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lunedì 10 gennaio 2011

Mussari Giuseppe ed il poster birichino...

   Giusto giusto il tempo di tornare dagli States, ed ecco la bella, bellissima, rinfrancante sorpresa del manifesto, in Pescaia, da parte del Comitato di Ampugnano, sul nuovo anno per gli indagati per Galaxopoly. L'ho già scritto ieri: per me - tanto per personalizzare ancora meglio - io ci avrei messo il faccione di tutti gli indagati, dal primo all'ultimo. Visto che, alcuni, nessuno o quasi li conosce, magari mi sarei limitato ai più noti: Mussari Giuseppe (direi ben conosciuto: è quello che una decina di anni fa faceva il praticante avvocato, un po' di clienti se li stava facendo); il Marco Parlangeli della Fondazione (quello con il sigaro biascicato in bocca, per fare vedere che è riuscito a diventare importante: almeno lui ha studiato, per fare quello che fa); l'ottimo Raffaele Rizzi, massimo esponente degli avvocati montepaschini; e con loro, l'avvocato Luisa Torchia, la conterranea, fidatissima avvocato del Mussari stesso: una che, ogni volta che il Mps ha problemi legali - cioè spessissimo, negli ultimi tempi - è subito contenta: parcelle da capogiro, e Brunello di Montalcino per Natale (da parte di Gabriello Mancini, ormai vivandiere ufficiale della Casta: incapace addirittura di farsi dare un avviso di garanzia, stante il suo essere innocuo...).
Almeno questi, li si poteva ritrarre, no? Al limite, una bella foto di Mussari Giuseppe - assoluto dominus di Galaxopoly - ci sarebbe stata proprio bene. Date retta ad uno che un pochino le carte dell'inchiesta le ha lette: ci stava bene, ci stava bene: anzi, benissimo...
  Stefano Bisi ha scritto sul suo Corriere di Siena - leggo in ritardo - che si tratta di barbarie, o giù di lì, a proposito del manifesto in questione. Lui è sempre stato socialista, e si ricorda di Tangentopoli: tutto sommato, il suo è un garantismo molto amicale, ma anche del tutto coerente, simmetrico a quello che lui ha sempre dimostrato verso i potenti inquisiti. Che fossero Craxi Bettino, o Mussari Giuseppe. Non solo il Bisi è libero, ovviamente, di scrivere quello che vuole, ma è anche - in qualche modo - legittimato a farlo. Il principale destinatario, però, del manifesto, ritengo appunto sia Mussari Giuseppe: che non parla, avendo chi lo fa in vece sua.
   Nel 1992 e 1993, quando si cimentava con bagatelle avvocatesche facendo come tutti la gavetta, Lui che posizione aveva su Tangentopoli? Dichiarazioni ufficiali, non ce ne sono agli atti, a quanto risulta: contava come me all'Accademia dei Lincei, quindi nessuno lo prendeva in considerazione, delle sue idee non fregava niente a nessuno...se fosse stato coerente con la linea del Pds di allora - e di certo lo era, perchè quello gli conveniva in quel momento - avrà goduto degli avvisi di garanzia ai socialisti, esattamente come facevano tutti i pidiessini di allora, sotto i baffi (se ce li avevano). Vi ricordate, tanto per fare un esempio, l'allora ipergiustizialista Luciano Violante, prima di subire la recente mutazione genetica? Di fronte a chi gli obiettava che, insomma, il garantismo doveva valere per tutti, anche per i potenti, lui era netto, tranciante, implacabile, peggio di Di Pietro oggi: "Io personalmente vedo solo un Partito: quello dei Grandi inquisiti!". Metteva in un solo calderone Craxi Bettino, Andreotti Giulio, Pomicino Cirino e altri ancora. Mussari, 18 anni fa, con chi stava? Con Violante, o con Bisi, anche allora garantista? Ve lo dico io, fino a smentita (però parecchio, parecchio documentata): con Violante, e contro Craxi Bettino. Che posizione aveva, Lui, allora amico di Pietro Folena, eterna promessa del centrosinistra italiano? Lo ripeto: quella di Violante, tranquilli.
Non sarà andato a tirare le monetine al Raphael a Craxi Bettino, forse, ma insomma: ora non si lamenti di un poster! In galera, tanto, non ci va, stia pure tranquillo tranquillo: si può almeno lasciare sperare i cittadini senesi che la Giustizia, una volta tanto, in questa città faccia il suo corso?
E poi: le carte - da avvocato quale è - le avrà lette anche Lui. Non c'è proprio niente di niente, tra mail, intercettazioni telefoniche et alia? A me (e soprattutto agli inquirenti...) non pare proprio: in altri paesi (Inghilterra e stati Uniti, per esempio), la galera la rischierebbe davvero, e non per un paio di mesi. Qui vogliamo almeno lasciare manifestare il proprio pensiero a questi estremisti, giustizialisti, vendicativi del Comitato? Io - da giustizialista arcicontento di quando la Giustizia non guarda in faccia a nessuno - sono contento.
In fin dei conti, la Rivoluzione francese - questo fastidioso accidente della Storia - si è fatta anche per questo...

Raffaele Ascheri

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