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domenica 20 gennaio 2013
La domenica del villaggio: Messori, Venditti et cetera...
Seconda puntata della "domenica del villaggio": confortanti assai i riscontri di quella precedente, a livello di lettori (spero anche di gradimento). Evidentemente non c'è fame solo di politica...
Oggi iniziamo con la recensione di un libro di Vittorio Messori dedicato a Bernardette Soubirous, la presunta veggente di Lourdes. Messori - uomo di formazione profondamente laica ed azionista, poi convertitosi ed autore di molti libri ed articoli, a partire dal famoso "Ipotesi su Gesù" - è studioso con cui è stimolante confrontarsi: non è un invasato che scrive con gli occhi iniettati di acqua santa, come qualcun altro intellettuale papista. E Lourdes è ufficialmente riconosciuta da Roma, sin dal 1862, a differenza della Medjugorje di cui tanto mi sono occupato qualche anno or sono: cosa che fa cambiare di poco la prospettiva per un non credente, ma di molto (almeno dovrebbe) quella di un cattolico. Last but not least, Lourdes non è mai stata, se non in minima parte, un covo di nazionalisti, come invece la terra d'Erzegovina da 30 anni a questa parte: e la differenza non pare davvero cosa da poco. Ciò detto, veniamo al libro, che esplicita sin dal titolo il profondo convincimento dell'autore: "Bernardette non ci ha ingannati".
Quello che stona, semmai, è altro: il volere spacciare un buon libro di sana apologetica cattolica per un libro di Storia. Cosa che NON è, in re ipsa. Messori, che pure una buona formazione storica ce l'ha, NON inserisce da nessuna parte le note; ancora di più, Messori NON inserisce neanche la bibliografia di riferimento, alla fine del libro. Elemento quasi incredibile, in un libro storico!
Di più: nega che il subitaneo riconoscimento della validità delle apparizioni di Bernardette (avvenute, secondo Bernardette, nel 1858, poi riconosciute autentiche nel 1862) sia dovuto alla ghiottissima occasione, per Pio IX, di trovare un immediato riscontro popolare al suo dogma dell'Immacolata Concezione di Maria (si guardi la data: 1854, 8 dicembre, vale a dire 4 anni prima delle apparizioni, nonchè 8 anni prima del riconoscimento vaticano).
Chi vuol credere, lo faccia: ci mancherebbe; chi vuole andare, ci vada (se malato, augurandogli il meglio). Ma di qui a confermare l'autenticità voluta da Pio IX, andiamoci cauti. E ricordiamo che Bernardette fu creduta non da un Papa: fu creduta da un Papa-Re, che non aveva nessuna voglia di smettere di esserlo. Fino al punto di usare tutti i mezzi a propria disposizione. Se si prescinde da QUEL contesto storico, si fa altro, rispetto alla Storia.
In definitiva: benissimo intitolare "Bernardette non ci ha ingannati" un libro; opinabile alquanto inserire - sempre in copertina - la dicitura "Un'indagine STORICA sulla verità di Lourdes".
Vittorio Messori, "Bernardette non ci ha ingannati", Mondadori, pagg.296, 18,50 euro (anche sul digitale).
La canzone della settimana: "Bomba o non bomba" di Antonello Venditti.
Riascoltandola, in macchina, dopo un po' di tempo, l'ho potuta apprezzare come forse mai prima: è una canzone che davvero trasuda anni Settanta, come altre di Venditti. Il modo ironico e demitizzante di porsi di fronte ai personaggi, avvicinano questo Venditti al coevo Rino Gaetano.
Diceva Pasolini che niente come le canzoni popolari ci rimandano ad un'epoca e ad un vissuto personale, ed aveva piena ragione. Questa, nel mentre ci rimanda ai ricordi personali (nel caso di specie, fanciulleschi), ci offre un affresco in musica di tante pulsioni di quegli anni: del clima che si respirava, insomma.
Riascoltatela, alcuni passaggi sono memorandi: quello sull'intellettuale fiorentino, per esempio. Due pennellate, e siamo di fronte a qualcuno che oggi, magari, scrive su Repubblica...
La settimana scorsa avevo scritto del bel libro sull'Iliade della Bespaloff. In settimana, a scuola, ho visto la fine di "Troy", il kolossal di W.Pettersen che ripropone Omero in versione cinematografica. Bene, devo dire che l'averlo rivisto me lo ha fatto apprezzare: non male, non male.
Un cast stellare, con Brad Pitt-Achille, Eric Bana (allora semisconosciuto) nel ruolo di un dolente Ettore, un magnifico Peter O'Toole nelle vesti di Priamo.
Sì, certo: ci sono imperfezioni e sbavature a non finire, rispetto al testo originale, ma il film ha un suo vigore, dall'inizio alla fine, nonchè una sua forza espressiva. Se vi sembra poco...
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Grande Eretico: il tuo preziosissimo Blog (per chi vuole informazione) si è arricchito di questa perla culturale dove proponi degli spunti che invitano alla consultazione/visione delle opere che citi. Bravissimo e complimenti per l'ottima idea!
RispondiEliminaCaro Eretico,
RispondiEliminaquesta volta non sono d'accordo con te.
Troy mi e' sembrato un'accozzaglia di attori - per lo piu' hollywoodiani - travestiti da guerrieri per il Carnevale.... Soprattutto il Signor Pitt, notoriamente innamorato di se' stesso come il suo amico George Clowney (spelling volutamente modificato). Su Ulisse ci avrei fatto un pensierino, ma confesso di avere un debole per l'attore. Orlando Bloom... lascio perdere, e' meglio. Ettore era credibilissimo e Peter O'Tool magnifico nel ruolo di Priamo, e qui ti do ragione. Forse salverei il film giusto per loro e per le scene delle battaglie. Un mio amico prof universitario di Lettere Classiche ha ferocemente criticato la pellicola per le inesattezze storiche e gli credo sulla parola, perche' dopo la fine del Liceo ho felicemente rimosso ogni sia pur lieve traccia omerica dalla memoria.
Ho visto il film due volte, alla tv, in Inglese, of course, ma non l'ho apprezzato molto. Sospetto di averlo rivisto giusto per dare un'occhiatina ad Ulisse e all'attendente di Achille...
Venditti, invece! Su questo punto sono d'accordo con te. E t'invidio per il tuo commento "ci rimanda ai ricordi personali (nel caso di specie, FANCIULLESCHI").Sigh!
Ma il motivo per cui sono passata e' tutt'altro:
l'invito a dare un'occhiata al programma del Giorno della Memoria a Pisa.
Un caro saluto
Lucrezia
Carissima Lucrezia, mi aggancio al tuo commento con un mio personalissimo corollario. Il premio al più sexy e al più classy nel film "Troy" per me va a Eric Bana/Ettore, un vero belloccio.
EliminaP.S. segnalo Django di Quentin Tarantino al cinema Metropolitan.
Scusa Eretico, ma stamani non si può non parlare della vittoria di Franchino. Ha avuto ben 2461 voti, ha vinto con l'81%! così ho letto su La Nazione, un successone... Ora, a parte il fatto che sono già troppe le persone che non hanno capito, o non hanno voluto capire quelche ha fatto questo figuro, ma alle elezioni per il sindaco, i cittadini votanti saranno molti di più e quindi voglio sperare che non sarà rieletto, perchè il solo pensare di rivederlo a giro - anche se non ha mai smesso - mi inquieta
RispondiEliminaUna mia segnalazione di attualità cinematografica, se l'Eretico me lo permette, la faccio in favore dell'ultimo film di Tim Burton: FRANKENWEENIE.
RispondiEliminaL'idea di fondo non è delle più originali (la storia di Frankenstein rielaborata, con un bimbo e il suo cane come protagonisti), ma la genialità di un maestro dell'animazione come Burton sa renderla divertente, commovente e profonda al tempo stesso. Atmosfere oniriche tra il goticheggiante e il vintage anni '50, caricature umane ricche di humour, ironia, il tutto condito da un bianco e nero da gustare in 3D (l'artigianalità del cinema che si sposa con le nuove tecnologie).
Meno melenso dei classici Disney, godibilissimo anche per gli adulti (forse più adatto per i grandi che per i piccini).
Per vederlo m'è toccato andare dai cugini poggibonsesi (cinema Italia), che ormai a livello di programmazione ci danno le paste! Ma 'un s'era candidati a Capitale Galattica della Cultura?
MICHAEL KOHLHAAS
Complimenti Eretico,
RispondiEliminaho già intrapreso i tuoi suggerimenti letterari di domenica scorsa; Complimenti !!!!
La rubrica di per se è godibilissima, intrigante.
Io sono appassionato dello sceneggiato l' Odissea ( di caroselliana memoria) e dell'Eneide ( s'era quasi al colore in Tv).
Provengo da studi liceali scientifici e, quindi, sono un imberbe ma il rivedere i'classici a mio parere spiega molto del divenire degli accadimenti odierni.
Achille.... vengo ... no un vengo perche' mi avete fregato la schiava ..... ora arrivo perche' hanno fatto fuori il mio amico.... e così via.
Una domanda?
Cosa ne pensi di Tolkien?
Non quello dei film ma quello che si gira con l'indice per passare di pagina in pagina?
un saluto a tutti
Uno che a perso a Monteaparti
Il cinema Bonizio-
RispondiEliminaCaro Michael, anche io sono una che va spesso al cinema a Poggibonsi. Segnalo inoltre che i bonizi, molto più vispi di noi, hanno organizzato queste serate al Politeama, in cui proiettano in HD in "diretta live" - giuro, c'è scritto così nel programma; ma sono peccati veniali come quando si dice "per proforma", "l'omo umano", "secondariamente poi", e glielo perdoniamo volentieri ai poggibonsesi perché la loro iniziativa è davvero degna di lode! - opere dalla Royal Opera House di Londra, dall'Opéra di Parigi, dalla Scala di Milano,in differita (per ovvie ragioni di fuso orario) dal Metropolitan di NY. Biglietti 12 euro ridotto 9.
http://www.politeama.info/schedespettacoli/2012-2013/digitale/balletti-opere-12-13.htm
W il cinema Bonizio!
BK
Voglio postare un bel comunicato del Movimento 5 Stelle di Siena che ho trovato nel loro sito, in altri e nei quotidiani non c'è traccia, forse bersaglio di schifosa "censura".
RispondiEliminaA cadavere ancora caldo, dopo l’esito fallimentare delle primarie di quel Partito Democratico ormai ridotto a cenci e stracci, il candidato sindaco di Siena del “buglione civico” Eugenio Neri si lancia come un avvoltoio sulla sua preda, proponendosi come l’alternativa alla ristretta cappa di potere che in questi anni ha governato la città. Forse è bene ricordare al candidato Neri, ed a Siena, che nelle sue fila c’è gran parte di quei personaggi che hanno saccheggiato la Città, pasteggiando nella stessa mangiatoia dove tutti i partiti hanno attinto.
E’ un peccato veder sprecata una risorsa così importante per la Città, qual è il dott. Eugenio Neri, adoperarsi a capofila di un’accozzaglia di simboletti civici che in realtà nascondono ben noti personaggi riconducibili ad associazioni di stampo familistico e partitico. Uno dei suoi referenti politici nazionali, il Cav. Silvio Berlusconi, in questi giorni sta facendo finta di fare pulizia tra le sue Liste cercando di allontanare gli impresentabili. E’ un esempio da prendere al volo per il candidato Neri, affinché anche lui prenda la scopa e spazzi via i loschi personaggi che si porta dietro.
La credibilità è una cosa seria e, come successo ieri al “neo” candidato Ceccuzzi, non si ottiene con sterili comunicati o con foto accattivanti, ma solo con esempi concreti.
Su, dott. Neri, anche se lontani dalla Santa Pasqua ci faccia vedere come sa spazzare !
MoVimento Siena 5 Stelle
Condivido con l'Eretico il commento sul cardiochirurgo dott. Eugenio Neri: "Eugenio è un cardiochirurgo di assoluto valore (piuttosto che uno che non è riuscito a laurearsi neanche tentando in due facoltà diverse...), ma è un medico che non ha anteposto la carriera alla decenza ed alla rettitudine..". E non è poco di questi tempi. Tuttavia viene anche da chiedersi - oltre all'ormai inflazionata (e legittima) domanda "ma di chi si sta circondando"?, vedi cenniani monaciani ecc..insomma parte di quelli che hanno contribuito al declino della ns città, insomma...il disastro armonioso - cosa lo abbia spinto a desiderare di stare per i prox 5 anni lontano dalle sale operatorie, alle quali se tornerà dopo un quinquennio certamente non potrà più dare un contributo fresco, aggiornato ed efficiente quale ci si aspetta da un professionista di fama internazionale. Voglio dire, è un po' come il pianista che sta lontano dal pianoforte per 5 anni. Dopo ricominciare a far concerti sarà difficile. Solo che qui non si sta parlando di musica, ma di vite umane. Allora la domanda da fare al Neri, secondo me, è : IL RICHIAMO DELLA POLITICA, PER LEI, E' DAVVERO PIù FORTE DEL GIURAMENTO D'IPPOCRATE?
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