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mercoledì 22 agosto 2012
Festa del Pd: più che la noia, potè il caldo...
Come si potrà immaginare, l'eretico è arrivato un pochino prevenuto, ieri sera, all'incontro sulla crisi organizzato all'interno della Festa piddina in Fortezza. Ma posso assicurare i lettori che l'esperienza è stata ben peggiore delle più pessimistiche previsioni. Non bisogna essere solo masochisti, per recarsi ad uno di questi incontri, come sempre scritto; da ieri, mi sono convinto che si debba essere un po' ottusi, e questo, francamente, non mi va troppo bene.
C'era un certo, telegenico Biagianti - se ho capito bene il cognome - ad introdurre tre menti che hanno ridotto Siena a ciò che è: il Presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, quello della Provincia e Gabriellone da San Gimignano. Questo, si sapeva da prima.
Ciò che NON si sapeva, però, era che il kafkiano incontro (impossibile da sintetizzare, perchè niente di significativo è stato detto) si è svolto in un antro, in una caverna stopposa dell'Enoteca italiana, con due elementi che lo rendevano di fatto impraticabile per chi non fosse cresciuto in Amazzonia: il caldo tropicale e la musica, a tutto volume, che proveniva dalla discoteca soprastante (era il martedì dell'Enoteca, quello gestito dal grande Acetello nei rari momenti liberi dalla barca...).
A sedere - contate varie volte, visto il nulla da ascoltare - 26 persone 26, di cui solo la metà dotate di ventaglio, e le altre mezze desiderose di averlo. Guest star, Gabriellone Mancini, Presidente della Fondazione Mps, ovvero di quel che ne resta: imperdibile la sua camiciola a maniche corte (!), con il collo taurino incassato fra le due spalline scivolose; alla fine della serata, avrà perso minimo tre o quattro chili, tipo Pagliuca dopo la finale del Mundial del 1994 giocato all'ora di pranzo (ma senza muoversi di un centimetro quadro, il valdelsano).
Questo Biagianti (se si chiama così) cercava di dare un po' di ritmo, servendo peraltro domande sul piattino d'argento alle tre menti senesote, ma non c'è stato proprio verso. E quando al caldo si è aggiunta la musica discotecara a tutta palla, quello della Provincia ha continuato con le solite frasine fatte sulla crisi che batte forte, con la solita lezioncina sull'importanza del ruolo della Provincia, senza neanche capire che era il caso almeno di cambiare timbro di voce (meglio ancora, sarebbe stato smettere tout court, per rispetto degli astanti).
Fra i partecipanti alla sauna piddina (ma senza la piscina dopo), anche Romolo Semplici di Pietraserena e Francesco Giusti della Lega, con l'inseparabile Maurizio Montigiani leghista della prima ora. Gli altri dell'opposizione (chi?), non pervenuti.
Ma la cosa più stimolante è stata senz'altro la tattica piddina per depotenziare e sterilizzare l'eventuale confronto-contraddittorio con il pubblico. L'hanno pensata bene, a questo giro, le menti piddine: non volendo fare la figura dei censori antidibattito che in realtà sono da sempre, prendono il pubblico per sfinimento (caldo tropicale, musica insopportabile, verbosità inaccettabile dei relatori), tirano tardi (fino a mezzanotte piena), dopodichè i pochissimi superstiti (fra i quali non l'eretico, sfiancato già dopo un'ora) o hanno perso la voglia di domandare a causa della grave disidratazione, o domandano nel deserto dei pochissimi sopravvissuti, ottenendo peraltro risposte generiche ed evasive.
Bravini davvero, questi piddini: perchè, nel prosieguo della magnifica Festa, non prendono in affitto una caldera? Almeno uno lo sa prima, e si organizza all'uopo...
Ps Il 27 ci sarà Alessandro Profumo, Presidente di Banca Mpr. Che si fa, lo si fa parlare a ruota libera per tre o quattro ore per risfiancare gli astanti come ieri? Sarà una serata calda anche sotto altri aspetti?
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certo che sei proprio un masochista. La prossima volta vai a vedere La corazzata Potëmkin, ma senza Fantozzi
RispondiEliminagg
Alcune domande, tra le altre, che sarebbe interessante porre al Sig. Profumo:
RispondiEliminaa) Data la situazione di difficoltà in cui versa la Banca, riterrebbe opportuno proporre un'azione legale contro la precedente gestione, magari promossa dal socio di maggioranza, al quale si è permesso di suggerire la diversificazione degli investimenti?
b) Può spiegare il senso della sua affermazione, fatta alla giornalista Lucia Annunziata, secondo la quale per MPS sarebbe stato un bene la riconferma di Mussari alla presidenza dell'ABI? Cosa sarebbe cambiato con un altro nome?
c) Non riterrebbe opportuna una sua autosospensione dato il rinvio a giudizio per frode fiscale, a maggior ragione ora che lo Stato (il presunto frodato) potrebbe diventare azionista di MPS?
Ma di Patty Smith in Concert non vogliamo dire niente? Anche in questo caso - pur con tutta la considerazione ed il rispetto per l'artista - siamo di fronte ad un'operazione ad effetto, da botto di capodanno, dove tra le migliaia di spettatori che ci saranno, se ce n'è un 10% che conosce più di tre canzoni, mangio un sigaro...il tutto per un insignificante quattrocentino, tanto che vuoi...
RispondiEliminaChiedo di essere considerato "assente giustificato" perchè già reduce dal dibattito con Bezzini (terrificante) e da quello sulla sanità (interessante ma solo per gli addetti ai lavori). Conoscendo i miei polli anche in virtù dei miei capelli bianchi ero poi sicuro che non ci sarebbe stata possibilità di un reale contraddittorio. Onore comunque a te e agli amici Giusti e Montigiani per lo stoicismo. Ci vediamo chez Profumo. Ma non è un po' strano che nel nome della separazione tra Banca e politica ci si presenti ad una festa di partito? Misteri della discontinuità ...
RispondiEliminaEnrico Tucci
Onore anche a Romolo e a Pietraserena. Non sia mai ...
RispondiEliminaET
La cronaca dell'Eretico è pressochè perfetta.
RispondiEliminaUna serata infernale, organizzata e condotta talmente male (o bene?) da ritenersi offensiva per i pochi intervenuti, tra i quali come ben evidenziato, pochissimi dell'opposizione.
Eppure era presente la parte residuale del fallito "Sistema Siena", che ha portato al disastro la Città, e che ha avuto l'impudenza di partecipare ad un dibattito con un titolo per loro improponibile - "Il coraggio di cambiare: idee e prospettive per uscire dalla crisi". Un titolo che mi aveva stimolato a porre una semplice domanda: con che coraggio dei cuochi che hanno bruciato l'arrosto si permettono di dare lezioni di cucina? Ovvero con che coraggio persone attrici del disastro del territorio si permettono di voler indicare le prospettive per il futuro, un futuro quanto mai incerto proprio grazie ai loro errori? (domanda che non ho potuto fare perchè, devastato dal caldo, dal frastuono e dalla noia mortale di interventi veramente inutili e vuoti, ho dovuto abbandonare alle 23,50).
La prima cosa da cambiare è proprio l'intera classe politica Senese, e dopo Cenni, Mussari e Ceccuzzi, ora stessa sorte deve toccare a Mancini, Bezzini e gran parte della ex-maggioranza.
Per tentare la difficile impresa di rilanciare il territorio c'è bisogno di gente nuova, veramente in gamba, con competenze e cultura del territorio.
Comunque riproveremo il 27 con Profumo, sperando che questo dibattito sia preparato con più attenzione, ci sia spazio per interventi del pubblico e ci sia una maggiore partecipazione di cittadini.
Caro Eretico,
RispondiEliminaLodevole la tua iniziativa di andare ad applicare la tua capacità di sintesi alle discussioni sull'aria fritta. Io che sono un povero bifolco non ci provo nemmeno più, ma ho già avuto modo di esprimere il mio pensiero sulla comunicazione, proprio su questo blog.
La festa del pd è autocelebrativa nonché autoreferenziale. Basta leggere il programma. Questa poteva essere, forse, una occasione (ultima...?) per la dirigenza locale (e non solo) di guardarsi in faccia, fare "outing" (si potrà dire politicamente?) dimostrare serietà ed attaccamento al bene comune. Ma non dimenticatevi che c'è un pentolone da tenere tappato, e i cuochi che ci hanno messo le mani sono stati tanti.
Ho riflettuto su una cosa, che mi farebbe piacere condividere con te, eretico. Chi, in questo momento, è la "persona tipo" più amareggiata, disgustata e recalcitrante, rispetto alla casta senese? Risposta facile...
Sono stata al dibattito di Enrico Rossi,l'ho trovato veramente povero. A parte la solita demagogia della sinistra etica e moralizzatrice,sulla situazione senese poche parole misurate e soprattutto senza fare nomi . MpS e Università si trovano in questa situazione senza che ci siano dei responsabili ben identificati.Ceccuzzi ha fatto bene,il partito deciderà sul futuro sindaco. Oh Rossi,ma che prendi per i fondelli. Parli di coerenza,di etica della politica e poi quando si arriva al dunque ti ritiri indietro. Sei meglio dei politici locali,ma rimani pur sempre un politicante anche tu.
RispondiEliminastamani su La Stampa on.line leggo:
RispondiEliminahttp://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/466196/
questo è ciò che Mancini ha detto durante l'incontro?
se fosse questo non mi sembrerebbe poco significativo....sicuramente sarebbe devastante per la città e deprimente per la modalità seguita!
Illusi voi che ci andate e credete che vi facciano parlare o addiruttura che vi rispondano. Sono ormai chiusi nel loro fortino e non credono più neanche loro a quello che dicono. Lo squallore della festa dell'ex-Unità rappresenta fedelmente la decadenza del partito e della città ( e siamo solo all'inizio). buona fortuna a tutti voi senesi, io appena potrò andrò via da questa città che quando sono arrivato più di 20 anni fa mi pareva una isola felice in un paese disastrato, ma ora ne è diventata la cartina di Tornasole.
RispondiEliminaMah prof, che dire?! Mal voluto un è mai troppo... Andare in fortezza in questo periodo è deprimente, mi pare la festa della disperazione. Sempre i soliti banchettini, i soliti tre ristorantini (anzi quest'anno c'è il kebab di nuovo!) la solita tombola, e le solite facce, niente di nuovo sotto il sole... L'unica cosa di buono un po' di frescolino la sera dopo cena (di sopra, perchè di sotto è un forno).
RispondiEliminaMa avete letto le c...te che ha detto Mancini?
RispondiEliminaNon si dimetterà perchè non si sente responsabile di ciò che è successo alla Fondazione, ovvero che sotto la sua Presidenza ha distrutto 10 miliardi di Euro di patrimonio fino a contrarre dei debiti che hanno costretto l'Ente a bloccare la contribuzione al territorio. Ha sbagliato tutto, ha ubbidito a Mussari e ai partiti, mentre si metteva in tasca centinaia di migliaia di euro di assurdi compensi, ma non si sente responsabile. Dice che non è il solo: chi sono gli altri di cui parla? Abbia almeno il coraggio e la decenza di fare nomi e cognomi, nel rispetto delle famiglie e delle imprese che, a differenza di lui, faticano ad arrivare a fine mese.
Sembra di sentire capitan Schettino della Concordia.
Ma i Senesi gli permettono di continuare a prendere per il c..o? Io sono un moderato ma ora inizio a essere stufi di questi incapaci e arroganti.
Eretico fai un gran lavoro, ma ora bisogna passare a metodi più incisivi e "convincenti".
Gabriello: trattasi di braccia strappate all'agricoltura (basta guardarlo). Con tutto rispetto .... per gli agricoltori!!!
EliminaQuantomeno qualche "bercio" per strada, gli andrebbe fatto.
Caro anonimo,
RispondiEliminaconcordo in toto con te, ma come si fa, in concreto?
Bene, per esempio, fare un banchetto polemico (mai abbastanza) nei pressi della Fortezza medicea in occasione della augusta presenza di Arrogance, come organizzato dal Giusti (mi dice il leghista con presenza anche di sindacalisti non asserviti).
Io avevo proposto il "corridoio prussiano" per i castisti, poi il Bisi ha stigmatizzato duramente, e allora ho smesso subito, mettendomi sull'attenti...
L'eretico
Leggete la stampa, oggi, vi divertite............. la Fmps scenderà presto al 15%... ma non erano gli ex comunisti che dicevano che la maggioranza nell'assetto proprietario della Banca doveva essere mantenuto e difeso con le unghie e con i denti?!? Ora che raccontano?!? I giornali stampati senese, perfetti organi di regime, perché non ne danno notizia?!? Buffoni!
RispondiEliminaribadisco quanto già detto: se i montepaschini, sindacati in testa, non andranno in massa a colloquiare con profumo alla festa in Fortezza, ribattendo con forza gli argomenti capziosi del presidente montepaschino, si comporterebbero da pecore, senza offesa. è un appuntamento unico e democratico per far sentire la propria voce e le proprie ragioni.
RispondiEliminaRottamatore e Discontinuatore 2011 - (prima parte)
RispondiEliminaMi ricordo che nel maggio 2011, in piena campagna elettorale ceccuzziana, avevo da poco finito di leggere il libro "Fuori!" del mio (allora) idolo Matteo Renzi. Non appena seppi che sarebbe stato lo stesso Renzi a concludere l'ultima serata di campagna elettorale del PD decisi di andare, senza por tempo in mezzo, in Piazza del Mercato, con il libro in mano. sapevo per certo che ci sarebbero stati interventi da parte del pubblico che poteva fare domande o sollevare dubbi ( che ingenua a crederci!) dalla platea, e che il Renzi insieme al candidato Ceccuzzi avrebbero risposto da rottamatore l'uno e da discontinuatore l'altro. Che bello , pensai. Avevo dei dubbi, ma avevo la certezza che sarebbero stati fugati. Insomma uno che mi scrive sul suo status di Facebook , riferendosi al PD, "...questo partito, più che di primarie, ha bisogno di un primario. Un primario di psichiatria, possibilmente bravo", non poteva che essere il mio uomo, il Renzi! Io l'adoravo "il rottamatore", almeno tanto quanto oggi adoro L'Eretico per le sue eresie. Pensavo fosse il messìa. La serata fu esilarante, uno spettacolo divertentissimo, il Renzi un animale da palcoscenico, una perla rara, il Ceccuzzi si limitava a fare da TelespallaBob (coglieranno la battuta solo i cultori dei "Simpson"). Ma tant'era, chi non aveva comprato il libro del Renzi lo avrebbe fatto il giorno seguente, chi ce lo aveva già se lo sarebbe fatto autografare. Ecco che arriva il momento delle domande e il nipote del mezzadro chiama sul palcoscenico uno sparuto gruppetto di ragazzi e ragazze di età mediamente direi inferiore ai 30 anni. A turno vanno al microfono con un bigliettino in mano , lo leggono, leggono la domanda da fare al candidato sindaco. E non era difficile indovinare che le domande erano state concertate prima, insieme alle risposte, dal Ceccuzzi stesso insieme al suo ufficio delle comunicazioni. Che delusione. E io che ci avevo in mano il libro con tutti i post-it attaccati nelle pagine dove c'erano le cose che volevo chiedere, e in particolare una domanda mi assillava : come poteva il Renzi appoggiare la campagna elettorale di uno che faceva il politico di mestiere da quando era ragazzo e non intendeva mollare? Dov'era la coerenza, l'onestà intellettuale del Renzi?
(segue seconda parte)
Rottamatore e Discontinuatore (seconda parte) -
RispondiEliminaEcco cosa c'era scritto alla pag.29 del libro che ho amato: "Non è che se uno inizia una carriera politica, poi deve avere in eterno un impiego retribuito con i denari pubblici. (…) Bisogna accettare l'idea che la parte professionale dell'impegno politico possa terminare.E che uno possa, e debba, rimettersi in gioco, nel privato, all'università, nel sociale. Dove vuole. Ma come c'è un ingresso in politica, dovrà pure esserci un'uscita. Altrimenti diventa un labirinto e il labirinto stritola la credibilità delle istituzioni." Feci questa domanda al Ceccuzzi in persona per email, il giorno prima del fatidico incontro con Renzi, volevo sapere cosa ne pensava di confrontarsi con uno che la pensava diversamente (?) da lui . Mi rispose subito, forse non lui ma il suo ufficio stampa: "Mi auguro che se anche deciderai di non votarmi tra cinque anni tu possa scrivermi una lettera con un tono diverso considerando il mio impegno politico come una passione e non come un difetto." Come è noto ai più, sono convinta che la politica non si fa per passione, ma per il bene comune. Per passione si fanno altre cose: il tifo per una squadra, l'amore con la propria donna, ecc..Non la politica. Non feci dunque alcun intervento, avevo capito che non era aria e che non c'era contraddittorio, per quanto la serata fosse stata venduta come l'incontro/dibattito tra il Renzi e il Ceccuzzi. Ma quale dibattito? Ma andiamo avanti con il racconto. Al termine della serata - che devo dire fu fresca e non pallosa e sudaticcia come quella in Fortezza l'altra sera - mi misi in fila come tutti con il libro del Renzi in mano per farmelo firmare. Era alto e belloccio, in televisione viene con la faccia un po' a scemo, invece dal vivo era bello e sexy. Nella foto della copertina aveva gli occhi nocciola, dal vivo invece erano inaspettatamente blu oltremare! "Come ti chiami?" mi chiede con la penna in una mano e una copia del libro nell'altra, ".. e cosa fai nella vita?", avrei risposto "tutto quello che vuoi...." mentre mi perdevo nell'azzurro oltremare degli occhi fra i più belli che avessi mai visto e già immaginavo in una spiaggia caraibica, due corpi avvinghiati che si rotolavano sulla sabbia seminudi, io e Matteo....ma in una manciata di nanosecondi mi risveglio dall'idillio caraibico " La precaria, come tutti" rispondo seccata. Non era vero, grazieaddio ho un contratto a tempo indeterminato (per ora), ma avevo voglia da farlo scendere dal suo piedistallo dorato e di dargli una lezione. Mi guarda dritto negli occhi (ché io ancora vacillo..) e mi dice "Dài!" e me lo scrive anche nella dedica sul libro: "Dài!". Mentre mi allontano, sento che fa la stessa domanda a uno che nella fila era dietro di me : Come ti chiami, cosa fai nella vita. E poi sento ancora un "Dài!". Lo diceva a tutti e a tutte. Mi ricordo che pensai, forse lo dice anche alla moglie negli amplessi amorosi, le sussurra all'orecchio "Dài!".
La grande mistificazione, il Renzi che diceva "..le primarie fatte bene son quelle dove non si sa già prima chi vince..", e che appoggia la campagna elettorale di uno che le primarie non le ha neanche volute per essere sicuro di vincere lui. Ti piace vincere facile ..eh? Questa è la democrazia del PD senese. Comunque è probabile che il 27 ci vado a sentire Profumo. Ma le domande non le faccio di certo!
Dài!
BK