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mercoledì 17 ottobre 2012
L'eretico scolastico: colleghi, si lavorerà di più?
Quest'oggi, alla fine dell'ultima ora, non c'è stato il consueto, fantozziano, tragicomico fuggi fuggi dalla sala insegnanti verso la pastasciutta d'ordinanza, appena vergato il registro nel loculo (semimortuario) che lo contiene: i colleghi avevano voglia di parlare, di ascoltare, di sfogarsi. L'argomento - come si ritiene in tutte le scuole del Regno - concerneva l'idea del Ministro Profumo di allungare da 18 a 24 ore settimanali l'orario di lavoro di noi docenti. Il Ministro aveva sicuramente previsto la levata di scudi che sta crescendo.
In effetti, allungare così corposamente l'orario SENZA ALCUN INCREMENTO RETRIBUTIVO ed essendo già in presenza di salari bassissimi, è davvero criticabilissimo.
Se il corpo docente vuole essere più credibile in un'ora nella quale si chiedono più sacrifici a tutti (fuorchè ai Mussari della situazione, ma lasciamo stare e speriamo nella Magistratura), l'eretico propone che la mobilitazione percorra strade nuove, invece dei soliti scioperi su cui prospera il sindacato (che adesso starà gongolando, con l'offensiva profumata da contrastare) e che ovviamente alleggeriscono la già assai esigua busta paga.
Ogni scuola, per esempio, potrebbe convocare i genitori (che hanno un potere contrattuale ormai esponenziale) per sensibilizzarli su varie cose, non a tutti chiare, per esperienza diretta plurima: sul fatto che le 18 ore sono solo UNA PARTE del lavoro, se un docente è serio (di questo si è già detto); perchè nelle 18 ore canoniche NON SONO PREVISTE molte cose: colloqui settimanali con i genitori stessi, Consigli e Collegi pomeridiani, Glic (incontri per alunni con disturbi dell'apprendimento), correzione elaborati et alia. Oltre alle attività extracurricolari, se un docente le vuole fare (pagato). Più tutto il lavoro che non rientra in niente di ciò che si è detto: per esempio le famose gite, che si fanno a costo zero, ormai (ed infatti non ci sono le spinte per partire, come diremo a suo tempo).
Dall'altra parte, è davvero giunto il momento che anche noi ammettiamo che i quasi tre mesi di vacanze che lo Stato ci concede (più il rientro settembrino che, prima dell'inizio delle lezioni a metà mese, è decisamente blando), sono un'anomalia assoluta, nel panorama lavorativo nazionale, e non solo.
Quel che è giusto dire, bisogna dirlo: non è più tempo di difendere a spada tratta i (peraltro pochissimi) privilegi del corpo docente.
Ecco dunque che una mobilitazione dal basso, un incontro, il più possibile partecipato, docenti-genitori face to face su questo tema (con conseguente impatto mediatico-politico), potrebbe contribuire a fare abortire un'idea - quella di Profumo - oggettivamente penalizzante (a parità di salario), in modo intelligente e condiviso. Questo Governo Monti - l'abbiamo visto - spesse volte è partito lancia in resta, per poi ritirarsi piuttosto scandalosamente. Siamo (dovremmo essere) gente di dialogo, non siamo certo gente da bloccare strade o fare piazzate: usiamolo, allora, questo dialogo, con chi di dovere. E vediamo di sfruttarla, questa abilità dialogica. Se ci fosse una mobilitazione di questo genere con il coinvolgimento genitoriale, i media non resterebbero insensibili, non potrebbero. E Profumo non potrebbe fare finta di niente. Già è difficile andare contro il corpo docente compatto, figuriamoci contro una Santa Alleanza (sic) fra docenti e genitori.
Sperando quindi che i genitori capiscano che la professione della docenza non si esaurisce affatto nelle 18 ore settimanali, e sperando che i docenti dimostrino a loro volta di utilizzare in modo fruttuoso il tempo pomeridiano di solito (ma non sempre, come visto) libero dalla scuola: a vantaggio degli alunni, per capirsi. Meglio un buon libro letto in più (qualunque disciplina si insegni), che una riunione aggiuntiva, no?
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ok, Eretico, ma dovevi esserlo ancora di più. Un problema serissimo il sindacato non ha mai permesso di discutere, quello delle diversità di impegno dei professori. Chiaro che se io insegno greco o italiano ho un impegno a casa per i compiti che il collega di educzione fisica, per fare caso clamoroso ma ci sono casi meno clamorosi anche, non ha. SE non si estende a questo il discoros rimane monco e parte male. Scazziamoci ma entriamo anche in questo!
RispondiEliminaOttima proposta, perchè sono sicuro che molti genitori parteciperebbero. Il problema è vedere se i presidi danno la disponibilità degli spazi per fare questi incontri, non si possono mica fare per strada...
RispondiEliminaEretico questo intervento non è attinente.
RispondiEliminaTi segnalo però che un amico mi ha informato che nel bilancio MPS 2011 ci sono cose interessanti su EDIB Spa che dovrebbe essere l'editore anche del Corriere di Siena.
Sembra che EDIB, di cui il MPS possiede ca. il 18% delle quote (e già questo mi sembra scandaoloso), abbia chiuso in forte perdita e il MPS ha dovuto mettere in atto una svalutazione di quasi 5 milioni di Euro (Diecimiliardi di vecchie lire) nel bilancio.
Iome ne intendo poco ma mi sembrano soldi gettati via, perchè non indaghi un pò per capire se è vera qusta cosa?
Premesso che considero uno scandalo per un paese civile i miseri stipendi dei professori italiani, che apprezzo il ruolo sociale della scuola e che compatisco i precari ed i supplenti, ti chiedo un'opinione su quanto segue: tu che da professore di ruolo ti lamenti, cosa ne pensi di un quarantenne laureato come me che lavora 40 ore settimanali, fa 50 km al giorno per andare in ufficio, prende 1200 euro al mese e non lavora nel settore pubblico?
RispondiEliminaA casa mia 40 ore meno 18 (le ore di lavoro di un docente) fa 22: ce la fai in 22 ore a settimana correggere i compiti in classe e a fare i colloqui coi genitori? (ai miei tempi il compito si faceva una volta al mese e i colloqui 2 volte all'anno...). E che ne pensi di quei prof che si fanno il doppio (e a volte il triplo) stipendio con le ripetizioni AL NERO? Io ne conosco uno che ci s'è fatto la casa nuova prendendo AL NERO 25 euro all'ora tutti i pomeriggi per anni, e non è una leggenda!. E dei 3 mesi di vacanze estive che - a dire il vero - hai citato come privilegio? Che ne pensi, visto che il lavoratore medio è grassa se fa 2 settimane in estate perché magari il datore di lavoro non concede periodi più lunghi?
Mi dispiace Raffaele, ma siamo tutti sulla stessa barca: preferirei che stessimo tutti meglio e senza il respiro greve della crisi sul collo, ma oggi che hai un lavoro sicuro nel pubblico e che soprattutto ti appassiona, non lamentarti troppo... Lavoro fuori Siena in una realtà industriale e ti assicuro che c'è gente che sta parecchio ma parecchio peggio di me e di te...
E' vero, le lezioni al nero sono VERGOGNOSE, come tutti gli altri lavori al nero che si effettuano in questo bel paese
EliminaControproposta: visto che (pare) i prof lavorano ben più delle 18 ore di docenza, perché non lo documentiamo? E come documentare il proprio lavoro se non timbrando un cartellino? Quindi, si rientra a scuola di pomeriggio, si timbra e si correggono i compiti in orario di lavoro, poi TUTTI A CASA senza più pensieri!!! Non è meglio per tutti?!? E vediamo di smettere di lamentarsi, che un infermiere che lavora 36 ore a settimana (e d'estate 15 giorni di ferie secchi secchi, spesso senza neppure poter scegliere quali) prende lo stesso stipendio di un professore! Ah, e la storia del libro letto in più è una vera boiata: forse che i professionisti che devono aggiornarsi lo fanno in orario di lavoro? Sempre meno, caro Prof, sempre meno; anzi, per medici e infermieri, COSTRETTI PER LEGGE a produrre ogni anno un tot di crediti formativi, si tratta per lo più di un costo aggiuntivo ed in orario extralavorativo, visto che le aziende (grazie alla cassazione) non sono più tenute a garantire la formazione dei propri dipendenti... qui ci si lamenta col topo in bocca, mi pare.
RispondiEliminaQuesta di timbrare l'entrata e l'uscita e fare quanto dovuto a scuola mi pare un'ottima idea
EliminaCome già scritto in altro pezzo scolastico, alla Cecco Angiolieri noi timbriamo (solo l'ingresso a scuola,non l'uscita, a dirla tutta).
EliminaMi sembra cosa buona e giusta: ma non per questo fonte di salvezza...
L'eretico
per essere più chiari c'è pericolo che il Bisi chiuda quel foglio che in altri tempi si sarebbe detto di regime? certo non prima delle elezioni purtroppo, vi pare?
RispondiEliminaAnonimo delle 18,56: che cazzo dici? Questo intervento non è attinente a che cosa? Sai o non sai che l'Eretico il mercoledì pubblica sulla scuola? Renditi conto che al mondo c'è anche altro oltre al MPS (che fra parentesi ci ha anche un po' annoiato) e che l'intervento dell'Eretico è invece attinentissimo ed attualissimo.
RispondiEliminaAnonimo delle 17,02: ci risiamo un'altra volta con gli insegnanti di serie A e quelli di serie B? Io lavoro di più, tu lavori di meno, la solita guerra tra poveri in canna. Se gli insegnanti non la finiscno con questa storia di guardarsi nel piatto non si va da nessuna parte, ci vuole solidarietà, compattezza e voglia di combattere (a me, invece, caro Eretico, non dispiacerebbe andare un po' in piazza). E' abitudine degli insegnanti di lettere lamentarsi molto dei temi da correggere, del fatto di essere coordinatori ed altre amenità. Io insegno lettere, amo leggere i temi dei miei alunni e non mi pesa per nulla essere coordinatore (non mi porta via che qualche mezz'ora ogni tanto). Perchè si deve dire che un insegnante di educazione fisica dovrebbe guadagnare di meno?
Non è per fare l'avvocato dell'anonimo delle 18:56, ma la frase " questo intervento non è attinente" si riferiva all'intervento dell'anonimo stesso e non all'articolo dell'eretico.
EliminaE poi magari usare un po' più di educazione nel rivolgersi agli altri non guasterebbe, specialmente da parte di uno che dice di essere insegnante di lettere...!
anonimo delle 21.56 non hai davvero capito nulla e se non te lo spiegano non ci arrivi..mica sarai un insegnante per caso.. io genitore con uno come te mi preoccupo.. e parecchio
Elimina"Meglio un buon libro letto in più (qualunque disciplina si insegni), che una riunione aggiuntiva, no?". Boh, no, forse no, nel senso che gli insegnanti dovrebbero essere impiegati pubblici come tutti. Il pomeriggio lo passano a scuola, per correggere i compiti, per fare il GLIC (?), per fare tutte le riunioni che credono, o anche per leggersi un libro. Finite le 8 ore (ammesso che gli altri impiegati pubblici facciano 8 ore al giorno: ma quanto lavorano?) vanno a casa. L'estate, escluso metà luglio e agosto, idem. Poi, è ovvio che dovrebbero avere stipendi più alti, anche MOLTO più alti. Ma non tutti e non tutti uguale: e qui si entra nel tema della valutazione del merito, senza la quale non ci può essere nessun discorso serio sulla scuola. Luca (non sono un robot).
RispondiEliminaFacciamo due conti: orario insegnante 18 ore settimanali + 2 ore settimanali di incontri vari + 2 ore settimanali correzioni compiti + 1 ora settimanale incontri genitori + 1 ora settimanale varie (scrutini esami) = 24 ore, e credo di essere stato abbondante. Tutto sommato non si arriva a 5 ore al giorno per 5 giorni alla settimana e per nove mesi. Direi che tutto sommato rispetto ad altri lavori e nel contesto socio-economico attuale, non dico che ci si arricchisca, ma neanche si ci possa lamentare troppo. O No? Poi una domanda: quanti tuoi colleghi fanno anche un altro lavoro?
RispondiEliminaEretico, se così fosse alla "mammina angosciata" gli piglia un colpo a pensare di tenere il figliolo ancora di più sotto le tue grinfie...
RispondiEliminae no amore la mammina angosciata é ben felice di avere l' eretico in classe, anche tutte e 5 le ore tutti i giorni...il problema si pone quando ci sono professori che scaldano le cattedre!!!! E che danno voti alti chissà perché a figli di colleghi che insegnano la loro stessa materia... e che oibhò sono gli unici a risolvere problemi improponibili.. ma mica avranno già in mano il testo del compito oppure lo risolvono perchè la loro mammina ha dato loro un metodo? che non é in grado di dare l' insegnante comune... a certa gente non darei proprio lo atipendio!!! Che benvenga l' insegnamento del prof Ascheri junior!!!!
EliminaLa mia era una battuta sull'argomento di qualche tempo fa, spero che l'eretico l'abbia capito!
EliminaInsomma, Profumo non ha mica tutti i torti... io sono statale, faccio 36 ore e già mi dicono che sono poche (con solo 32 giorni di ferie). La metà e 3 mesi di vacanza mi pare piuttosto esagerato. Fermo restando il fatto che gli stipendi sono da fame
RispondiEliminaFinalmente qualcuno che riconosce i propri "privilegi" oltre che i propri diritti e doveri.
RispondiEliminaLa cosa che mi è sempre risultata strana, ma non so se è ancora attiva, è che un insegnante poteva (e forse può) svolgere anche la libera professione (geometra, architetto, ingegnere, etc,.) con tassazione irrisoria (o forse nulla). Se la stessa cosa la fa un lavoratore dipendente viene tassato in maniera spropositata. Questo mi stava bene 25-30 anni fa quando la differenza di salario tra un insegnante ed un impiegato era genralmente molto elevata, ma adesso che è livellata mi pare una cosa assurda. L'unica via di uscita per i lavoratori che vogliono fare anche qualcosa in proprio è farsi assumere "a partita iva". Già ma questa strada il governo la sta combattendo, senza capire per molti è l'unico modo per poter avere un lavoro viste le tassazioni a cui sono sottoposte le aziende per i propri dipenenti.
Grazie all'eretico per avere posto all'attenzione dell'opinione pubblica questo problema con la consueta lucidità. Cari insegnanti, dovete capire che il mondo è cambiato, e voi non potete fare finta che tutto resti come prima, chiaro?
RispondiEliminaCome mai nessuno ha mai detto queste cose?
RispondiEliminaCome mai si fa una manifestazione (che può anche essere giusta per altri motivi ma non certo per l’aspetto economico e delle ore) e gli insegnanti intervistati parlano di bassi stipendi ed iperlavoro nel pomeriggio?
Ma lo vogliamo dire una buona volta quanto prendono le persone in Italia?
Abbiamo gli stipendi più bassi d’europa però i quadri e i dirigenti prendono come in altri paesi o molto spesso di più.
Se non ricuciremo questo divario siamo finiti inutile girarci intorno.
Facciamo esempi.
Lo sapete che un contratto bancario anche dopo anni (ebbene sono finite da tempo i contratti di una volta)prende circa come un insegnante ma lavora più del doppio di ore e ha 24-25 giorni di ferie contro ..ditelo voi ?
vogliamo parlare di altri tipi di contratti? metalmeccanico?
Lo sapete quanto prende e quante ferie ha un insegnante universitario? e gli insegnanti per stranieri? e cari insegnanti i ragazzi precari laureati a 600-700 al mese?
Se in Italia si fosse aperto prima un dibattito vero su retribuzioni ed ore di lavoro, non saremmo a questo punto.
Come su ogni tematica che si rispetti,ti si presenta sempre il qualunquista e demagogo di turno con argomentazioni da barre....se non togliamo di mezzo questa brutta abitudine e non la smettiamo con la guerra tra poveri,non risolveremo mai problemi come questo,e verranno sempre piû spesso fraintesi tentativi di sollecitare la discussione come questo dell'eretico,molto azzeccato ed equilibrato per chi l'ha voluto capire.
RispondiEliminaLavoro nella pubblica amm.ne anche io,e da dentro osservo tante magagne,CHE NON VERRANNO MAI RISOLTE FINCHÈ SI SENTIRÀ DIRE CHE SIAMO TUTTI FANNULLONI. purtroppo tante persone ragionano così.
W l'Italia....
Uno che con laurea è impiegato B3 a maneggiare carta inutile per 1.100 € al mese (e non mi lamento) per 36 ore settimanali che in pratica superano abbondantemente le 40 senza 1 € in piú
Riguardo ai privilegi dei docenti, categoria cui anch'io appartengo, direi che fanno più pena, schifo e malinconia i privilegi di altra natura. Di cui godono centinaia di migliaia di italiani che si occupano a vario titolo di politica. Non saranno le 6 ore settimanali aggiuntive di docenza a migliorare la sostanza della scuola, la natura degli studenti o, perché no, l'aria di Taranto, le aule dei palazzi dei poteri centrale e locale, l'ingresso di Piazza Salimbeni. Ma tutto aiuta a distrarre e Orwell diceva che bianco è nero, e io dico che governo tecnico è fascismo.
RispondiEliminaDirei che non solo la qualita' della scuola NON migliorera', ma forse peggiorera' perche' alcuni insegnanti saranno ancora piu' frustrati.
EliminaSe si considerano le differenze di stipendio tra gli insegnanti italiani e quelli stranieri di pari livello, allora ben vengano anche i tre mesi di vacanze estive. Qui in America, in questa contea in bilico tra Nord e Sud, la scuola e' terminata il 24 Maggio e le lezioni sono riprese il 9 Agosto. Il sabato le scuole sono chiuse. Dal lunedi' al venerdi' si fa lezione dalle 8.15 fino alle 15.10 con un'ora di pausa (mezz'ora per il pranzo e mezz'ora per la ricreazione). Scuolabus e libri di testo sono gratis, cosi' come i vari servizi di doposcuola per aiutare i bambini che hanno difficolta' nell'apprendimento.
Per quanto riguarda i privilegi disgustosi della "casta" italiana, eccone un esempio:
Sicilia, le galline con la scorta
di Marco Guzzetti
Il governatore uscente Lombardo sta traslocando da Palazzo dei Normanni, dove tra l'altro teneva una dozzina di pennuti. E per trasportarli nella sua casa di campagna, vicino a Catania, ha mobilitato anche la polizia
Un caro saluto, Eretico, a te e a tutti gli insegnanti onesti, di cui ho un'altissima considerazione
Lucrezia
Mi piacciono gli ovetti freschi! Voglio anch'io le galline con la scorta!!!!!
Il problema é che, gli statali o che lavorino bene o che lavorino male sempre lo stesso stipendio prendono. Caro eretico non potrai certo dire che la maggior parte dei tuoi colleghi lavora bene, parliamoci chiaro: soprattutto le donne arrivate ad una certa età cominciano a essere lezzine e spesso sono i poveri ragazzi a rifarcela, così come la professione dell' insegnante se fatta bene é una missione e senza dubbio avete a che fare con ragazzi oggigiorno viziati irrispettosi e per i quali la funzione educativa della famiglia é pari a zero.
RispondiEliminaIo come genitore direi che appoggerei la vostra protesta perché siete sottopagati rispetto slls missione che svolgete s patto che siano puniti gli improduttivi... e il modo deve essere univoco... che ne dici?
Cari commentatori,
RispondiEliminacome peraltro immaginavo, il pezzo sta raccogliendo commenti su commenti (non di sola Casta vive il blog: benissimo così!).
Credo proprio che ci vorrà anche l'articolo del prossimo mercoledì, per smaltire, almeno in parte, l'argomento.
All'ultimo intervenuto, dico che ha ragione da vendere: i genitori sarebbero i primi a sostenerci fattivamente, se vedessero docenti preparati ed appassionati.
Come sono molti, ma purtroppo non tutti...
L'eretico
A tanti cialtroni scaldasedie che si fanno anche chiamare professori lo stipendio andrebbe diminuito e di parecchio
RispondiEliminaMah, io mi concentrerei prima sui bancari, ad esempio quelli del MPS, che tra stipendi, tredicesime, quattordicesime, premi di produzione, mutui agevolati et cetera.
EliminaE poi magari mi vengono in mente certi cialtroni che suonano il piano in parlamento. E poi certi consiglieri regionali. E poi le province, e poi le municipalizzate. E poi i sindacalisti che in 2 anni da usciere sono già in cravatta e borsa in pelle.
E poi.
Conto della serva:
RispondiEliminaConsiderando che a spanne un insegnante lavora circa 40 settimane annuali sarebbero richieste 240 ore annuali di maggior impegno frontale, che verrebbero compensate con 15gg di maggiori ferie.
Facendo un conto a spanne cioe' 240 diviso 8 ore (giornata media lavorativa) le 240 ore dovrebbero corrispondere a circa 30gg lavorativi in piu'. Mi viene il dubbio che lo scambio non sia equo, anche in considerazione che 6 ore di insegnamento frontale richiederebbero un maggior impegno (forse un ora vale 2?).
Il fatto è che i 15 giorni di ferie in più sono una presa per il culo perchè di fatto ci sono già, essendo quelle estive!!!
RispondiEliminaDa anni auspico un adeguamento della scuola italiana a modelli europei, in tutti i sensi. Adeguare la scuola italiana a modelli europei significherebbe sì lavorare qualche ora in più (la media europea è di 18,7 ore settimanali, non dimentichiamocelo; lo dico per tutti quegli espertoni di scuola che su questo blog fanno paragoni assurdi fra il lavoro di insegnante e quello di impiegato)ma significherebbe anche:
RispondiElimina1) uno stipendio adeguato (in Francia si parte, come stipendio base di un neo-assunto, da 2.200 €; da noi 1000 € di meno).
2) La possibilità di fare degli scatti di carriera (sempre in Francia il lavoro degli insegnanti viene periodicamente esaminato da un ispettore, il quale, se ritiene che il prof. abbia svolto un buon lavoro, autorizza l'avanzamento di carriera e l'aumento di stipendio).
3) Un reclutamento del corpo docente che abbia un senso: concorsi ogni anno per assegnare i posti vacanti (mancano 5 docenti di matematica in Toscana? Si fa un concorso per coprire quei 5 posti. Ho amici all'estero che hanno fatto concorsi per anni, prima di entrare. Qui si creano precari che lo rimangono per vent'anni).
4) Edifici scolastici adeguati (Profumo ci sta raccontando che, con i soldi che risparmierebbe con questa manovra, provvederebbe a sistemare le nostre scuole, in gran parte fatiscenti. Quale altra categoria di lavoratori è chiamata a contribuire alla sistemazione del proprio luogo di lavoro? Impiegati comunali? Bancari? Non mi sembra proprio), il che significa, se ci vogliamo ispirare all'Europa che tanto piace ai nostri politici, anche uno spazio personale per ogni docente all'interno della scuola ed un computer (leggasi un piccolo studiolo per insegnante). Nelle nostre scuole, non so se lo sapete, ci si assiepa nell'aula insegnanti, con un solo computer per 50 docenti ed un microcassetto dove conservare a mala pena il registro.
5) Sorveglianza adeguata degli alunni, il che significa possibilità per i docenti di fare l'intervallo. Le mie amiche francesi ed inglesi fanno l'intervallo in una saletta a loro riservata, facendosi il caffè o il tè e vanno al bagno mentre un'apposita categoria di lavoratori, i sorveglianti appunto, controllano gli alunni. Se un disgraziato di insegnante italiano ha 5 ore di fila in orario, ingolla qualcosa mentre sorveglia gli alunni durante l'intervallo ma se gli scappa se la tiene fino alle 13,30 perchè i custodi non sono in numero adeguato per poter lasciar loro la classe.
6) Un inserimento degli alunni diversamente abili che sia decente, non voglio dire di più, basterebbe la decenza. I tagli sulle cattedre di sostegno sono stati un massacro, l'inserimento fatto così non ha più alcun senso. O si rispettano questi bambini, e li si segue come dovrebbero essere seguiti, cioè con un numero congruo di ore di sostegno, o si abbia il coraggio di tornare alle scuole differenziali. Adesso è un enorme presa in giro, con un carico esagerato sulle spalle degli insegnanti curricolari che già si devono occupare di una trentina di alunni per classe.
Questi non sono che alcuni esempi di come noi insegnati italiani viviamo quotidianamente, quotidianamente sbertucciati dall'opinione pubblica e tacciati, quando ci va bene, di poltronaggine. Veniamo inoltre presi per i fondelli anche dai nostri governanti che ci portano sì le ore lavorative a 24 settimanali ma, udite-udite, ci danno 15 giorni di ferie in più, giorni che già abbiamo perchè le scuole sono notoriamente chiuse a luglio e ad agosto! Datemi uno stipendio giusto, dei locali adeguati, il minimo sindacale del materiale che ci occorre (ci portiamo, pagandole di tasca, le risme di carta da fotocopie; ci compriamo, pagandolo di tasca, l'inchiostro per la stampante; il colmo è stato che per un periodo ci siamo portati anche la carta igienica, è così anche per gli altri statali? Per i bancari? Non credo proprio) e di ore ne faccio anche 30!!!
30 ore, o 24, cosa significa, tra i tanti ladroni d'Italia e le miserie di tanta povera gente. Mentre le banche e le politiche ci affamano, e siam qui a decidere se pasta o pane.
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