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domenica 17 febbraio 2013
La domenica del villaggio: Ratzinger, le gonne delle hostess e Giordano Bruno...
Si conclude la settimana iniziata con il clamoroso abbandono ratzingeriano. Tantissimo, inevitabilmente, si è scritto e si scriverà, ed altrettanto naturaliter qualcosa è rimasto del tutto nell'ombra, fra le sconfitte, plurime, di Benedetto XVI.
Chi ricorda, per esempio, la vigorosa battaglia (culturale e religiosa ad un tempo) per ristabilire la centralità della domenica, giorno di festa e di preghiera? All'inizio del pontificato, diciamo fino al 2006, il sine dominico non possumus era stato uno dei baluardi della pastorale ratzingeriana. Ricordo nitidamente molti ingressi di Chiese tappezzati di manifesti che spingevano in tal senso. Era davvero uno dei capisaldi dell'agenda del Pontefice tedesco.
Poi, gradatamente, il realismo deve avere preso il sopravvento: la secolarizzazione, il consumismo hanno vinto ancora. L'eretico non è dispiaciuto della (ennesima) sconfitta ratzingeriana, ma non può neanche gioire per la vittoria (l'ennesima) del consumismo.
Se Roma piange, neanche Costantinopoli se la passa bene, almeno da certi punti di vista.
La Turchia, il baluardo dell'Islam laico e tollerante, la Nazione di Ataturk, sta vivendo una pericolosissima regressione culturale. Si dice che Erdogan sia una figura di politico fautore di un Islam pragmatico, tradizionalista ma capace di stare al passo con i tempi; dal punto di vista economico, tanto di cappello per i progressi degli ultimi anni (avrà sempre voglia, la Turchia, di entrare a fare parte dell'Europa, o preferisce crogiolarsi piuttosto nel "neoottomanesimo" oggi in voga?), ma dal punto di vista dei diritti civili? Alberto Negri, sul Sole 24 ore del 20 gennaio, scrive un bell'articolo sulla censura imposta da Erdogan contro intellettuali scomodi e serie tv giudicate al limite della blasfemia.
Scrive Alberto Negri:
"Le opere del marchese de Sade, per esempio,sono ancora bollate come licenziose e con esse altre come Uomini e topi di John Steinbeck, ritenuto diseducativo".
Negri aggiunge che risultano in carcere almeno 49 giornalisti, non a caso quasi tutti curdi.
Non è tutto: Erdogan se l'è presa con una serie tv dedicata al sultano Solimano il Magnifico, colpevole a suo dire di avere dato risalto agli aspetti più scabrosi della quotidianità dell'harem.
Non ha dunque sorpreso nessuno la sconcertante decisione del Primo ministro turco di fare abbassare le gonne delle hostess della Turkish airlines, decisione presa nei giorni scorsi.
Oggi è il 17 febbraio; 413 anni or sono, dunque, in queste ore veniva "abbruciato", in Campo dei fiori, Giordano Bruno. Inutile dire da parte di chi. Se guardiamo al 1600, quanta strada è stata percorsa! Se guardiamo a quanto c'è ancora da fare contro OGNI TENDENZA FONDAMENTALISTA, bisognerebbe essere dei rocciatori esperti...
Ps Rivisto, ieri in tv, "American gangster" di R. Scott, con Denzel Washington e Russel Crowe. Chi l'avesse perso, lo recuperi al più presto: è uno dei migliori gangster movie degli ultimi anni. E le didascalie finali sono assolutamente stimolanti: una storia (vera), con un finale ai limiti dell'incredibile.
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Il Santo Pontefice non esce di scena. Anzi. Entra da vincitore sull'uomo.
RispondiEliminaOttimo il suggerimento cinematografico. Quel film ha un valore storico, perchè mostra il legame strettissimo tra la guerra del Vietnam e la diffusione dell'eroina negli Stati Uniti d'America. Siocuramente da vedere o rivedere!
RispondiEliminaVisto che si parla anche di europa e di censura, a rischio di essere OT (ma forse neanche troppo), un pò di notizie (non di regime europeo) sulla situazione greca degli ultimi tempi (non se ne parla più da un bel pò di tempo, chissà perchè?) potrebbero essere interessanti per comprendere che cosa l'europa vorrà diventare.
RispondiEliminaSe questo è il sogno europeo .....
E-remita
Mentana legge il blog? Ieri al telegiornale delle 8 c'è stato un servizio (abbastanza diplomatico, credo) sulla situazione greca ....
EliminaE-remita
Una tematica che mi piacerebbe venisse dibattuta su questo blog, magari proprio all'interno della "Domenica del villaggio", è la "domenica senese", ovvero: come passa il "dì di festa" il senese che non va allo stadio o al palazzetto (visto che la settimana scorsa se n'è parlato molto e con un certo "fervore").
RispondiEliminaUn modestissimo consiglio al cinefilo Ascheri: vai a vedere VIVA LA LIBERTA' con Toni Servillo! Non uno dei suoi migliori film, ma una tematica originale ed attualissima (un politico italiano che si fa prendere dalla depressione poco prima delle elezioni viene sostituito dal fratello gemello, professore pazzo e geniale).
L'interpretazione di Servillo - come sempre - è di altissimo livello. Il miglior attore italiano attualmente in circolazione, secondo me. Al cinema Garibaldi di Poggibonsi (tanto per cambiare tocca andre lì...)
MICHAEL KOHLHAAS