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lunedì 1 ottobre 2012
Whirlpool: congelatori e congelati (i sindacalisti)
Iniziamo questa settimana (e questa intensa ottobrata) concentrando l'attenzione su una new entry (quasi) assoluta di questo blog: la questione operaia a Siena. Il primo tratto di un viaggio che non si conclude di certo quest'oggi.
Siena, va ricordato, non è sempre stata una città dedita al terziario, più o meno avanzato, come oggi (fino a quando?); un secolo fa, per esempio, la ferrovia - con tutto il relativo indotto - era più importante del Monte dei Paschi, ancora banca regionale, a livello occupazionale. Tanto per dirne una.
Anche oggi, comunque, nell'indifferenza generale dei media, c'è gente che la mattina (proprio da quest'oggi con un orario nuovo, tra l'altro!) si alza e va a lavorare in fabbrica, o da impiegato o, soprattutto, da operaio: alla Whirlpool, producono congelatori (compreso quello ereticale) la bellezza di 532 persone. Una presenza numericamente tutt'altro che marginale, se pensiamo a questi 532 con annesse famiglie. Gli altri pezzi escono invece dagli stabilimenti di Varese, Trento e Napoli.
La crisi, ovviamente, si sente anche in questo settore, e non potrebbe davvero essere altrimenti: nuove assunzioni, da dimenticare.
C'è poi da gestire l'esistente, con svariati problemi. Uno su tutti, almeno a prima vista: l'immobile ove si producono i congelatori. A chi appartiene, l'immensa struttura che si vede costeggiando Viale Toselli? Alla cifra di circa 2 milioni di euro annui, l'affitto viene pagato dall'azienda alla Sansedoni, vale a dire all'immobiliare montepaschina. Sul cui futuro, chi potrebbe scommettere più di un soldo di cacio? Il contratto d'affitto scade a stretto giro di posta, nel 2014. Staremo a vedere, dunque.
Parlando del presente, poi, ci sono altre problematiche: pare per esempio che NON SIANO MAI STATI PRESENTATI AL PUBBLICO (dicasi ai lavoratori, agli operai che ci passano ore ed ore, in quegli ambienti più a rischio) i controlli sui decibel e sui fumi. Magari colpa anche degli operai che non fanno sentire troppo la voce, su questo aspetto; certo è che dovrebbe essere il sindacato a fare - su questo come su altri temi di cui parleremo - la voce grossa, anzi grossissima.
Eccoci alfine giunti alla particolarità - tutta senese, anzi senesota - del sindacalismo della Whirlpool: la iperbattagliera FIOM di Maurizio Landini, bestia nerissima di Marchionne alla Fiat, a Siena ruggisce molto, molto, molto meno. Andrà tutto bene, forse. Però il tutto ha quel retrogusto amarognolo che da queste colonne è stato più volte condannato (sul Monte dei Paschi e sulla Sanità, soprattutto).
Si arriva così al paradosso che il Segretario provinciale della FIOM, Marco Goracci, giusto un anno or sono, davanti a decine di operai di Viale Toselli, arrivò ad appoggiare in pieno la mobilità aziendale, di fatto schierandosi dalla parte della proprietà. Un'apologia della mobilità che - ad altre latitudini - gli sarebbe stata rinfacciata a brutto muso.
Una sorta di doppiopesismo sindacale: duri, implacabili contro il Governo Monti, spietati con il Ministro Fornero; parecchio meno battaglieri sul versante interno dell'azienda, però.
D'altro canto, come sia schierato questo Goracci nei confronti della Casta di Siena, è lui stesso a dirlo.
In un'intervista a Sel di Asciano del 14 gennaio 2011(facilmente rintracciabile su Internet), dopo avere detto e ripetuto che il progetto nazionale del Pd era ormai naufragato, arringava i sellati ascianesi con queste parole pro-Casta:
"A livello locale le persone come sempre fanno la differenza (sic, Ndr), tanto che alcuni amministratori di area Pd, a cominciare dal Presidente della Regione fino ad alcuni assessori provinciali, dedicano attenzione, impegno e competenze alla risoluzione di certe tematiche".
A questi amministratori locali, dunque, bisognerebbe quasi fare un monumento, per il Segretario provinciale Goracci: ve le immaginate questa parole, queste frasi, questi concetti da parte del Segretario nazionale FIOM Landini?
Una volta di più, Siena è una meravigliosa eccezione, rispetto al panorama nazionale.
S'è visto infatti come sia andata a finire...
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Caro Eretico,
RispondiEliminaE' morto l'autore del "secolo breve". Assieme a "scontro di civiltà" le mie due letture base sulla storia del '900. Attendo un tuo.
Saluti
F.to
L'Anonimo
Caro Anonimo,
Eliminail tuo commento c'entra come il cavolo a merenda rispetto all'articolo, ma spero di trattarne a breve, perchè il personaggio lo merita.
Il problema è che bisognerebbe avere più tempo, per potere scrivere di tante altre cosine.
Aspetta e spera...
L'eretico
postato anche sul mio blog , lavoro in questa ditta posso dire che certi sindacati di sicuro non difendono i lavoratori, non so per quali motivi.
RispondiEliminaLa questione operaia a Siena.
RispondiEliminaAnche questa volta, come sempre, e ormai non me ne stupisco più, l'Eretico dimostra grande apertura mentale, grande intelligenza, grande spessore intellettuale. Merce rara.
Esiste dunque, nella città della Verbena, un sottobosco socioeconomico che era stato fino ad ora ignorato, colpevolmente ignorato. Anzi sembrava quasi che non esistesse.E perché avrebbe dovuto esistere in una città che ha amato cullarsi per anni nella bugia che il terziario fosse l'unica vera grande inesauribile risorsa? Forse perché, come qualcuno ha detto, Siena è una town-company con la banca al posto dell'industria. Una banca in totale simbiosi con un partito, un binomio la cui lunga egemonia, ha finito con l'identificarsi con la cultura stessa della città divenendone l'unica legittima emanazione. Ed ecco che l'Eretico con grande guizzo pone tra parentesi una domanda fatale, cui non si è ancora dato risposta, e mai la si darà se non si cambia il modo di pensare: il terziario, fino a quando?
Senza la rete dell'economia reale il terziario non regge, è destinato a collassare su sé stesso. A Siena pur troppo c'è sempre sato, poco mercato, molta rendita, pochi imprenditori, e poco dinamismo di commercianti e artigiani, poca industria. Ma tanta banca. Non è un paradosso?
BK
Guarda che ora i fiommisti si inkazzano di brutto...
RispondiEliminaalemno faranno qualcosa visto che ora ci volgiono togliere anche il premio produzione sembra....
EliminaL'allora IRES (gruppo Philips) nel 1978 aveva oltre 1000 dipendenti in stabilimento oltre l'indotto esterno, nel 1983 erano intorno a 800, dopo sono scesi a circa 350 per poi risalire (gruppo Whirlpool) ai valori attuali ma con la concorrenza di prodotti costruiti in Polonia, Turchia, ecc. Il mattone si è fermato e MPS va come va, altrimenti sai a quale bell'investimento avrebbe potuto pensare la Sansedoni. Dato che la produzione viene in parte esportata auguriamogli di andare avanti e consideriamoli e tuteliamoli come beni preziosi per la nostra dissestata comunità.
RispondiEliminaCaro Eretico,
RispondiEliminaapprofitto di questo tuo post relativo alla questione operaia, o meglio alla loro rappresentanza per quanto concerne la difesa dei diritti nei confronti dei datori di lavoro ( chiamarli sindacati mi sembra troppo onorevole nei loro confronti! ). Ti racconto una mia diretta esperienza vissuta ormai più di 10 anni fa. Al tempo lavoravo presso una piccola azienda agricola a conduzione familiare, dove svolgevo il ruolo di: addetto alla reception per gli ospiti dell'agriturismo, cura del giardino, imbottigliamento ed aiuto in cantina ( alla bisogna ), e cavandomela anche in cucina tenevo dei piccoli corsi di cucina per gli ospiti...ecc.ecc.. Bene, un giornostanco delle angherie che la "padrona" mi dedicava e visto che il compenso cmq era di €.7,00 orari ( compresi contributi ecc.che diceva che mi pagava ) decido che è troppo e vado alla CGIL di cui ero iscritto per far presente la mia situazione. Esposta la faccenda ad un addetto mi sento rispondere che "sarebbe meglio che tu evitassi di fare casino, sai poi com'è, la voce si sparge e chi te lo ridà un lavoro". Raggelato da queste parole esco e decido di tornarci il giorno successivo rivolgendomi ad un altro "operatore". Stessa risposta, stesso consiglio, lascia perdere. Bene come immaginerailaia tessera si trasformò seduta stante in coriandoli in faccia al sindacalista. Questo mi servì per prendere coscienza che vivevo in una città che aveva molte similitudini con altre realtà considerate peggiori.
Perdonami per il tempo che ti ho rubato, ma credo che la mia sia solo una delle tante storie di cui il "Sindacato" senese si è reso protagonista.
Con stima,
Gasperino il carbonaro
Io credo che non si inkazzino solo i fiommisti......ma anche le persone dotate di cervello. Come si può attaccare la FIOM-CGIL, l'unico sindacato che si può ancora chiamare così. Questo è un attacco vergognoso, consiglio all'eretico di cambiare i suoi informatori o almeno di capire prima se gli raccontano la verità o una loro "verità" atta solo ad attaccare l'unico baluardo rimasto al fianco dei lavoratori.
RispondiEliminaUn operaio
Caro "operaio",
Eliminaimmaginavo bene che sarebbe arrivato - entro le 24 ore - un commento di questo tenore.
Tu dici che "questo è un attacco vergognoso" alla FIOM, "unico sindacato che si può ancora chiamare così"; libero di pensarlo e, ovviamente, di dirlo e di scriverlo.
Ti chiedo, pregandoti di rispondere: i fatti esposti sono autentici, o sono del tutto inventati?
Ti richiedo: l'intervista in cui il Segretario provinciale della FIOM si spertica di elogi verso la classe dirigente senese, me la sono inventata io?
Ti richiedo ancora, infine: Landini è a conoscenza di come si muova effettivamente la FIOM su Siena?
In attesa di tue risposte SUI PUNTI SPECIFICI, ti invio un saluto e ti auguro sinceramente buon lavoro.
L'eretico
e cosa anno fatto ancora per chiamarlo unico sindacato? potevano andare contro il governo monti ma non lo hanno fatto, potevano scioperare in tutta italia per quanto è sucesso dove fanno le auto di italia, ormai americane tra un po, ma nulla, cosa anno fatto?
EliminaGiusto per segnalare - visto che la citi - l'anomalia (o la normalità rispetto all'anomalia provinciale) che ad Asciano Sel è all'opposizione, la Giunta è monocolore Pd ed i giovani "sellati" sono piuttosto duri come oppositori.
RispondiEliminaC'entra poco, lo so.
Volevo segnalare che io ero presente all'assemblea citata dall'eretico. Il segretario della Fiom Goracci non ha sposato la linea aziendale, ma ha dichiarato che quando siamo di fronte a degli esuberi di personale un accordo sulla mobilità volontaria è la conclusione meno invasiva, perchè alla fine esce dall'azienda solo chi vuole.
RispondiEliminagrazie
Caro anonimo,
RispondiEliminaa me risultano "sfumature" un pochino differenti (anzi parecchio), ma lasciamo pure perdere: mettiamo che tu abbia del tutto ragione, sul punto.
Ciò che dici che Goracci avrebbe detto, comunque, può essere cosa di legittimo buon senso, di sano pragmatismo: roba da sindacalismo UIL o CISL, più che da FIOM.
Perchè la FIOM è dura ed intransigente fuori da Siena, ed in città no?
L'eretico
Salve,
RispondiEliminascrivo a nome del gruppo consigliare "Sinistra per Asciano - SEL", a seguito di questo coinvolgimento nella discussione. L'articolo a cui si fa riferimento è questo:
http://www.lasinistraperasciano.com/2011/01/le-nostre-interviste-marco-goracci-segretario-generale-fiom-cgil-siena/
in particolare, il passaggio citato, per intero dice:
"Quali sono invece le responsabilità della sinistra e in particolare del PD? In Toscana cosa fa il Partito Democratico per gestire tale situazione, qui che governa?
Qui si rischia di cadere nella retorica e nelle risposte scontate. Ma, come nell’azione sindacale quando sei diviso sei anche più debole, altrettanto vale nell’azione politica portata avanti dai Partiti. Quale sinistra? Non a caso spesso si usa il termine al plurale: le sinistre. Il progetto del PD nazionale è miseramente naufragato, avendo dimostrato tutti i suoi limiti nell’affrontare in modo convincente argomenti delicati e importanti specialmente per quanto riguarda il mondo del lavoro. Il limite principale di questa formazione politica è che era stata ideata come possibile forza di governo e non di opposizione, ruolo quest’ultimo appunto che non riesce ad assolvere per mancanza di coraggio nello schierarsi apertamente a favore o contro, come nel caso Mirafiori. A livello locale, le persone come sempre fanno la differenza, tanto che alcuni nostri amministratori di area PD, a cominciare dal Presidente della Regione fino ad alcuni nostri assessori provinciali, dedicano attenzione, impegno e competenza alla risoluzione di certe tematiche. Non è stato infatti infrequente che anche come FIOM chiedessimo l’interessamento delle Istituzioni per affrontare collegialmente alcune crisi aziendali, trovando spesso il necessario supporto e sostegno."
Nell'ottica dell'articolo scritto dall'Eretico, la citazione (estrapolata dal contesto) sarebbe, a mio modesto parere, più una confutazione che una conferma della tesi "pro-Casta" sostenuta dall'autore. Goracci, uno dei pochi che ha accettato di rispondere alle nostre domande (ben sapendo che venivano da un gruppo all'opposizione del PD), andando a sottolineare come purtroppo serva auspicarsi la disponibilità (interessata? sincera? incondizionata?) da parte dei singoli amministratori, dimostra come il Partito Democratico, ad ogni livello, pecchi mostruosamente di una linea polita su di un tema, anzi passatemi su "IL" Tema, di sinistra, ovvero il lavoro. La considerazione di Goracci va interpretata, come si evince dall'intero articolo, più come una nota di amarezza a margine, che come un sostegno aperto a esponenti di un partito che, a sua detta, ha ampiamente fallito.
Soltanto altre due puntualizzazioni: l'articolo del 24 Gennaio 2011 risale a più di un anno e mezzo fa, un'era geologica nella politica frenetica di oggi. Nel frattempo molte cose sono cambiate (anche il PD, ma in peggio);
seconda: benché molto spiritoso, l'epiteto sellati, nell'accezione usata spesso su questo sito, non ci calza così tanto a pennello. Siamo all'opposizione da due legislature, prima con Rifondazione Comunista, poi, aprendoci alla società civile, siamo andati avanti con SEL. Forse ci potete chiamare "poco furbi", "poco svegli", "bastiancontrari", qualcuno vedendo il resto della provincia potrebbe azzardare un "eretici", ma di certo non sellati.
Grazie
Se servissero ulteriori prove
http://www.lasinistraperasciano.com/tag/fau/
oppure il recente
http://www.lasinistraperasciano.com/2012/10/coppie-di-fatto-il-registro-puo-aspettare/
ciao, sono un citatdino di asciano, volevo chiedere come mai nel nostro paese sono aumentati i furti in maniera esponenziale? il lavoro è praticamente finito, non esiste conorrenza alla coop, ne ci sono taxy per sfruttare l abazia di monte oliveto maggiore, come si puo dire che il partito sel, è stato sempre disponbile per la crisi, è un artefice della crisi, come lo stesso pd anche a livello locale.
EliminaCaro Patti,
RispondiEliminapubblico molto volentieri la tua delucidazione sulla vostra intervista.
Quanto alle parole di Goracci, non mi pare ci sia da arretrare, neanche di mezzo millimetro: è chiaro che sono estrapolate (non poteva essere altrimenti!), ma il senso è inequivocabile.
Se poi, vista la distanza cronologica dall'intervista rilasciata a voi, il Goracci vuole dimostrare di non essere allineato a chi ha portato allo sfacelo questo territorio, questo blog ospiterà molto volentieri anche la sua riflessione.
Complimenti per la scelta di stare all'opposizione, infine: se uno dice di essere di sinistra, non può stare con chi si inchina (e non solo) alla Monti Riffeser di Bagnaia, ritiene Mussari Giuseppe un grande banchiere ed ha cementificato tutto il cementificabile (non certo per l'edilizia popolare).
Ps "Sellato" è quasi affettuoso, credetemi...
L'eretico
Io lavoro alla Whirlpool di Siena,non mi intendo di politica ma la mia fabbrica la conosco bene e vi dico che le cose negli anni sono cambiate e parecchio in peggio.Una volta il Sindacato era rappresentato quasi esclusivamente dalla fiom,pochi alla cisl e ancora meno alla uil.Si lavorava è vero,ma i ritmi di lavoro erano molto più umani e c'era sempre la fiom ad impedire soprusi.Oggi invece la fiom è sempre il primo sindacato,ma non è neanche lontanamente l'ombra della fiom di Aleandro (e chi lavora alla Whirlpool sa chi è stato)ma solamente un branco di persone che a molti sembrano dei cagasotto.
EliminaSpecialmente negli ultimi due anni poi è sembrato che il vero capo del sindacato alla whirlpool sia stata il capo del personale e che la rsu sia solamente un volano di trasmissione dell'azienda.Solo abbaiare e mai mordere,fare finte minacce all'azienda e poi tacere e intanto i ritmi di lavoro negli anni dono diventati bestiali e la gente,uomini e donne soffrono di mali ai tendini,ai muscoli delle mani e delle braccia,alla schiena ed altro.Siamo logorati letteralmente e ho spavento nel pensare che dovrò consumarmi fino a 67 anni,"grazie" a Monti ed alla Fornero che si reggono in parlamento con i voti del pd e del pdl e dunque quelli anche della casta senese.In fabbrica si stà male e tra gli incentivati volontari,cioè coloro che si licenziano dietro un compenso dall' azienda ci sono anche un certo gruppo di persone che vanno via con quattro soldi,non perchè ha trovato "altro",ma semplicemente perchè non ce la fanno più!I sindacati alla Whirlpool e cioè fiom,fim ed uilm sono ciechi,muti e sordi e a quella famosa assemblea ero presente pure io e tutti abbiamo avuto la netta impressione che il Goracci facesse una piena apologia dell'istituto della mobilità,magnificandola.
E ti credo,la mobilità incentivata faceva parte di un accordo appena firmato dai sindacati,mica poteva il Goracci dire che la mobilità era merda,no?!La gente alla Whirlpool ha paura,ha paura per il proprio futuro ed accetta tutto,tutto e la rsu non fa nulla,non reagisce,anzi è complice.
Ero presente anch'io a questa famosa assemblea , confermo che il segretario provinciale della FIOM si è sbilanciato alla grandona.Ha rimarcato tutto contento che prendere i dindini più la mobilità non era un idea da scartare , anzi !
RispondiEliminaAlla faccia della FIOM dura e pura e del mantenimento dei posti di lavoro. Aggiungo che più di un operaio è stato chiamato dall'azienda in questo periodo ed " invitato " a prendere in considerazione l'ipotesi di allontanarsi volontariamente !!!!!!!!!!!!!!
Altri se ne sono andati realmente per loro scelta e se non sbaglio siamo già intorno ai 120 , 130 lavoratori e lavoratrici che hanno aderito a questa politica di "uscita volontaria ".
Ci sarebbero centinaia di cose da dire su questa corporation , servirebbe un libro .
Sui sindacati mi piacerebbe sapere quali interessi dei lavoratori difendono , visto che sono in fabbrica da 20 anni ed ogni anno che passa l'azienda ha sempre di più carta bianca per fare quello che vuole.
Se Dio vuole marco goracci è a fine mandato con la FIOM , di peggio non credo possa venire..... a meno che.....
Buonasera,
RispondiEliminaprima di affermare cose se succedono o non succedono in una fabbrica come la Whirlpool, bisognerebbe avere la certezza che la fonte da cui vi provengono tali informazioni sia attendibile e non troppo di "parte" con il solo scopo di attaccare la Fiom per propri ed esclusivi fini propagandistici. Così facendo, il risultato sarà solo quello di "lavorare" per tentare di indebolire l'unico sindacato che ancora si batte e combatte per difendere i diritti dei lavoratori. Il risultato di questa continua politica avversa all'unico vero sindacato ancora in campo sarà quello di dare le fabbriche in mano a quei sindacati filo Aziendali/Governativi (Cisl e Uil) con buona pace dei lavoratori e dei loro pochi diritti ancora rimasti. In fondo la "vecchia" sinistra ha fatto lo stesso (si è auto-distrutta)...ed ora in Parlamento chi c'è ??? E di chè la colpa ? Degli altri partiti ? Di chi vota ? Certo, è sempre degli altri la colpa ! Buonanotte e continuate a distruggere tutto ciò che di sinistra ancora è rimasto che così sarete felici, contenti e costantemente all'opposizione, perchè "distruggere" è molto più semplice che "costruire" vero ? Tanto a voi che vi interessa, potete sempre dire "ma io ve l'avevo detto" !
Visto che il delfino del Goracci arriva dalla fiom Whirlpool e fino ad oggi pur di non lavorare e restare in sella le ha inventate tutte credo che di poggio possa sempre arrivare, vero Onori....
RispondiEliminaGrazie per avere dato voce agli operai di una importante realtà della nostra città troppo spesso dimenticata, e per avere fatto capire che purtroppo anche alla Whirpool l'omertà esiste.
RispondiEliminaBuonasera, vorrei portare il mio umile ma spero costruttivo contributo a questa discussione che,mi sembra stia prendendo una piega sbagliata. Non tanto per le opinioni delle persone che hanno usato questa discussione x dire la loro, questo è giusto e ogni opinione va rispettata, ma così facendo si stà indebolendo ancora di più il sindacato, dando così alle aziende ancora più carta bianca come ha scritto un anonimo prima di me.
RispondiEliminaVorrei fare ulcune precisazioni.
Nel periodo d'oro della Whirlpool(allora IGNIS IRE ecc.)quando c'era Aleandro(Splendida persone e ottimo delegato sindacale)i dipendenti da 1000 passarono a 350 ed allora non c'era il contratto di solidarietà che oggi ci permette comunque pur stando a casa di avere uno stipendio di poco inferiore al normale, e il nuovo sistema per fare le fasi di lavoro è stato introdotto sempre quando ancora c'era il famoso Aleandro. Io non difendo l'operato della rsu,per carità hanno le loro colpe,ma non intendo neanche stare quì a sentirgli dare dei collaborazionisti o dei cagasotto. Mi domando.Forse sarebbe stato meglio che la rsu non avesse trovato un accordo con l'Azienda e ci avessero messo in mobilità non volontaria ed in cassa integrazione a guadagnare 6-700 euro al mese? Credo proprio di no.comunque spero vivamente che questa crisi bastarda finiaca e si ritorni ad essere arrabbiati perchè tocca andà il sabato a fare gli straordinari perchè sono rientrati i pezzi da fare.
Ancora buonasera
Abbiamo perso 350.000 pezzi di produzione per colpa della crisi e basta ? IO non credo proprio.
EliminaSe hai tanta voglia di fare i sabati di produzione ti puoi presentare tra due giorni e vedere quante automobili ci sono al parcheggio , buon divertimento !
Io preferirei lavorare in maniera più umana e non dover cambiare gli orari e di conseguenza lo stile di vita ogni anno , in venti anni mi hanno cambiato orario otto volte , non si alza la testa dalla catena , continuiamo a concedergli tutto , una volta perchè c'è la crisi , la volta dopo per permettere nuove assunzioni e ancora e ancora.....
Basta con questo buonismo del c.....
Le lavoratrici e i lavoratori che operano sulle catene di montaggio sono ridotti ai minimi termini , le patologie sono aumentate a dismisura ed anche psicologicamente è sempre più difficile affrontare la giornsata lavorativa.
La smettiamo di concedere tutto a questa MULTINAZIONALE ? LO AVETE MAI LETTO O NO IL LORO CAPITALE SOCIALE , I LORO PROFITTI ?
Pensate davvero che solo lavorando a queste condizioni possono fare profitto ?
Su via scendete dal pero , aprite gli occhi e incazzatevi , in 20 anni di permanenza a Siena la MULTINAZIONALE ha fatto i miliardi a palate , A PALATE !
Alla fine esiste una sola certezza: i turni prima erano 3, poi sono diventati 2 e ora solo 1 turno .......per ogni lavoratore esiste una famiglia....e quando la Sansedoni deciderà di riprendersi l'immobile cosa accadrà? gli operai andranno tutti a casa? Vi ricordo che le famiglie di questi operai non hanno risparmi in qualche paradiso fiscale...di cosa vivranno dopo?Pensare che non si possa fare a meno della banca ma si possa rinuncare a tutte le industrie manifatturiere locali è davvero miope!!!!
RispondiElimina