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sabato 30 marzo 2013
Un francescano mancato: Acampa Giuseppe (I)
Aria nuova, di effettiva discontinuità, o bluff mediatico? Questo è l'interrogativo che molti, dopo l'elezione di Bergoglio, si domandano, in relazione al futuro della Chiesa e ai suoi rapporti con il danaro e con la sua ostentazione.
Sapendo che questo blog viene frequentato con una certa assiduità anche in zone adiacenti al Tevere, con questa Pasqua ritorniamo, magno cum gaudio, a parlare di monsignor Acampa Giuseppe, plenipotenziario della sconcertante Curia senesota: vediamo se davvero qualcosa è cambiato, in Vaticano (nel caso, in meglio). Questa - insieme ovviamente a molte altre situazioni - può essere un'utile cartina di tornasole.
Da oggi, iniziamo dunque a portare (o a riportare) alla luce alcuni aspetti della biografia del mancato francescano (fuor d'ironia: da giovanotto, provò davvero a diventarlo, prima di essere allontanato, chissà perchè...): alcuni fatti sono ben noti (magari non a tutti), ma saranno conditi con qualche particolare in più; alcuni, lo sono decisamente meno. Il tutto, rigorosamente documentato, per filo e per segno. A prova di Giudice Cavoto, potremmo dire...
La foto simbolo del neofrancescanesimo bergogliano è quella del 2008: l'Arcivescovo di Buenos Aires in autobus, in mezzo alla gente.
Beh, giusto qualche annetto prima un importante prelato senesota (appunto Acampa Giuseppe), invece che mischiarsi con il popolino e con i suoi olezzi al pari del futuro Pontefice, preferiva spostarsi in macchina. E passi, ci mancherebbe altro. Non con una francescana Panda, però: con una bella Audi A3 iperaccessoriata; e passi anche questa, d'altro canto i francescani, ingrati, non se l'erano filato, no?
Ciò che era effettivamente curioso, è che i 27mila euroni pagati, erano stati finanziati da un noto imprenditore vicentino, il quale aveva quindi regalato la macchina all'Acampa. Il quale Acampa si era ben guardato dal metterla a disposizione della Diocesi.
Acampa fu messo sotto processo (con l'accusa di truffa), per questo cadeau giuntogli dall'imprenditore Caovilla; e poi assolto, perchè il Pm Nicola Marini dovette ammettere di non essere riuscito a stabilire "se effettivamente l'edificio (il Commendone, Ndr) avesse una valutazione superiore al prezzo di vendita".
Truffa (macchina da parte dell'acquirente, in cambio di prezzo molto ribassato dell'immobile per il regalante) NON dimostrata, assoluzione puntualmente arrivata. Nulla quaestio.
Resta però il fatto in se stesso, a maggior ragione oggi, che la Chiesa si ammanta di neofrancescanesimo.
L'auto fu acquistata presso la concessionaria Autovega di Arzignano (Vi) il 29 luglio 2003 (data della fattura), e consegnata all'Acampa il 4 agosto. Per puro accidente del caso "solo il giorno prima (ovvero il 28 luglio 2003) era stato concluso il contratto preliminare per l'acquisto del "Commendone" (l'immobile acquistato dall'industriale, Ndr), e Caovilla aveva appena staccato un assegno di 250mila euro a favore di Curia e Misericordia", scrivono gli investigatori che si occuparono del caso.
Proseguendo, subito dopo:
"Ma il particolare più importante è che l'autovettura, così come dalle indagini subdelegate alla Squadra Mobile di Vicenza, VIENE PAGATA IN CONTANTI DAL CAOVILLA, ma la fattura viene intestata ad Acampa, e rilasciata allo stesso".
Il quale Acampa, incidenter tantum, nel momento delle indagini su di lui per l'incendio in Curia (ottobre 2006), quella benedetta macchinona la usava ancora: e - pare - non per fare la spola fra Siena e Lourdes, con gli anziani ed i malati all'interno...
Ps Sempre Economo della Curia senesota (riparleremo a lungo del suo curioso modus operandi), oggi Acampa Giuseppe è anche editorialista, penna di prestigio del giornaletto della Curia (toh), l'imperdibile allegato locale a Toscana Oggi. Nel numero pasquale, è lui a vergare l'editoriale dedicato all'arrivo in città del Cardinale Gianfranco Ravasi, in occasione del Capodanno senesota appena ritirato fuori dagli onorandi (?) Priori.
Cito il gran finale, rimandando i masochisti intellettuali alla lettura integrale del pezzo (il giornaletto lo fanno anche pagare...):
"Niente è finito! Tutto si riapre, proprio quando, venuta meno l'abbondanza delle risortse, si riparte dalla Vita, quella Vera, quella Buona. Una primizia di Pasqua, regalata alla nostra Città!".
Se lo dice lui, che di regali se ne intende assai...
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Devi sapere caro Eretico, che i Gesuiti come i domenicati sono frati, cioè religiosi. A differenza dei Preti essi fanno ben tre voti: castità, povertà e obbedienza alla Chiesa. Il Papa è inoltre un Gesuita. Gli appartenenti a questo ordine fanno un voto in più quello di obbedienza al Papa. detto questo occorre dire che i preti fanno il solo voto di Obbedienza alla Chiesa. Per fare un esempio essi dispongono di tutti i loro averi, mentre i frati li lasciano o li mettono a disposizione della comunità a cui appartengono. Essi anche se devono comprarsi un paio di calzini devono chiedere il permesso al superiore, il quale informa l'economo e se si valuta corretta la spesa la si fa. Il Prete risponde a se stesso e a Dio. Un saluto FEDERICO MUZZI detto IL SANTO
RispondiEliminaNonostante speri di vedere Acampa trasferito in una bella missione nel cuore del Darfour, credo che il Papa e la Chiesa abbiano questioni più urgenti a cui pensare.
RispondiEliminaUn prete di provincia come lui potrà stare tranquillino per un pò aspettando tempi migliori e una volta che le acque si saranno calmate e Siena sarà finalmente sparita dai riflettori, chissà dove rivedremo all'opera il nostro eroe....
Ho lavorato con il padre del prete acampa ex dirigente del monte tutto e' stato meno che un cd cristiano un vero doge padre padrone
RispondiEliminaIl fatto che stamattina a Colle o non so dove il nostro Acampa dica Messa mi dà letteralmente il voltastomaco. I parrocchiani li conoscono i fatti suoi (macchina e molto altro) oppure no?
EliminaAnche di Mussari tutti sospettavano ma nessuno diceva niente, tutte pecore!! Qui nel caso del "prete" Acampa è intervenuta perfino la magistratura ma si è visto bene di assolverlo. A proposito, l'incendio chi l'avrebbe provocato?
EliminaEssendo di certo doloso, non essendoci altri indagati se non il rinviato a giudizio Acampa Giuseppe (poi, appunto,clamorosamente assolto), non resta che una strada (Spirito Santo a parte): l'autocombustione.
EliminaMa l'autocombustione - mi domando e domando ai lettori - può essere dolosa?
L'eretico
Anche se lo so che sei un ateo tra gli atei, ti auguro una buona Pasqua a te e alla tua famiglia, anche quella "allargata", anche quella oltreoceano. Io sono agnostica ..e quindi posso tenere il piede in due staffe con una certa disinvoltura. Ma sono ancora lì che spero che un giorno la fede mi venga, che un giorno avrò la mia folgorazione sulla via di Damasco, come quella nostra ex compagna di liceo che dopo una brillante carriera da ingegnere aerospaziale (esticazzi!) ha deciso di mollare soldi (e mi sa che erano tanti) e carriera e prendere i voti. Oggi porta il velo e si chiama suor Maria Agnese.
RispondiEliminaVabbè, intanto il 19 vado a sentire una conferenza del lama tibetano Rinpoche.
et ces sont les oeufs
marghe. carig.
Acampa lo conosco poco, e quel poco l'ho appreso dalla lettura dei tuoi libri e da certi aneddoti - non proprio edificanti - raccontati da conoscenti che frequentano assiduamente le proprie parrocchie.
RispondiEliminaL'ho però incrociato una volta in un negozio d'abbigliamento di via Banchi di Sotto a conversare amabilmente con la proprietaria e l'impressione non è stata delle migliori: si vedeva che era un prete dal collare bianco, ma l'atteggiamento non mi sembrava improntato alla modestia e alla moderazione come ci si aspetterebbe da un sacerdote.
Che la suddetta commerciante fosse una certa "camiciaia" vicina alla lista "53100" più volte citata dal blog Gavinone? Presumo di sì.
Altra immagine edificante la sua presenza alle trifore di palazzo Sansedoni in occasione di uno degli scorsi palii: il Nostro affacciato con un sorriso smagliante in mezzo a clienti MPS col portafoglio gonfio, politici invitati dalla Casta e "troie di regime" ingioiellate.
Me lo fece notare un amico contradaiolo con un uno spontaneo "mì, don Avvampa!" seguito da un rispettoso rutto sommesso.
Questa la mia piccola ma significativa testimonianza.
Buona Pasqua!
MICHAEL KOHLHAAS
P.S.: "troie di regime" non vuol essere un'espressione misogina, bensì una citazione poetica tratta da "la domenica delle Salme" del grande Fabrizo De Andrè. No sai, dopo il caso Battiato non mi vorrei prende' un bel "vaffa..." dalle lettrici del blog!
oggi è pasqua siamo buoni ed auguriamo che qualcuno credente preghi anche per Don Acampa.
RispondiEliminaAuguri a tutti
Anche io vorrei pregare per don Acampa, ma sono cattolico, quindi non appartengo alla sua religione: come faccio?
RispondiEliminaSpero che in futuro si parli anche delle sue amicizie politiche
Mi accodo anche io sulle amicizie politiche.
RispondiEliminaLa considerazione dell'anonimo delle 17,48 è di una cattiveria quasi trascendente, non sarà mica il Maligno travestito da commentatore anonimo?
Caro Eretico Lei non crede (forse) in DIO ma DIO sicuramente CREDE in Lei altrimenti dopo questi anni di frontiera e di scontro i poteri definiti forti l'avrebbero come minimo "ammorbidito"! La frase è di Padre Pio (quella del credere) rivolto a un medico che si definiva ateo diventato poi un credente e Uomo di Fede! Come cattolico e uomo cresciuto in Parrocchia, con un cugino sacerdote e una zia (di mia moglie) suora figuariamoci se l'eretico anticlericale mi sta simpatico! Assolutamente no! Ma so riconoscere il coraggio e il valore di alcuni teoremi (non di tutti)! Io ho fiducia nella Magistratura, molto meno nella politica specialmente quella senese arrivata ormai al capolinea della credibilità.Ho fiducia ancor di più nello SPIRITO SANTO, allora affidiamo a Lui la Verità e che venga fuori secondo i tempi prestabiliti.Buona Pasquetta
RispondiEliminaCaro Oporti,
RispondiEliminalei dice di "riconoscere il coraggio e il valore di alcuni teoremi" di chi scrive: le sembrano proprio teoremi? A me pare che ormai si possano tranquillamente usare altri sostantivi...
Ciò detto, io non ho fiducia alcuna nello Spirito Santo, ma rispetto pienamente chi in esso la ripone; mentre proprio non sopporto chi lo brandisce per farsi una vita dorata. A chi mi starò riferendo?
L'eretico
Caro Eretico, grazie della risposta
Eliminapoi la verità vedrà che arriva lo sa che c'è anche il pentimento vero? L'innominato si pentì con le parole di Lucia ma lo Spirito Santo era già da tempo all'opera, vedrà che ci sarà un tempo per ogni cosa, ho conosciuto persone buone e cattive avendo superato i 50 da qualche anno, ricordo un ex dirigente che faceva tremare noi giovani funzionari, ci guardava male senza motivo, insomma terribile! Qualche anno fa l'ho visto a fare la spesa, era un povero vecchio faceva pena...oggi è già davanti al PRETORE (come diceva sempre il mio povero suocero) un MAGISTRATO che non sbaglia mai "sentenze" ma è Giusto caro professore......la VERITA' poi vincerà non so i tempi cari saluti FRANCESCO OPORTI
Dice la dottrina della Chiesa che, se anche il Papa (tipo il Papa Borgia) od il sacerdote (...) sono dei peccatori fetenti, i sacramenti che amministrano sarebbero comunque salvi, grazie all'intercessione divina ....
RispondiEliminaDevo dire che a questo condono in sanatoria non ci ho mai creduto.
Fatto sta che i fedeli farebbero meglio a disertare le funzioni di simili personaggi sia pechè probabilmente avariate sia per dare un segnale preciso: via di qui.
A Colle non so come vada ma a Siena le persone che hanno chiesto esplicitamente la NON PRESENZA di Acampa ad una funzuione religiosa sono molte...
EliminaPiu' che fiducia nello spirito santo per quanto accaduto a Siena ho fiducia in santo spirito. Spero presto per qualcuno.
RispondiEliminaLa storiellina dello Spirito Santo, viene sempre tirata fuori per legittimare le porcate della chiesa; quando fanno comodo a qualcuno, si da sempre la colpa a Lui e si completa questa solenne idiozia, affermando che i disegni dello Spirito Santo sono IMPERSCRUTABILI. Di fronte a comportamenti letteralmente delinquenziali di certi preti, mi sono sentito dire che poi lo Spirito Santo sa cambiare il male in bene; ma se intanto, specialmente i preti il male lo evitassero? Il male è male ed è dovere di tutti, credenti e non credenti, starne lontani. I Sacramenti per chi davvero ci crede, non possono essere impartiti dal primo deficente che mastica a malapena un po di "domineddeus" e di queste bestiole ce ne sono molte fra i collari bianchi. Cominciamo a chiarire che per allontanare un prete dal suo ministero non c'è bisogno che ci sia di mezzo la pedofilia, anche la prepotenza e la disonestà sono motivi validi per sospenderlo. Ecco per Acampa ce ne sarebbero stati di motivi, anche supportati da numerose testimonianze e sono sicuro che un allontanamento dal sacerdozio, lo avrebbe fatto maturare e sicuramente ora sarebbe un uomo e un prete migliore. L'augurio che ti posso fare caro Acampa è che lo Spirito Santo, quello vero, ti illumini e spontaneamente tu prenda un paio di anni di riflessione, lontano dal ministero che ora eserciti. Sono straconvinto che se prenderai questo coraggio ti trasformerai e finalmente diventerai un uomo vero. Per ora sei solo un adolescente viziato, prepotente e inutile, inutile, inutile alla chiesa di Dio.
RispondiEliminaFrancesco Galli
Grandissimo Francesco Galli, uno dei pochi cattolici con le palle in questa città
EliminaE' strano che Acampa e buoncristiani non siano sostenuti dal movimento pseudo-cattolico a loro idealmente più vicino: Comunione e LiberaFatturazione
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