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domenica 7 aprile 2013
La domenica del villaggio: Piero della Francesca, il diavolo, il gatto e la volpe...
Non avendo ancora terminato il libro di Giordano Bruno Guerri dedicato alla sfrenata passionalità dannunziana, questa domenica l'eretico si limita a consigliare un libro da NON LEGGERE (salvo masochismo intellettuale allo stato puro, si intende): "Il segno dell'esorcista" (Piemme editore, 238 pagine), di quel padre Gabriele Amorth che da anni continua a descrivere storie deliranti sugli esorcismi. Stupisce che un vaticanista stimolante da leggere come Paolo Rodari gli faccia da contraltare, nel libro. Fino a che Amorth parla da radio Maria, passi, ma che gli dia spago il vaticanista di Repubblica...
16,50 euro da risparmiare senz'altro. Non meraviglia che ci sia gente in giro come questo padre Amorth, e neppure che ci sia tanta, tanta gente che crede in quello che dice. Si può dire, però, che un pochino dispiace, o si è irriverenti?
L'eretico si permette di consigliare ai suoi lettori un luogo da non perdere, in nessun modo (ed in cui ritornare, se già visitato): Monterchi, a cavallo fra Arezzo e l'Umbria, con il museo in cui è esposta la straordinaria Madonna del parto, uno dei capolavori (il capolavoro?) di Piero della Francesca, il maestro della prospettiva.
Il piccolo museo della minuscola Monterchi è tutto dedicato all'affresco (di metà XV secolo), restaurato nel 1911 e nel 1992. Autentico orgoglio della cittadina - che non lo vuole cedere a nessuno, neanche agli Uffizi - , raffigura una Madonna di popolo, in uno stato di avanzata gravidanza; attorno a lei, due angeli. La donna tiene la mano destra sul ventre, la sinistra sul fianco, in tipica posa materna.
Nel pannello esplicativo si legge, opportunamente:
"questo volto è di una bellezza che non ha confronti nella storia dell'arte...sa unire l'assoluta naturalezza di una fanciulla di paese a qualcosa di regale, ma soprattutto di soprannaturale".
Cosa esprime il volto della giovane donna, con gli occhi tenuti (a differenza di quelli dei due simmetrici angeli) verso il basso? Serenità, angoscia, od altro ancora? Ognuno può avere la sua idea, al proposito: ma tutto si può dire, fuorchè che quello sguardo non sia di stupefacente intensità. E forse, la sua bellezza ed il suo fascino stanno proprio nel mistero che sa emanare.
Curiosità, suggerita dal bel video proiettato nella sala attigua: Piero della Francesca muore il 12 ottobre 1492 (dopo dieci anni di cecità). Il giorno della colombiana scoperta dell'America, dunque.
Il magister della prospettiva pittorica, che si congeda dal mondo proprio nel giorno esatto in cui il mondo cambia la prospettiva di se stesso: non è, forse, una straordinaria coincidenza?
Dopo la settimana della scomparsa di Franco Califano e di Enzo Jannacci, l'eretico, fresco di plurimo riascolto, si permette di segnalare una canzone degli anni Settanta che davvero non conosce i segni e l'usura del tempo: "Il gatto e la volpe" di Edoardo Bennato. La musica è irresistibile, l'interpretazione dell'autore partenopeo anche: ma si faccia attenzione, il più possibile, anche al testo. Anche quello, di perdurante attualità. Purtroppo...
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RispondiEliminaTU VUOI L'AMERICA
Credo che Bersani, il Mugnaioli ( che tra l'altro non conosco ) e tante altre " istituzioni" vorrebbero cantare a noi " popolino"
Uno che ha perso a menteaperti
Raffaele l'affresco della Madonna del Parto è stato strappato dal cimiterino di Monterchi dove Piero l'aveva dipinto in onore della mamma che, per l'appunto, era di Monterchi e lì era ed è sepolta. Ecco perché la Madonna incinta (unica al mondo perchè al massimo si conoscono Madonne galattoprofuse, ma non incinta): un omaggio alla mamma.
RispondiElimina........Avanti, non perder tempo, firma qua
RispondiEliminaè un normale contratto è una formalità .....
tu ci cedi tutti i diritti
e noi faremo di te
un divo da hit parade!.....
DIREI PROFETICA ED ATTUALE.
Stando all'attualità (ed alle profezie) mi permetto di consigliare, data la rubrica culturale odierna, un libro che ho terminato oggi "lupi e husky" di John Stitct. Qualcuno forse già conosceva la trama delle vicende che ci hanno interessato da vicino?
Saluti
Caro Fausto,
Eliminami risulta che il nome sia uno pseudonimo di un economista, nisi fallor. E che la vicenda sia molto "montepaschina", no?. Non l'ho letto, ancora. Ma ormai la vicenda Mps supera la realtà, più o meno romanzata...
L'eretico
ho visto per la prima volta La Madonna del Parto a Monterchi, 23 anni fa -tra l'altro stavo aspettando mio figlio- e mi è rimasto nel cuore l'atteggiamento di protezione e orgoglio verso il figlio che deve nascere ... l'ho voluta rivedere l'anno scorso (insieme a mio figlio) e mi è sembrata ancora una volta stupenda. L'Italia è (sarebbe) ricchissima ... in ogni angolo, pieve, paesino sono nascosti tesori inestimabili.
RispondiElimina"il gatto e la volpe" è una delle canzoni della mia gioventù, cantata a squarciagola con gli amici -ce n'era sempre uno con la chitarra che la sapeva suonare-
mi hai rievocato proprio due bellissimi ricordi... in tanta tristezza attuale
un saluto
antonella
Mi permetto di dire che lo sguardo della Madonna del parto è a dir poco agghiacciante. Potremmo ognuno nella nostra intimità scriverci fiumi di sensazioni. Dico comunque che la sensazione che mi trasmette è di una persona che subisce qualcosa suo malgrado.
RispondiEliminaMi perdonino chi sa d'arte e di religione, ma ho solamente espresso una mia personalissima interpretazione. A pensare che fu mia nonna, cattolicissima e di origini bibbienesi a parlarmene la prima volta, tanto che mi rimase talmente impresso che trovandomi nelle vicinanze per motivi di lavoro, mi ci recai apposta.
Grazie professore, un abbraccio.
Giordano Bruno Guerri - una ventina d'anni fa quando ancora non c'erano i cellulari ( o comunque non nella mia famiglia)telefonò proprio a casa mia. Cercava mia sorella che doveva fargli un'intevista. La cosa buffa è che risposi io al telefono. Sento uno che mi fa "sono Giordano Bruno Guerri sto cercando Viola" io per tutta risposta " Andreaaaa..smetti di fare il cretino!" pensavo fosse un mio amico che faceva spesso gli scherzi (tra l'altro avevano la voce simillima)e in quel periodo il Guerri imperversava in tv. Il povero Giordano Bruno insisté dicendo che era proprio lui e che non era uno scherzo. Infine mi convinsi che era lui, mi scusai goffamente e con grande imbarazzo. L'itervista ebbe luogo senza intoppi l'indomani, nonostante la mia pessima gaffe.
RispondiEliminaLa Madonna del parto - Ho sempre avuto l'impressione che la Madonna del parto di Piero della Francesca, avesse in realtà uno sguardo visibilmente scocciato, ben consapevole delle grane cui sarebbe andata incontro. Come se volesse dire " ma perché proprio io, perché proprio a me?", come se si rendesse perfettamente conto di non essere in grando di affrontare un evento che si sarebbe rivelato più grande di lei. Un evento che tuttavia non ha potuto rifiutare, suo malgrado. Sarà stato davvero questo il messaggio di Piero della Francesca, o si tratta semplicemente di un errore tecnico? Forse voleba realizzare uno sguardo ieratico e contemplativo e invece gli è venuta fuori una con la faccia seccata, per sbaglio. Però, pensandoci bene, il Piero di sbagli non ne faceva, se penso alla straordinaria genialità prospettica della flagellazione di Cristo (la cui lavorazione è precedente alla madonna del parto, nisi fallor).
Dunque per me la risposta è angoscia.
Il Gatto e la Volpe- è stata una delle prime canzoni che ho imparato a suonare con la chitarra quando ero bambina, in quinta elementare. Me la ricordo bene, e mi piace ancora. Attualissima.
marghe. carig.
P.S.: ho visto infine "La Frode" con Richard Gere; ho notato una inquietante e inedita somoglianza del Gere con Jannacci. L'ho immaginato con gli occhiali da vista e con un microfono in mano mentre canta "Vengo anch'io...no tu no!". Mica tanta differenza.
Il 12 ottobre 1492 il mondo avrà anche cambiato la prospettiva di se stesso, ma gli indiani d'America non sentivano alcun bisogno di essere "scoperti" !!
RispondiEliminaQuel giorno andrebbe forse ricordato come l'inizio di uno dei più grandi genocidi della storia.
A chi volesse approfondire l'argomento consiglio la lettura di "Anno 501 la conquista continua" di Noam Chomsky.
Carissimo eretico, aspetto con ansia l'altra chicca sulla sanità.
RispondiEliminaLa colonna sonora della Madonna del parto, visto che si parla di arte e musica, è senza dubbio il Magnificat cantato da Mina (Mons. Marco Frisina è l'autore della musica) in cui si avverte la sofferenza della Madonna che, mentre ringrazia, è comunque disperata perché consapevole. Bellissimo brano e splendida interpretazione.
RispondiElimina