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sabato 28 maggio 2011

Don Franco, sempre con il codazzo dietro...

 Sulle elezioni comunali, ormai si può - e si deve -  ragionare a mente fredda, nel fine settimana che avrebbe dovuto segnare il ritorno alle urne dei cittadini, invece negato dal risultato elettorale del caravanserraglio partitico-listitico che ha sostenuto Ceccuzzi. D'Alema lo aveva detto, nell'ormai celebre discorso della Coop di San Miniato, da grande statista quale è: a Siena, bisognava vincere, e bene (cioè subito, al primo turno). L'unico posto dove D'Alema possa fare ancora il vincente, è la Coop di San Miniato...

 A mente fredda, quindi, alcune cose le possiamo aggiungere, a quelle già dette (soprattutto a quei 1116 voti che mancano all'appello per il neosindaco).
In primo luogo, questa tornata elettorale ha fatto definitivamente abbandonare il modus operandi della base dell'ex Pci: che votava il Partito, metteva la croce sul simbolo, ma era refrattaria alle preferenze. Ceccuzzi ha vinto con (e grazie a) le due liste del Marzucchi e dei Riformisti: se questi accaparravoti di preferenza fossero andati altrove, ora Franchino sarebbe nelle ambasce del ballottaggio, con serie probabilità di boccata.
In secondo luogo, queste elezioni hanno mostrato - e l'eretico lo dice con amarezza - che la censura ha vinto, ha stravinto ancora. Lo scrivevo prima, lo riscrivo, ancora più convinto, oggi: se l'opinione pubblica fosse seriamente informata, altro che ballottaggio. Sia pur vero che a tanti senesi il voto clientelare sta benone (contenti, dunque, della mastellizzazione della politica senese); sia pur vero che la radicalizzazione berlusconiana ha fatto un cadeau enorme a Franchino (d'altra parte, non può mica essere sempre e solo il Pd senese, ad aiutare Silvione, no? Un pochina di reciprocità...); resta il fatto che quella quota di gente che - in buonissima fede - ha votato Pd o simili, l'ha fatto per semplice ignoranza delle magagne del Ceccuzzi (che non a caso non può rispondere alle domande dell'eretico). La censura, occhiuta o meno, paga sempre: soprattutto quando sono ben pochi a denunciarne la potenza devastatrice. Quanta gente che ha messo la croce sul Pd e sul neosindaco, sapeva degli "inciuci" - secondo gli inquirenti, fuorilegge - fra illustri esponenti del Pd senese ed un senatore del Pdl? Il Fatto l'ha scritto, l'eretico l'ha scritto: ma queste sono informazioni che arrivano solo alla (piccola) parte informata della opinione pubblica senese. Mille, mille e cinquecento persone: non di più. Gli altri, sono tagliati fuori: così, magari, si spiega il flop personale di Ceccuzzi, ma anche la vittoria del suddetto caravanserraglio.
E qui, una tirata d'orecchi se la merita anche Zoom: essendo l'unico giornale cartaceo non appiattito sulla Casta, perchè non ha mai ripreso - in campagna elettorale, a maggior ragione - un tema come Galaxopoly, o il processo alla Curia, o lo scandalo della Provincia in tutte le sue sfaccettature, solo per fare degli esempi? Per paura di perdere qualche elettore ligio a Casini o qualche bighina, che tanto ha votato come le ha detto il Vescovo? A parere dell'eretico, è stato un grave errore: sacrosanto parlare di "Regime", ma allora poi bisogna sporcarsi le mani, fare nomi e cognomi. Altrimenti, si rischia il boomerang.
Detto questo, adesso godiamoci lo spettacolo del neosindaco (e della neogiunta, a parlare della quale si arriverà a breve): l'eretico, per dirne una, è andato ieri sera a mangiare nella Chiocciola. Un'orgia di carne alla brace. Appena entrato nell'uliveta chiocciolata, ecco che - con un tempismo clamoroso - mi si para innanzi Franchino, con vari pretoriani al seguito (ma questo, non si muove mai da solo, ha sempre bisogno di sei liste elettorali e di venti persone dietro?). Andava al ristorante dei "ricchi", in cima; l'eretico, invece, al tavolone della brace, in basso.
Mentre aspettavo il cibo, facendo quattro chiacchiere con vari amici, tutti a parlare male (o malissimo) del Ceccuzzi: chi lo scherniva, chi ridacchiava di certi suoi comportamenti, che faceva analisi lucidamente polemiche. Ma di certo almeno la metà di questi denigratori l'avranno votato.
Al secondo tocco di costoleccio, all'eretico è venuta questa riflessione: "una cosa è essere il più votato, altra cosa è l'essere stimato e amato dagli elettori".
L'eretico, al momento della riflessione, aveva anche sbevuzzato mezza bordolese di rosso dell'oliveta (13,5 gradi), ma resta decisamente convinto della sua opinione... 

3 commenti:

  1. La seguo da diverso tempo su questo blog, e condivido un buon 50% di quello che dice. Ma ci sono alcune sue affermazioni che in realtà, mi sembrano dettate più da un pregiudizio ideologico che da un vero amore per la verità; e che ripete pedissequamente quasi fossero vere e assodate, mentre in realtà molto spesso sono totalmente false, o quantomeno non supportate da fatti reali. E questo mi spiace, perchè alla fine fa il gioco degli avversari, dei castisti come dice lei, e rischia di squalificare anche quanto di vero c'è nelle sue affermazioni.
    Faccio un esempio. In questo come in altri post ha ripetuto come fatto assodato, inconfutabile, il fatto che il Vescovo (e la curia) abbia appoggiato (e "reclamizzato") la candidatura del Ceccuzzi. Bene, e la fonte? Possiamo sapere qual è? Ci crede invece se le dico che in realtà il Vescovo ha detto a chiare lettere che non c'era nessuna linea politica da seguire e promuovere, e che anzi non avrebbe dato nessuna indicazione di voto? Questo glielo dico perchè lo so! (e ovviamanente non sono un appartenente alla casta).
    Oppure, altro esempio, quando ha ripetuto decine di volte che il Vescovo è un mangione. Anche qui, se gli dicessi che invece mangia davvero poco, ci crederebbe o no? Capisco che ognuno ha le sue idee politiche, e che il substrato ideologico nel quale uno è cresciuto non si può cancellare del tutto (quest'ultimo esempio infatti mi porta alla mente i vecchi ritornelli comunisti e anticlericali sui preti tutti grassi e che mangiano tanto!!), ma se si vuole fare un'indagine seria, approfondita, bisognerebbe partire dai fatti, per poi arrivare alle conclusioni, e lasciare a casa, per quanto possibile, le proprie convinzioni, asti e livori.
    Saranno forse puntualizzazioni marginali, può darsi. Ma alla fine, evitare di scadere nel qualunquismo e nel pettegolezzo fine a se stesso, non può che giovare a rendere più credibile tutto quello che lei da tempo sta denunciando.

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  2. Sai perchè ZOOM non ha ripreso i vari processi pendenti in campagna elettorale? Perchè anche nelle LISTE c'è stata una bella censura!!! Ne so qualcosa io che sono stato consigliato di non dare tanto spazio a RAFFAELE ASCHERI, perchè era contro producente. Ho sempre ben stretta una mail che mi consiglia di fare ciò... SALUTI IL SANTO

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  3. Caro lettore, le rispondo molto volentieri, sui due punti.
    Primo, sul Vescovo dante indicazioni di voto: non ho mai scritto che ne ha date apertis verbis, e ci mancherebbe anche; ma siccome il suo pupillo è sotto processo con due gravi capi d'imputazione e la Casta lo difende (vedi Mussari), di certo lui ha salutato con piacere e soddisfazione personale il trionfo dello status quo. Stia certo di questo, e ci faccia una pensata su: poi magari resta della sua idea.
    Punto due, la voracità: qui vado ancora più sul sicuro. Fonti plurime e concordanti, ed anche qualcosa di autoptico. In più,pagina 152 de Le mani sulla città: è riportato un menù di quello che il successore apostolico si fece fuori dalle sue parti, non molto tempo fa. Magari ora si è messo a dieta...
    Per finire: le sembrerà strano, ma la formazione familiare non è stata quasi per nulla anticlericale: da quando ho iniziato a capire le cose del mondo, sono sempre stato molto, molto più anticlericale dei miei genitori, per esempio.
    In più, ho fatto Comunione e Cresima, e frequentato per anni un noto oratorio senese: dove c'era un prete che mangiava (e mangia) come un Tribunale, ma almeno sa fare il prete...

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