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domenica 10 febbraio 2013

La domenica del villaggio: Mantova, Lincoln e Giacomo

 

   Se andate a Mantova, non perdetevi la "rotonda" di San Lorenzo, in Piazza erbe. Certo, il Palazzo ducale; certo, Palazzo Te; certo, i portici, per non parlare di ciò che rende Mantova una sorta di apparente Venezia, vista dall'esterno del Palazzo ducale. E senza tralasciare l'ottima cucina locale (l'eretico si è astenuto dal mangiare l'asino, nonostante la curiosità...).
 Il fascino millenario (!) di San Lorenzo, però, è unico: lì si respira il Medioevo, e non la sua parte semiterminale, come siamo abituati a fare a Siena; può ricordare Santo Stefano a Bologna, ed anche altre chiese "rotonde" sparse per il mondo (dalla nostra Montesiepi accanto a San Galgano, alla Holy sepulchre di Northampton, fino in qualche modo allo stesso Santo Sepolcro di Gerusalemme).
 Il custode mi dice che, fino ad un paio di anni or sono, si celebravano anche messe ortodosse, oltre a quelle cattoliche: forse per cercare di sanare un dissidio ( quello appunto fra cattolici ed ortodossi) che dura e permane da quasi mille anni, giusto l'età della splendida "rotonda" mantovana?

 "Lincoln", l'ultima fatica di Steven Spielberg, è un grande film senz'anima. Come accade qualche volta ai maestri allorquando si cimentano in biografie di grandi personaggi (di recente, anche Clint Eastwood con Nelson Mandela, per esempio), sono film da fare vedere ai giovani, e da vedere comunque, anche per la sontuosa interpretazione di Daniel Day Lewis: ma quando se ne esce, manca quel quid che li insaporisca al punto giusto. Mancano di sale o, per restare a Mantova, di mostarda...
Stranissima, poi, la scelta spielberghiana di eliminare quasi del tutto le scene di battaglia (a parte l'ottimo incipit), in favore di dialoghi su dialoghi. Eppure la guerra civile statunitense, con ragione, è stata da molti storici considerata una sorta di prova generale della I guerra mondiale (per l'uso su larga scala delle mitragliatrici, e non solo): perchè non mostrarla, da parte di un regista grande anche nell'arte della guerra?
Ciò detto, mi permetto di segnalare, in uscita a fine mese, un film che promette benissimo: "Educazione siberiana" di Salvatores (vedasi copertina del Venerdì di Repubblica). Tratto dal romanzo d'esordio di Lilin, per l'eretico un film da non perdere, di quelli da andare a vedere a scatola chiusa.

 Chiusa domenical-leopardiana, questa volta non dedicata all'arte della seduzione (ma torneremo su Giacomo e le donne, a breve); tra l'altro, suggerisco di andare a leggere i commenti sulla frase leopardiana di domenica scorsa, pungenti assai (e brava Beatrix Kiddo a trovare la vicinanza - incredibile dictu! - fra il grande recanatese ed il misconosciuto cantautore Marco Ferradini, sul modo di porsi con le donne).
 "La cosa più durevolmente e veramente piacevole è la varietà delle cose, non per altro se non perchè nessuna cosa è durevolmente e veramente piacevole" (Zibaldone, 10 maggio 1821).

6 commenti:

  1. Pregevole questa cosa di dare del Leopardi un'immagine molto diversa dalla pallosità scolastica. In tutta onestà di Mps ci saremmo anche un po' rotti...

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    1. "Pallosita' scolastica!" :-)))))
      E' vero: quando si riesce a mostrare il lato umano dei vari autori, spesso si desta l'interesse degli studenti. Forse percio' l'Inferno dantesco ha tanto successo, al contrario del Purgatorio e del Paradiso!
      E forse e' sempre per questo motivo che i miei grandi "amori" letterari erano quello scavezzacollo di Cecco Angiolieri ed il raffinatissimo ed altero Guido Cavalcanti (come dire le facce opposte della medaglia), che mostravano entrambi un volto "umano" nelle loro liriche, sia pure con tutt'altro spirito.

      Per quanto riguarda Lincoln, lo considero un ottimo film. Ma io l'ho visto in Inglese e temo che molto sia andato perduto tra doppiaggio e traduzione, come spesso avviene.

      Invece sull'argomento seduzione e donne, che pena passare da Leopardi alle battute "becere" (come dite voi) di silvietto...

      Buonanotte, Professore!

      Lucrezia

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  2. Questa poi, siamo proprio nel caos totale. Notizia ANSA di stamani: il Papa lascia il pontificato. Da quando non succedeva una cosa simile?

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    1. Vado a letto e tutto e' ancora normale, cioe' caotico. Mi sveglio e scopro che il caos e' aumentato.
      Bene, bene! Vedo che siamo veramente entrati nell'anno del Serpente... :-))

      Lucrezia

      Ps: Come vorrei che l'esempio di Benedetto fosse seguito in massa dalla nostra classe politica!

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  3. Notizia in effetti ai limiti dell'incredibile, per quanto certe voci aleggiassero da tempo, a dirla tutta.
    Ovviamente ne riparleremo, con un taglio a metà fra Storia ed attualità. Priorità, per ora, ad un pezzo hot sulla Sanità.
    Su due piedi, era dai tempio di Celestino V, che non accadeva niente di simile. Correva l'anno 1294...

    L'eretico

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  4. FALSO STORICO NEL FILM "LINCOLN"

    Il deputato del Connecticut Joe Courtney pare abbia rilevato un errore nella sceneggiatura del film di Spielberg. Infatti vi è una sequenza in cui due membri del congresso eletti in Connecticut votano contro il XIII emendamento che avrebbe abolito la schiavitù. Falso storico. Il deputato ha infatti controllato negli archivi di Washington e ha avuto conferma di quanto egli stesso pensava: tutti i rappresentanti del Connecticut votarono a favore del XIII emendamento nel gennaio del 1865.
    Il deputato Courtney ha scritto a Spielberg chiedendo di rettificare la scena del film. Per ora né Spielberg né la Dremworks si sono espresse in merito.

    cordialmente

    BK

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