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mercoledì 27 marzo 2013

Il mercoledì scolastico: cronaca di un esame farsa...

 
  Con oggi, tutti in vacanza (scolasticamente parlando): fino a mercoledì prossimo, tutti a casina.
La pausa pasquale può dunque essere l'occasione giusta per andare a ripescare qualche episodio passato, nella ormai non breve memoria relativa alla propria docenza.
 Propongo un giochino, quasi scolastico, ai lettori: l'eretico racconta i fatti, avvenuti circa 10 anni or sono, nel modo più asettico e neutro che gli sia possibile; i lettori leggono e giudicano, sine ira ac studio: anche perchè - tolti pochi - non sanno neanche di chi si stia parlando. Mercoledì prossimo - come questo blog cerca di fare sempre - daremo il nome della docente interessata; non lo diamo subito, perchè vorremmo che il fatto venisse conosciuto e giudicato in se stesso, a prescindere da chi ne è stato artefice.

  Una scuola della non lontana Val d'Arbia, dunque; primo lustro del secolo XXI, per non essere troppo precisi; terza media, anno di esame finale, a giugno.
 Un ragazzo autoctono porta, dopo alcune settimane di scuola ed alcuni voti decisamente bassi, un certificato del medico curante, che attesta qualche generico problema psicologico; il ragazzo fa non poche assenze, ed è lacunoso assai nello studio, più o meno con tutti i docenti. In più di un'occasione, dopo un'assenza a scuola, chi scrive lo vede sfrecciare con la bicicletta nel piazzale davanti all'edificio scolastico, poco dopo il suono della campanella.
Verso la metà dell'anno, si presenta al futuro eretico una maestra delle scuole elementari (siamo as usual in un Istituto comprensivo, e lei insegna nello stesso mio comprensivo), fino ad allora da me totalmente misconosciuta, la quale mi avvicina dicendomi che lei segue privatamente il ragazzo; mi chiede su cosa lavorare per cercare di farlo migliorare. Cosa piuttosto frequente, quindi cerco di collaborare, indicandole alcuni punti da sviluppare nel lavoro pomeridiano (privato).
Passano i mesi, e si arriva all'esame; il giorno dell'orale, la stessa maestra (facente parte del medesimo Istituto, si badi) si presenta di buon'ora davanti all'ingresso della scuola e parla, uno ad uno, con i docenti del ragazzo. Come credo anche agli altri, a me indica cosa esattamente domandare al ragazzo: quale argomento letterario, quale storico, quale attinente alla Geografia. Papale papale, conclude ammettendo che, lui, "altro non sa".
 Quando è il mio turno, inizio proprio da quegli argomenti, cercando di venire incontro NON tanto alla collega, quanto soprattutto al ragazzo; il quale, dopo avere biascicato pochino di quelle tre cosette, viene invitato a parlare anche di altro (potrete immaginare quali domandone...): zero assoluto. Dimostrando, con ciò, di non avere alcuna idea della programmazione svolta dal docente con il quale - volente o nolente - aveva avuto il monte ore più cospicuo.  Nel resto dell'orale, si può immaginare la brillantezza e l'eloquio forbito del giovanotto.
 Al momento del Consiglio, io ed una collega facciamo notare la sua quasi completa impreparazione: con motivazioni le più svariate, però, l'alunno viene promosso, tra l'incredulità dei suoi stessi compagni di classe.
"Ma sì, che vuoi che sia, dai, non ti fissare...poi un ragazzone in quel modo non lo puoi lasciare alle medie un altro anno. Mandiamolo alle superiori, poi ci penseranno loro, stai tranquillo...", mi viene fatto notare.
Me ne vado dal Consiglio: pensando cose che, anche a distanza di anni, è decisamente bene mi tenga per me.

Ps Chi ha letto Le mani sulla città, già conosceva questo episodio (se lo ricorda); pregasi quindi non anticipare niente nei commenti...

26 commenti:

  1. Caro Collega sono uno delle " superiori ", ebbene non riusciamo a " pensarci " pure noi...
    Sfascio totale della scuola pubblica, dai un tre in consiglio di classe agli esami di riparazione ed il preside te lo annulla e promuove un emerito coatto , tossico spacciatore e quant'altro che per tutto l' anno ti ha rotto veramente i coglioni e se hai osato prendere provvedimenti disciplinari passi come un docente che ha seri problemi relazioni psicodidattici e quant' altro di questa feccia di termini tipici di questa sinistra che ha distrutto la scuola pubblica italiana
    PROF Gabriele Del Sette
    LIVORNO
    www.ilmonitoretoscano.blogspot.com

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    1. Perfettamente d'accordo.
      Buona parte della classe docente attuale, è "figlia" dei sostenitori del "sei politico".
      Sono convinta che se un ragazzo ha problemi (nel senso di problemi di apprendimento dovuti a patologie certificate), debba essere aiutato e non discriminato, ma che chi ha "problemi" di altro tipo, debba essere aiutato con altri strumenti, cercando di risolvere quelli, non spianandogli la strada, e deresponsabilizzandolo.
      Con i miei due ragazzi sto vivendo situazioni diverse, ma da quando il mio secondogenito ha affrontato il mondo scolastico, mi sono resa conto di come questo sia spesso impreparato a gestire situazioni fuori dalla norma, e quando questo avviene, è altrettanto spesso merito del singolo insegnante, più sensibile o disponibile, piuttosto che ad un sistema ben strutturato. E la Gelmini, quando Davide ha iniziato la scuola, non era ancora al dicastero della (d)Istruzione Pubblica.
      Caterina Vittoria Filippi

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    2. ma quale 68'.....questi sono i figli del consumismo più bieco, dell'ottusità spinta indotta dalla cultura degradata che ritroviamo nella tv spazzatura, nella rete spazzatura, nell'idea che questi ragazzini debbano avere tutto senza dare niente. Dal loro fancazzismo favorito da genitori che altro non sono che amiconi affacendati e da tempo hanno smesso di porsi in una relazione parentale seria. Almeno nel 68' i ragazzi erano pensanti, forse di parte, ma pensanti. Ora cervelli vuoti con un'educazione che li ha resi selvaggi nei comportamenti.

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    3. che poi ci siano colleghi che per interesse personale o quieto vivere tendono a promuovere tutti, tranne quei pochi sfortunati d'immigrati, non c'entra proprio niente col 68'

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  2. Come far perdere la voglia di impegnarsi nello studio. Tanto si è promossi lo stesso.
    Hai voglia poi a far capire a tuo figlio, che chi è meno "fortunato" (mica puoi dirgli "chi è più lazzarone") va aiutato, ma che chi è normodotato ha il dovere di impegnarsi... Puoi fargli tutti i discorsi che ti pare: a lui passerà sempre e solo il messaggio che chi non studia, la fa franca lo stesso. Chi è prepotente, la fa franca lo stesso.
    Con il benestare del Dirigente Scolastico, che apre le braccia sconsolato e dice: "Signora, il caso è conosciuto, la situazione in famiglia è difficile, abbiamo il dovere di aiutare". Ma quanto è giusto che questo "aiuto" (ma è poi un aiuto, evitare ad un adolescente di assumersi le sue responsabilità?), vada a discapito di altri?
    Caterina Vittoria Filippi

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  3. Non dovrebbe essere ammessa la possibilita' di andare a lezione privata da insegnanti che fanno parte del medesimo istituto comprensivo della scuola frequentata dallo studente.
    Il buonismo degli insegnanti che rifiutano a priori la bocciatura e' deleterio, prima di tutto per chi apparentemente ne trae vantaggio....

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  4. Purtroppo questo non è un caso isolato, anzi, e si vede dove siamo arrivati. Inoltre è proprio questo il modo per far passare la voglia di studiare (almeno a mio figlio è successo così) a chi si impegnerebbe ed ottiene gli stessi risultati di chi non ha voglia o non può fare di più.

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    1. E' capitato pari pari anche al mio in seconda media, dopo che gli hanno messo in classe una ragazza pluriripetente, proveniente da un'altra sezione (evidentemente i professori di quella ne avevano piene le tasche), tossica, "bulla" e con amici adulti che l'attendevano sempre all'uscita da scuola, terrorizzando i malcapitati soggetti alle "attenzioni" della "povera ragazza". Mio figlio, da "quasi" primo della classe, in un anno è diventato svogliato, demotivato e problematico (non solo per questo, ovviamente, ma è stata la ciliegina sulla torta), tant'è che da un anno siamo assistiti dal "Servizio adolescenti" della nostra ASL (psicologo per lui, psichiatra per me :oD).
      Lo scorso anno (prima superiore) è stato rimandato in due materie - matematica e chimica - (recuperando a settembre, con una sola settimana di studio durante l'estate), quest'anno sarà bocciato... Perché lui non è un "povero ragazzo" (a me sta bene che sia bocciato, ci mancherebbe! Non ha mai studiato!). Speriamo che il prossimo anno scolastico, cambiando scuola, trovi nuovi stimoli, e, soprattutto, ritrovi la sua via...
      Caterina Vittoria Filippi

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  5. In Italia si sa, la meritocrazia è prima in tutti i campi, proprio per questo le cose vanno così bene!

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  6. Caro Raffaele,

    Scusa l’off-topic ma vorrei segnalare all’urbe la seconda edizione del “Campo e Controcampo Film Festival”, a cura del cinepanificatore Antonio Sclavi.

    Tema di quest’anno CORRUZIONE E POTERE, con proiezioni di film del calibro di “Le mani sulla città” di Dino Risi (per il programma completo: http://www.sienafree.it/eventi-e-spettacoli/256-eventi-e-spettacoli/47392-a-siena-la-tempesta-perfetta-corruzione-e-potere-il-cinema-racconta)

    Impegno civile perdìo, mica noccioline! Siamo o non siamo nella terra del Buongoverno delle Sinistre?

    Ma… aspetta aspetta! Ora che mi ricordo… Ma lo Sclavi non era il COINQUILINO di una certa Anna Carli, pezzo grosso di quel partito che ha riqualificato zone tipo la stazione, via Vivaldi, viale Sclavo, viale Sardegna con qualche bella lottizzazione di pregio?
    Sì, dài, quel partito che voleva costruire infrastrutture essenziali per una città di 50.000 abitanti come il nuovo palazzetto del basket, lo stadio da 19.000 posti e la Città dell’Arbia a sud del Comune...

    E sempre questa sua amica, non era anche stata nella deputazione della Fondazione MPS, rettore del Santa Maria della Scala, vicesindaco della giunta Piccini?

    Qui qualcosa non mi torna… O in casa Sclavi non si parlano, oppure ci prendono per zulù…

    MICHAEL KOHLHAAS

    P.S.: qualcuno sa da dove provengono quest’anno i soldi per questa meritoria manifestazione e a quanto ammontano i contributi? No, sai, giusto per un minimo di trasparenza, visto che c’è la crisi, un commissario in Comune e la Fondazione a secco…
    Per chi ha la memoria corta si rivada a leggere: http://ereticodisiena.blogspot.it/2012/03/uno-scoopino-su-antonio-sclavi.html

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    1. Michael Kohlhaas, ti leggo sempre volentieri! i tuoi post sono sempre interessanti. Bravo! E' vero che Le mani sulla città era un film di Rosi, non di Risi, ma sei ampiamente perdonato. Sai l'eretico è stato allievo di Lino Micciché....

      marghe carignani

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  7. Eretico più che il nome della docente mi piacerebbe conoscere quello dello studente....dal tuo racconto mi viene da sospettare che poi si e' brillantemente laureato e oggi e' avviato verso una luminosa carriera nella nostra città ..pensare male e' peccato ecc ecc

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  8. E se si abolissero le lezioni private in toto?
    Non serve una legge, basterebbe che la GDF facesse qualche controllino...

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  9. Caro eretico ci fai tutti i giorni due pippe sulla responsabilitá, merito, serietá, etica e poi promuovi un asino? credo che i professori pagati anche con le mie tasse debbano pruomuovere solo chi se lo merita. ti dovevi opporre e non lo hai fatto...

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    1. O anonimo delle 12.10 sei mai stato in un consiglio di classe ? immagino di no semplicemente parli senza sapere

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    2. Il povero Eretico avrebbe anche potuto opporsi, sostenuto dalla impavida collega, ma le decisioni purtroppo si prendono a maggioranza nei consigli di classe ed in caso di parità il voto del dirigente vale doppio. Nemmeno se ti dai fuoco sulla pubblica piazza riesci a bocciare un ciuco che altri 5 o 6 bellimbusti chiamati prof vogliono promuovere!

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  10. Caro anonimo (toh),
    la tua foga antiereticale è, purtroppo per te, decisamente mal argomentata. Premesso tra l'altro che le "due pippe" te le puoi facilmente risparmiare NON leggendo questo blog, ti annuncio che NON SOLO mi opposi in Consiglio a quella indegna promozione, MA ANCHE che feci mettere a verbale (con una collega) la mia ferma opposizione. Più di questo, c'è solo la violenza fisica sul resto del Consiglio di classe, per ottenere ragione...

    Ps Grazie a Michael per l'informazione ed il richiamo ad un mio precedente pezzo (ma Le mani sulla città è di Francesco Rosi, eh...).

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    1. Ops... Prof, perdoni l'errore marchiano!
      10 minuti in ginocchioni sui ceci dietro la lavagna!
      Rosi, Risi, è stata la foga nello scrivere...

      MK

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  11. Dal tenore dei commenti vedo che probabilmente nessuno ha mai letto "Lettera ad una professoressa" di Don Lorenzo Milani !!

    Invito a farlo e poi semmai ne riparliamo !!

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    1. Sì ma Lettere ad una professoressa è stato pubblicato nel 1967 ben altra scuola ed altra società. Don Milani si lamentava di una scuola classista e selezionatrice non mi sembra più tanto attuale

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    2. Splendido libro. Un capolavoro.
      Ma bisogna vedere se il ragazzo di cui si parla e' un caso simile a quello dei ragazzi di Don Milani o se sia piuttosto un caso di poltronite acuta.
      Per quanto riguarda gli errori, ne facciamo tutti, chi piu' chi meno, soprattutto quando si scrive di getto.

      Buonanotte

      Lucrezia

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    3. A proposito della rassegna del panificatore-scippatore del nome Siena Festival( ha gia' preso due diffide) con il suo "potere" riesce ad avere sempre contributi pubblici. Questa volta per la mega. ..rassegna nell'Aula Magna della nostra Universita' ha ricevuto soldi dagli Enti Pubblici(che per altri non ci sono) Camera di Commercio e Extra...Ma che bella rassegna dal tito cosi'azzeccato: Potere e corruzzione.Hai visto mai?

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  12. Concordo con chi ha scritto che il libro di don Milani è stato scritto in un contesto troppo diverso da quello attuale: nessuno vuole un ritorno alla scuola contestata da don Milani, ma è chiaro che oggi siamo arrivati all'estremo opposto. Che non giova a nessuno, a partire dai figli delle famiglie meno abbienti, che possono emergere davvero - loro più degli altri - solo attraverso il merito.

    Ps Ho dovuto a malincuore censurare un commento, che metteva in luce una presunta ignoranza della materia insegnata da parte di una collega. Non potendo fare alcuna verifica sulla situazione descritta, è la cosa giusta da fare, scusandomi con lo scrivente.

    L'eretico

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    1. Certamente oggi il contesto è diverso, ma il problema è che la scuola da "classista" e diventata "lassista" !!

      Oggi la scuola non nega il "foglio di carta" a nessuno e la selezione è pari a zero.

      La selezione però avviene, avviene dopo nel mondo del lavoro, dove ormai il "foglio di carta" è diventato carta straccia e trova lavoro e fa carriera solo chi ha alle spalle una famiglia forte ed influente.

      Mi chiedo : una scuola così serve ancora ??

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  13. Ottimo questo intervento: da classista a lassista, la scuola di oggi! In generale, proprio così, purtroppo.
    Serve ancora? Nonostante tutto, direi proprio di sì: ma è infinitamente meno efficace di come e quanto potrebbe essere.
    Sta ai docenti cercare di farla tornare almeno DECENTE: chi tira indietro, chi rema contro, non fa il bene dei ragazzi.

    L'eretico

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    1. Caro Eretico, ho avuto anch'io qualche esperienza di insegnamento e posso dirti che per me spesso erano più un problema i genitori che i ragazzi !!

      Erano quei genitori che difendevano il "loro ragazzo" senza se e senza ma, sempre ed a prescindere !!

      Erano quei genitori che se gli bocciavi il "loro ragazzo" facevano ricorso al TAR e ti minacciavano all'uscita della scuola !!

      Erano quei genitori che rivendicavano il diritto assoluto al "foglio di carta" e per i quali non doveva esserci professore che si azzardasse a mettersi di traverso !!

      I miei figli hanno frequentato anche loro una scuola "lassista", ma hanno avuto la fortuna di non trovare professori "lassisti" ed ora ringraziano !!

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