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giovedì 10 gennaio 2013
Il nuovo bancomat senesota: la Regione del compagno Enrico
Ricordate quando Gabriellone Mancini andava in giro, tra un Ave Maria e l'altra, dicendo che la Fondazione non doveva essere il bancomat della collettività senese? Bene, adesso quel bancomat si è seccato, come si sa: grazie proprio a Gabriellone e a tutti i suoi sodali castisti.
Una collettività impoverita, dunque, ha bisogno come l'aria di nuova linfa, per cementare il consenso: ecco che arriva la Regione! Non è una novità, certo; ma ci sono 2 elementi, collegati e convergenti, che la legittimano in questo nuovo ruolo di bancomat senesota: uno, appunto, il fatto che il bancomat tradizionale e plurisecolare si è seccato, all'improvviso; in secondo luogo, c'è un altro elemento di non poco conto, in realtà di fondamentale importanza (ovviamente sottaciuto dalla stampa embedded): nel tourbillon politico di questo inverno piddino, l'asse politico fra Franchino il Ceccuzzi ed il compagno Enrico (Rossi) si rafforza vieppiù (con Rossi che non può fare a meno neanche di Alberto Monaci, peraltro).
A prima vista, sembrerebbe più Franchino ad avere bisogno del Richelieu di Pontedera (come lo chiamano i birbanti illuminati), perchè, certo, se lo abbandonano anche in Regione diventa impossibile continuare a fare il discontinuatore; ma il fatto è che anche il compagno Enrico ha bisogno, come l'aria, dei castisi senesoti: i problemi di bilancio all'Asl senese (sommati a quelli per Massa e non solo) gli tolgono il sonno, anche perchè il Pdl, in Consiglio regionale, si fa sempre più combattivo. Rossi quindi non si può permettere di avere un Franchino tiepido, o peggio: non a caso, l'ex Sindaco, quando parla di Sanità, affonda sempre sull'ala monaciana (ovviamente), ma si guarda bene dall'attaccare il modus operandi della moglie del Presidente Rossi, fino ad un anno e mezzo or sono a capo dell'Asl senese (portata al milionario maxibuco di cui tanto si è scritto in questo blog, e nel libro sul maritino). Non a caso Franchino non la nomina MAI, non a caso...
Va quindi in scena questa pantomima del "Patto per lo sviluppo delle terre di Siena", portato avanti da colro che lo sviluppo l'hanno ferito quasi a morte. Verrebbe da ridere, se non ci fosse gente in cassa integrazione o che non riesce a ottenere credito dal Monte.
Con la chicca, all'interno di questo centinaio di milioni che il compagno Rossi offre sul piatto (soldi dei contribuenti, giova specificare), delle buche tappate sulla mulattiera Siena-Firenze, a breve (la prossima estate).
Qui siamo al parossismo della presa in giro. Se ci sono le buche (e ci sono, Cristo se ci sono!), queste buche chi le ha provocate? Le nutrie come a Sinalunga? Forse i lavoratori delle ditte cui le amministrazioni hanno appaltato, negli anni, i lavori. E dalle parti di Firenze e di Siena a quale colore partitico appartengono gli amministratori? Al partito sardo d'Azione, forse?
In modo molto keynesiano, dunque, prima il Pd fa le buche, poi paga (con i soldi dei contribuenti) per farle coprire: ecco il New deal in salsa toscanota...
Ps Come era sciupato, nelle foto, il compagno Enrico, ieri. Quello della Provincia (Bezzini) sembrava un omone in pieno vigore, al suo cospetto. Il marito dell'ex Direttore dell'Asl appare pallido, smagrito, sciupato.
Eppure Il Sole 24 ore ha appena pubblicato un sondaggio (ripreso da tutta la stampa embedded) dal quale si evince che lui è il Presidente regionale più gradito d'Italia. A parte la evidente pochezza degli altri, domandina per i palati fini: Il Sole 24 ore, ha mai raccattato pubblicità - diretta o indiretta - dalla Regione Toscana? Vediamo se qualcuno sa rispondere a questa domandina.
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Magari si potrebbe chiedere quanto costa alla Regione Toscana e quindi ai contribuenti la pubblicazione dell'inserto Sanità Toscana allegato settimanalmente al periodici Sanità Sole 24 Ore. Probabilmente qualche centinaia di migliaia di euro ...
RispondiEliminaSuggerisco la lettura, sul sito Gruppi del Comitato contro l'ampliamento dell'Aeroporto di Ampugnano, NOVITA', che riporta un post interessantissimo
RispondiEliminaLe solite partite di giro: l'università è indebitata e ha bisogno di soldi? Si fanno paassare le Scotte sotto alla Regione! Il Comune si deve disfare dell'ex manicomio? Si fa comprare all'università! L'università è indebitata con l'INPDAP? Si dà in affitto il manicomio per 20 anni all'università e una volta pagato il debito alla fine se lo riscatta! C'è da riempire l'Edificio lineare? Ci si manda l'Usl e l'università per stranieri!
RispondiEliminaQui il malato più grave è la politica, la vera riforma sanitaria è quella di mandare a casa i "soliti noti"!
Carlo Marroni, giornalista del Sole 24ore è il fratellino di Luigi Marroni, nominato da Rossi Assessore alla Sanità della Toscana. Ti basta?
EliminaMi sa che sono le stesse ditte dei soliti imprenditori collusi che hanno costruito la strada fiume recentemente franata per un eccesso di pioggia. Viene da chiedere: ma se questa classe dirigente fosse esistita nel 1300 cosa avrebbero costruito e cosa sarebbe rimasto in piedi ai giorni nostri?
RispondiEliminaMandiamo a casa questi buffoni, leviamoceli di torno e cominciamo a vivere e godere davvero la NOSTRA città, che di "cose da depredare non ne ha più" (cito Ceccuzzi), ma di risorse per fare dei lavori veri (non tenuti artificialmente in vita da mps e fondazione) ne ha ancora parecchie, basta rimboccarsi le maniche e sporcarsi un po' le mani (cosa che, va detto, non è mai stata molto di moda nel senesino medio che preferisce attaccarsi ad una poccia che gli dà il latte sempre e comunque senza responsabilità o grattacapi).
Eretico, perchè non combiniamo un incontro fra bloggers (mi riferisco a te e la kiddo) e i relativi followers? Te l'ho già chiesto una volta, ma (non me ne volere) hai fatto orecchie da mercante.
Sono schifato, ma anche combattivo e desideroso di contribuire a trasformare la mia (la nostra) città nel meraviglioso posto dove vivere davvero, non solo nelle asfittiche e stitiche statistiche sempre citate dal bisi e dal sindachetto di turno.
Noi semplici cittadini che abbiamo sempre detto di essere orgogliosi di essere senesi abbiamo il DOVERE di effettuare questa trasformazione creativa e costruttiva (non nel senso del cemento...) perchè SIENA SE LO MERITA!
Un saluto a tutti
Thomas Müntzer
Caro Thomas,
RispondiEliminascusa se qualche volta effettivamente non rispondo, ma cerca di capire la mole di lavoro, tra lo scrivere ed il rispondere ai commenti (oltre al resto, ovviamente).
L'incontro sarebbe cosa buona e giusta (non so se fonte di salvezza...), però il fatto è che mi sono appunto stufato di organizzare da solo (o quasi) le cose.
Come già detto, ci sono svariate associazioni, in città: che si facciano avanti loro, visto il momento. Io non mi tirerò certo indietro, penso così anche Beatrix e gli eventuali altri. Chi può, si dia dunque da fare: interesse per la politica, mi pare ce ne sia moltissimo!
Ps Ottimi gli interventi sul Sole 24 ore: chissà perchè così abbagliato dalla magnificienza della Sanità senesota...
L'eretico
C'è qualcuno a Siena che le canta chiare : vale la pena di ascoltare
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=jenY_0qquvA&feature=youtu.be
600.000 l'anno.... e da più di 10 anni
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