appartamenti. L'amministrazione comunale che tramite la propria controllata si pone in conflitto di interessi essendo allo stesso tempo controllato e controllore nel progetto in questione.

    RispondiElimina
  8. Anche la Piscina (fortemente foraggiata fino a poco tempo fa da babbo Monte), una volta fiore all'occhiello della città,adesso chiuderà (in pieno inverno) la struttura coperta per oltre un mese (se va bene). E' chiaro che certe opere mastodontiche e sovradimensionate (vedi anche il Palazzetto dello Sport)senza l'aiuto del Monte non sono minimamente in grado di autofinanziarsi. Ma era tempo di gigantismo e poi....il rischio personale era zero.

    RispondiElimina
  9. Qualsiasi persona sana di mente non avrebbe permesso di costruire sotto il poggio, ma i ns. amministratori possono fare e disfare. Spero tanto che venda giù tutto, naturalmente senza conseguenze per le persone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Con le pecore che ci sono a Colle se succede una tragedia in via della ferriera danno la colpa a Berlusconi...

      Elimina
    2. Forse sarebbe l'ora che i cittadini partecipassero un po' di più alle scelte dei politici. Ai consigli comunali le sedie per il pubblico sono (quasi) sempre tutte vuote. E' forse anche per questo che tutto passa senza ostacoli e i palazzi crescono come funghi anche in zone finora risparmiate al cemento.

      Elimina
    3. come spergifamiglie noto fungo della zona

      Elimina
  10. Tanto fra poco Colle sarà governata da un Imam, che ovviamente introdurrà nel territorio comunale la Sharia islamica, addirittura con qualche anno di vantaggio sul governo nazionale.
    Ciò grazie ai nostri illuminati amministratori democratici Obama style.
    Così avremo La Mecca italiana in riva all'Elsa.
    Questo significa essere davvero lungimiranti e di sinistra.
    Poco male se a rifarcela saranno insieme alla cinta senese, al chianti ed al brunello le donne ed i gay.
    Comunque, se non appartenete a nessuna categoria tra le predette (a parte quelle liquide ovviamente ...) cominciate a convertirvi.
    Allah è davvero grande.
    Marx ed i suoi epigoni decisamente no.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. inoltre la finanza islamica è molto più etica di quella anglosassone; se lo avessero saputo i banchieri senesi forse si salvavano le chiappe (che a dir la varità non credo rischino più di tanto) e la banca .....

      Elimina
  11. Questi non sono capaci né di gestire la Moschea né la Fabbrichina né la piscina. Ci sta che al prossimo giro dal 60 scendano al 54%...
    Uno che non li ha mai votati

    RispondiElimina
  12. Concordo con chi dice che questo progetto non è stata una scelta dell'attuale amministrazione e viene da parecchio prima....Certo è che ora le conseguenze di questa situazione le paga chi amministra oggi la città (ormai a fine secondo mandato) e non credo sia facile, vista la rilevanza data finora al progetto e tutto quello che questo si porta dietro.
    Sicuramente quell'area andava recuperata, si può discutere il progetto (faraonico per una realtà come Colle?), il metodo scelto e altro, ma forse quando è stato avviato c'era anche un'altra realtà del mercato edilizio e immobiliare e una crisi così grossa era difficile anche da prevedere allora (si parla degli anni '90...). Comunque ora la realtà va affrontata e spero la situazione volga al meglio per la città. Sono fiduciosa che almeno l'intervento previsto per la mediateca sarà fatto nei tempi previsti, anche perchè ci sono fondi regionali con scadenze ben precise...

    RispondiElimina
  13. Strano leggere su questo blog (?mi pare più un cahier de doléances?)del disastro Fabbrichina... Quale sarebbe il disastro? 1 le residenze sul poggio? 2 La Mediateca? o 3 il recupero di un'area dismessa?
    In merito alla prima domanda: le residenze risentono della crisi edilizia di questo periodo ... come tutte le altre a Colle e Provincia... non mi sembra pertanto degno di particolare nota...
    La Mediateca risulta invece è una struttura culturale che vuole consolidare il ruolo della Bliblioteca Comunale di Colle... e guardare verso il futuro.. non va bene investire in cultuira? perchè?
    L'area della Fabbrichina (ex industriale) è stata bonificata e recuperata non mi sembra poco... il paesaggio toscano, tanto citato, era migliore prima di questo intervento?
    Poi certo di fronte alla logica che "tutto va male... tutti ladri" si può rispondere solo come Benigni ieri sera... FATE IL GIOCO DI CHI RUBA E USA LA POLITICA A PRO SUO NON CERTO DI CHI SI CONFRONTA CON LA COSA PUBBLICA CON METODI DEMOCRATICI: SI CANDIDA VINCE E GOVERNA E CERCA PURE DI PARLARE CON LA GENTE... a colle e' dal 2002 che VA avanti un progetto di coinvolgimento delLa gente per i progetti di riqualificazione urbana.. forse eravate impegnati in altre cose ... peccato potevate partecipare e dare il vostro contributo...
    Poi che il Comune usi una sua società strumentale per fare progetti di riqualificazione urbana mi pare una NON NOTIZIA. In tutto il mondo è così! I piccoli o grandi progetti di riqualificazione vengono sempre condotti da soggetti pubblici o controllati dal pubblico... mi sembra una garanzia... ma come dire non voglio convincere.. vorrei solo fare riflettere...
    un colligiano soddisfatto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento puzza tanto di clientela !!!

      Elimina
    2. Bisogna avere un bel coraggio per non arrendersi davanti all'evidenza di un troiaio colossale come sono le case sulla collina sventrata. Riguardo alla mediateca nell'epoca di Internet mi piacerebbe sapere a cosa serve. Se ce lo spieghi....grazie
      "a colle e' dal 2002 che VA avanti un progetto di coinvolgimento delLa gente per i progetti di riqualificazione urbana.. forse eravate impegnati in altre cose ..." sai com'è...la gente c'ha anche da lavorare e poi...se fornisce anche qualche idea viene regolarmente cestinata

      Elimina
    3. Beato te che sei soddisfatto.... lo era anche quello che "ciucciava" i calzini

      Elimina
    4. quindi sei soddisfatto della enorme voragine abbandonata a se stessa? dell'abbandono di tutta l'area Fabbrichina che sta generando solo un grande MOSTRO di cemento?? sei davvero soddisfatto??? beato te che.....

      Elimina
    5. pare che pocciando cavicchi sortissero colligiani soddisfatti!!!..:DDDD

      Elimina
    6. La Pravda non sarebbe riuscita a scrivere di meglio!!! Uso e strumentalizzazione del termine GENTE..... per cortesia facci il piacere: avessero fatto un referendum per sentirne il loro parere....eventualmente!! Ma scherzi davvero!!! Alla gente fargli esprimere un'opinione??? A volte hai visto mai che usassero il cervello!!! Purtroppo come per i nipotini di Breznev è arrivato il Vs momento....e forse nella peggiore delle ipotesi vi toccherà lavorare qualche giorno prima di andare in pensione.

      Elimina
  14. Carissimo Eretico,

    Lieto di vederti varcare le mura di Siena e parlare di una realtà che conosco molto bene. La Fabbrichina non è altro che uno dei numerosi aspetti - forse il più eclatante - della pessima gestione di Colle. La città potrebbe essere un gioiellino, ma gli ultimi, sciagurati 15-20 anni di mala politica l'hanno ridotta ad una cittadina decadente e senza appeal: il centro storico (Colle Alta) è moribondo, con pochissime attività commerciali vitali ed un teatro (quello dei Varii) aperto solo in rare occasioni. Piazza Arnolfo è stata stuprata dalla "fruttiera", la disgustosa fontana in acciaio lucido che il popolo sciocco ha ingoiato solo perché firmata da un archistar! I negozi del "centro commerciale naturale" (ribattezzato "Colgirandola" dai politicanti, tanto per darsi un tono) languono nella desolazione: fate una passeggiata dietro piazza Arnolfo e contate i cartelli "affittasi" e "vendesi"! I franchising? Banditi come la peste dagli ideologi "rossi", e così la gente va nella vicina, ma molto più vivace Poggibonsi.
    Stendiamo un velo pietoso sui lavori in corso: cantieri infiniti, strade dissestate e affari in fumo per i commercianti che hanno avuto la sfortuna di avere un esercizio in una zona sottoposta a "riqualificazione urbana".
    E dell'edilizia popolare, ne vogliamo parlare? L'Agrestone è una sorta di San Miniato in salsa valdelsana, un coacervo di condomini appiccicati l'uno all'altro e completamente avulsi dal tessuto urbano circostante. Campolungo idem, una lottizzazione accanto all'altra: condomini anonimi e mal fatti sulle rive dell'Elsa, in mezzo a capannoni industriali (alcuni dei quali cadenti), tirati su senza una minima idea di cosa sia un piano regolatore. E poi ci sarebbero i fumi della Calp (farà così bene il piombo del cristallo a chi campa alla Badia?), le risse tra extracomunitari in centro (c'è pure il bar della "coltellata", a rimembrare gesti cavallereschi), gli "eventi" (i mercatini della domenica e la storica "fiera degli uccelli" sono diventati patetici), l'ex sindaco Spinelli che dopo 2 mandati è andato prima a dirigere il DSU, poi si è fatto eleggere consigliere regionale a 9000 euro al mese e tanto, tanto altro ancora.
    Che dire? In una città storicamente comunista ed operaia le cose non cambieranno a breve. E allora che dire? Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
    MICHAEL KOHLHAAS

    RispondiElimina
    Risposte
    1. probabilmente non conosci la realtà colligiana bene come credi, il bar si chiama "La Pugnalata" non "la coltellata" e gli extracomunitari con questo nome non c'entrano, ha proprio un'altra origine......

      Elimina
    2. D'accordo amico colligiano, ma i dettagli non cambiano la sostanza, mi pare...

      Elimina
    3. Caro Michael quello che dici è profondamente giusto. Su un punto però ti contesto. forse perchè da chimico riesco meglio a comprendere certi meccanismi. Il piombo/i fumi che dici provenire dalla Calp (pardon usiamo il nome corretto RCR Royal Crystal Rock)vanno così distinti:
      1)Il piombo in se per se è un elemento teratogeno e mutageno ma arriva in RCR come minio cioè Pb3O4 per quanto pericoloso è correttamente gestito e all'interno del vetro o cristallo che è una miscela di ossidi non è assolutamente pericoloso visti anche i moderni trattamenti superficiali che ne limitano la cessione a cibi e bevande.
      2)Dai camini esce del fumo sì ma si tratta di vapore acqueo. RCR lavorando con acido fluoridrico conc. è sottoposta a normativa SEVESO 3 e stai tranquillo che se sgarra di mezzo ppm in emissioni in aria o acqua gli fanno chiude i cancelli prima di quanto pensi! Quindi apparte gli scherzi i cittadini della Badia possono stare tranquilli a meno che non torni in voga la famosa centrale a biomasse! Senno altro che Ilva a colle e dintorni!
      Ciao
      Riccardo M.

      Elimina
    4. Caro Michael Kohlhaas, secondo me Colle non la conosci per niente; hai fatto un elenco dei luoghi comuni che in tutti questi anni sono stati detti su Colle, facendo un gran mescolone accecato probabilmente dalla tua fede politica. Hai descritto un sobborgo di Detroit, non una delle cittadine più belle della Toscana, con tanti difetti, senza dubbio, ma che ha bisgono dell'apporto di tutti, colligiani e non, e che dei denigratori da bar come te non sa cosa farsene.
      FEDERICO BOLDRINI

      Elimina
    5. Mah, per questioni professionali e familiari Colle la bazzico da parecchi anni ed ho forse la presunzione un pochino di conoscerla. La "fede" politica a 20 anni era la Sinistra, ma mi è bastato aprire un pochino gli occhi e cominciare a ragionare per capire le storture dei compagnucci a Siena e zone limitrofe (per la cronaca, MAI avuta in tasca una tessera di partito).
      Accetto le precisazioni, oggettive e chiare, di chi - come il chimico che parla con cognizione di causa dei fumi della Calp - sa il fatto suo, ma non accetto lezioni da chi fa finta di niente e non è neppure capace di ammettere che progetti come la Fabbrichina sono un'offesa al territorio, oltre che al buonsenso e all'intelligenza.

      MK

      Elimina
  15. Cari Colligiani o pseudo tali, sarebbe bene che tutto questo fervore di partecipazione lo si riscontrasse anche negli incontri politici o promossi dall'amministarzione quando si parla della città. Il Sindaco Brogioni non mi sembra uno che non accetta il confronto su questi temi,non è nemmeno uno che si sia tirato indietro dalle responsabilità di affrontare scelte prese si in maniera poco oculata ma comunque prese e spesso irreversibili, tante sono state le cose corrette e chiarite e questo non capita spesso, di solito si pensa più al consolidare il consenso, se non addirittura al proprio tornaconto e non certo come sta tentando di fare lui a sciogliere matasse e beghe varie per evitare che portino veramanente al disastro la città. Alla fine del suo mandato saranno sicuramente più i casini risolti che quelli che lascerà al futuro. Venite confrontatevi, metteteci la faccia e forse molte cose vi saranno più chiare. Sì sono un elettore del Sindaco e non me ne vergogno, chi c'era prima dal Canocchi in poi i danni li ha fatti davvero ( piano regolaore per gli amici, aree peep a caso, nessun recupero ecc)e ora vorreste che tutto si risolvesse come per incanto. Facile governare alla Spinelli erogando contributi a destra e manca, ad associazioni, gruppi, parrochhie e quant'altro, più difficile è accettare regole e sacrifici e ora tutti sul carro del qualunquismo.Molto si deve ancora fare e al prossimo Sindaco il lavoro non mancherà e allora si capirà che negli ultimi dieci anni sono più le cose da salvare di quelle da buttare. Rinnovo l'invito a partecipare a informarsi e dare anche il proprio contributo che così sarà veramente efficace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. visto che sei così bene informato potresti spiegare a tutti come è avvenuta l'acquisizione dell'area dove oggi sorgono quelle mostruose costruzioni? A sentire i vecchi proprietari fu fatta una ...diciamo....furbata. O no?

      Elimina
    2. Quale furbata? vai a chiedere ai vecchi proprietari, suore comprese, a quanto gli è stato acquistato un terreno in un area vincolata e industriale da sottoporre a bonifica e poi se ne riparla, certo ora tutti buoni a lamentasri con il topo in bocca. Quella è stata una operazione urbanistica che ha anticipato di gran lunga quelllo che oggi tutti invochiamo, recupero, bonifica, riqualificazione, risorse di privati e pubbliche alla pari, piano particolareggiato pubblico, realizzazione prima delle opere di interesse pubblico (strada e pista) e poi quelle private. Pregasi aprire gli occhi e accendere il proprio cervello.

      Elimina
    3. Apri gli occhi allora e vai a vedere com'è la situazione. Penosa!!!! Questi sarebbero capace di farti credere che dalle pulci nasce i pulcini

      Elimina
  16. Caro anonimo,
    dici che "il Sindaco Brogioni non mi sembra uno che non accetta il confronto"; bene, allora - visto che lo conosci e lo apprezzi - digli pure da parte mia che, dopo un paio di censure plateali, organizzi un incontro pubblico sull'urbanistica colligiana. Invitando anche chi lo critica da tempo, come il sottoscritto. Vuoi vedere che NON lo organizza?

    L'eretico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. comunque quando uno sdogana parole come
      sinergia
      interazione
      non può altro che "barare", è puro POLITICHESE, ovvero parole dette in modo astratto

      saluti

      p.s. in Toscana spesso accusiamo i meridionali con termini tipo "terrone" "mafioso" "africano", ma nessuno pensa che alla fine, quando c'è il denaro di mezzo, gli italiani fanno tutti schifo uguale?

      Elimina
  17. SAREBBE INUTILE ANCHE UN CONFRONTO UNA DELLE ULTIME VOLTE CHE HA PARLATO IN PUBBLICO A FINE DISCORSO GLI è STATO CHIESTO:
    "SCUSA PUOI RIPETERE PERCHè, E CREDO DI PARLARE A NOME DI TUTTI,NON SI è CAPITO NEMMENO DI CHE PARLAVI...FIGURATI IL TUO PUNTO DI VISTA"
    Queste persone sono così: burattini chiamati a mettere la faccia dove uno furbo non accetterebbe mai.E poi dopo 2 mandati ti trovano una sedia ancora più comoda dove sederti.
    Mi fanno ancora più paura quelli che tessono le sue lodi,o di chiunque altro prima di lui(tanto è uguale).
    So perchè lo fanno quando non si ha voglia di lavorare e nemmeno una grande mente per eccellere, inventarsi o semplicemente una personalità ci si affianca a queste persone per avere un lavoretto statale o giù di li il compromesso è semplice se ti dicono di dire lesso lo devi solo dire........

    RispondiElimina
  18. A proposito di colate di cemento colligiane:

    http://www.sienafree.it/economia-e-finanza/264-economia-e-finanza/43719-edilizia-la-montemaggio-pronta-a-interrompere-lattivita

    RispondiElimina
  19. Caro Eretico, prendo spunto dal tuo articolo, se mi consenti, per fare alcune considerazioni generali.
    Io credo che la classe politica, ad ogni livello, debba sottostare al controllo dei singoli cittadini, per mezzo di giornali, blog, incontri pubblici. Noi viviamo in un'area dove la sinistra ha sempre vinto e dove molte decisioni vengono prese ancor prima di votare. Questo, alla lunga, è un male perché può incancrenire e ingessare ogni discussione e ogni critica, tanto "si sa già come va a finire". Credo però che questo stia diventando il tempo della critica a prescidnere e trovo conferma nei tanti interventi che parlano di Colle evidenziando la più totale ignoranza sulla vita cittadina.
    Colle non è più, da tempo, il paesello di provincia dove tutti si conoscevano e dove tutti si trovavano in Piazza; Colle ha assunto le caratteristiche di una città vera e propria, anche più di Siena, esattamente negli ultimi 15-20 anni e questo non è né colpa di Spinelli, Brogioni o Canocchi, che peraltro conosco tutti personalmente. Certo, si poteva amministrare meglio; si può criticare chi, smesso di fare il Sindaco, ha subito pronta un'altra poltrona, ma allo stesso modo posso criticare l'Eretico che magari oggi fa il "critico" di professione o criticare me, che faccio l'ingegnere e magari il primo lavoretto mi è stato dato perché gli Amministratori di Colle, di botta o di rimbalzo, mi conoscono. Ma in questo modo tutto è criticabile ed è giusto che sia così; io personalmente, da elettore di sinistra, ho grande rispetto per chi, dal dopoguerra ad oggi, ci ha amministrato; certo, li posso criticare, anzi, li devo criticare: penso che la Moschea sia stata gestita male, che sulla Fabbrichina siano stati fatti grossi errori di valutazione economica, che per lungo tempo non si sia agito per rivitalizzare il centro storico. Ma penso anche che una fetta di colpa, su certi argomenti, sia anche di noi cittadini che votiamo delegando tutto a chi viene eletto; non funziona così, non ci si può sempre aspettare che dall'alto decidano per noi. Kennedy diceva di non chiedersi cosa l'America poteva fare per gli Americani, ma cosa gli Americani potevano fare per l'America.
    Fra le cose che i colligiani, e i senesi, possono fare per le loro città è quella di rispettarle di più e la propria città non si rispetta denigrandola, anche se spesso non ci piace. Io amo Colle anche quando vedo che, su certi aspetti, è peggiorata perché rimane la mia città, nel bene e nel male. Non vedo bande di extracomunitari che scorrazzano uccidendo, vedo piuttosto cambiamenti sociali ai quali non si era abituati; non vedo un centro storico moribondo, vedo un centro storico a volte triste ma altre volte vitale e divertente, proprio nei momenti in cui i singoli cittadini si rimboccano le maniche; vedo errori di cui porteremo le conseguenze per lungo tempo e questo mi fa dire che chi ci ha amministrato e ci amministra può aver sbagliato i conti, ma niente di più. Continuerò a votare a sinistra, a passare di Piazza anche a notte fonda, ad andare in Santa Caterina a bere, al Sonar a ballare, a La Badia a giocare a calcetto, ai mercatini, ad incazzarmi per i cantieri fermi e sproporzionati, ma non mi sentirete mai dire una parola brutta su Colle, perché Colle è fatta da chi ci abita e io non potrò mai parlare male dei miei vicini di casa.
    Federico Boldrini

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Parole molto belle ma ricordati che quando dici "chi ha amministrato più aver sbagliato i conti" non è una cosa molto leggera, quando i conti sono incontrollabili e non vengono prese azioni per riprendere il controllo stesso allora sono problemi seri per l'amministrazione, per i cittadini e dirò di più, anche per comuni vicini come Poggibonsi.

      Elimina
  20. Purtroppo il nostro eretico dice tutta verità, Colle non ha bisogno di "bubboni" dal costo incerto, ma di edifici funzionanti con costi certi e finanziariamente coperti.
    La Fabbrichina avrà un costo elevatissimo e fuori da ogni previsione e quando NewColle parla di "opera finanziata dal credito ordinario del sistema bancario, senza alcun onere a carico delle casse comunali" dicono tutto e niente, vuol dire che MPS sborserà tutto l'importo con un pessimo riflesso sulla relatà colligina.

    RispondiElimina
  21. Per levarvi ogni dubbio comunque partecipate ai prossimi incontri che nei primi mesi dell'anno che COME OGNI ANNO saranno organizzati dal sindaco per il bilancio preventivo e forse molte cose vi saranno più chiare. Non c'è bisogno di convegni straordinari sull'urbanistica o su qualsiasi altro argomento basta partecipare e chiedere, da sempre per fortuna a Colle dai sindaci prima a quello attuale c'è sempre stata questa possibilità, basta sfruttarla. Ognuno dica la sua, gli amministratori facciano il suo lavoro e tra una anno si vota e si vedra se ci sono soluzioni migliori. Auguri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. serebbe giustissimo! ma purtroppo vengono espressi commenti anonimi (compreso questo) solo in blog predisposti a parlarne, perchè a Colle ci conosciamo tutti e nessuno ha voglia di sporcarsi le mani per parlare e chiedere informazioni su azioni dubbiose dell'amministrazione. Purtroppo ci vuole il coraggio dei comitati per far emergere delle verità e chiedere in modo forte e deciso delle risposte. In questa situazione fa pensare che anche in sede di consiglio comunale non venga richiesto nessun chiarimento in merito.

      Elimina
  22. La Fabbrichina è un emblema. Sicuramente è espressione di velleità e possiede il marchio dell’ambizione che ha caratterizzato gli ultimi decenni dell’amministrazione locale. Ma ciò non rende del tutto l’idea su un progetto - come riscontrato dalle molte voci che mi precedono - denso di ombre; è basilare infatti non prescindere dal fattore responsabilità che ricade sui decisori pubblici, di questo "affaire" dai contorni imprecisati e destinato ad un divenire dai risvolti inattesi.

    La Fabbrichina, inoltre, è un emblema prima di tutto perché rivela in modo brutale l’incoscienza di una classe politica priva di valori, senza affezione al proprio territorio, affossata nella propria ignoranza della storia e convertita ai miraggi vani del consumismo.

    Il palazzo comunale è occupato - duole affermarlo - da una sinistra “paesana” che da tempo ha abbracciata l’arroganza e la presunzione, che persegue i biechi obbiettivi dell’apparire, propri del peggiore berlusconismo.

    Colle Val d’Elsa oggi è un paese violato da una edilizia sciagurata, che non ha risparmiato gli argini del fiume Elsa: si osservi dai ponti di San Marziale o di Spugna e si vedranno schiere di costruzioni e palazzine, un proliferare di edifici anonimi che hanno cancellato delicate o residuali aree verdi mortificando i luoghi.

    Ogni accrescimento urbano negli ultimissimi anni è stato, infatti, contraddistinto dal fiorire di edifici collocati in modo disorganico, a sfruttare e usurpare ogni spazio utile, senza un’estetica unitaria, un gusto che mirasse a dare un’impronta gradevole ad una cittadina in crescita.

    E’ inevitabile un raffronto, suggerito dalla prossimità stessa del termine di paragone. Chi si sposti nel Comune di Poggibonsi può percepire un territorio che si è rinnovato intorno ad assi viari riprogettati; i nuovi edifici - spesso i palazzi - mai sono avulsi da aree verdi attrezzate e riposanti, l’edilizia abitativa ha una propria presentabilità ed è facile avvertire un senso di vivacità nei flussi pedonali e coerenza in quelli stradali.

    I° Parte - continua a seguire.

    RispondiElimina
  23. II° Parte - continua il testo precedente.

    Colle, d’altra parte, sprofonda in una mediocrità che è la perfetta espressione del disamore di coloro che l’amministrano.

    Ogni tanto c’è il tentativo di spiccare un volo che … miseramente abortisce. Miserevole appunto è la sorte di una Piazza Arnolfo che, appena rinata - nel pregio dei suoi materiali - si è voluta offrire alla mercé dei mezzi pesanti degli ambulanti del mercato settimanale.
    Proprio questa Piazza, ricreata allo scopo di rendere più forte il senso di un “centro cittadino”, nella metà che alloca la fontana, è solitamente desolata, vuota, inutile, perché inservibile nella sua nudità attuale.
    Ancora un emblema della schizofrenia da cui è affetta un’amministrazione che a forza di governare passivamente, col solo fine di apparire, ha perso il contatto con i semplici e vitali bisogni della gente.

    Anche la pista ciclabile Colle - Poggibonsi, ha molto da evidenziare sulla discutibile lungimiranza di coloro che faticosamente ne hanno condotto la realizzazione.
    Già al momento dell’inaugurazione, il fondo in terra battuta della pista era sul punto di disgregarsi: attualmente è assimilabile ad un viottolo campestre; un innegabile ed ennesimo esempio di sciatteria, noncuranza, assenza di attenzione alla corretta realizzazione dell’opera e quindi cattivo uso di stanziamenti pubblici.

    Il Centro Storico, inoltre - dopo l‘encomiabile opera di pavimentazione di oltre venti anni fa - sopravvive nella trascuratezza, sopraffatto dal traffico deregolamentato, dovuto alla presenza di plessi scolastici, che martirizza la vita dei pochi turisti e dei residenti. Piazza Duomo che si fregia di due aree a rischio cedimento, mimetizzate da patetici drappeggi; Piazza Canonica soffocata, annullata, da uno stand commerciale permanente; l’impianto di risalita - cerniera essenziale tra le due parti del paese - realizzato senza provvedere al risanamento, in un sito che rappresenta una spugna geologica, esposto ad infiltrazioni d’acqua che compromettono le attrezzature, obbligando a spese di manutenzione continue. Il contrafforte di Palazzo Campana, simbolo cittadino, gravemente aggredito dagli arbusti cresciuti al punto di sgretolare, nell’incuranza del privato e del pubblico, la storica massicciata di sostegno.

    Questi sono solo alcuni casi che rappresentano uno stillicidio di insipienza e che rendono colma la misura.

    Ma, tornando al “caso” Fabbrichina, prestiamo la massima attenzione a quelle voci che proprio in questo quadro di criticità estrema, equivocamente si alzano con toni ispirati ad una sospetta, civile, responsabilità. E’ il caso del Comitato Raccontiamola Giusta, che perora la continuazione e conclusione dello scempio, quale male minore, compromesso necessario per salvare Colle di Val d’Elsa da peggior danno.
    Non sarebbe invece il caso di chiudere la partita adesso, coscienziosamente, evitando tracolli finanziari e degrado paesaggistico?
    Il costo di una riconversione dei lavori avviati e il riadattamento del contesto ferito, rappresentano una scelta di saggezza.
    C’è ancora la possibilità di salvare dall’abbrutimento urbanistico perpetrato sotto la torri del Centro Storico.
    Il contesto della Fabbrichina potrebbe essere riconquistato al verde e ai mille usi pensabili nel rispetto del territorio, sfuggendo alla disfatta collettiva verso la quale ci sta avviando uno stuolo di amministratori megalomani.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo pienamente quanto scritto sopra e aggiungo che la lungimiranza avuta dall'Amministrazione Comunale nell'attuazione del progetto Jean Nouvel doveva essere rivista almeno tre anni fa.
      Ad oggi il cambiamento economico sul territorio e la mancanza di fondi da parte delle banche imponeva assolutmente una revisione nel suo complesso.
      Spero che ad oggi venga presa in esame fortemente e che il coraggio di deviare certe scelte prevalga su tutto.

      Elimina