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giovedì 17 febbraio 2011

La Provincia nella bufera: altri inquisiti per il Sistema Siena, arriva Cinghialopoli!

  Ormai quasi solo Gabriello Mancini - a dimostrazione del fatto che il suo ruolo è solo quello del gran ciambellano della Fondazione, a cui neanche raccontano le cose importanti - è senza avviso di garanzia, nel Sistema Siena. Da Mussari Giuseppe in giù, ce n'è per tutti...
Una vera e propria bufera si è abbattuta sulla Provincia: talmente grossa, che qualcosa hanno dovuto scrivere anche i giornali locali. L'eretico, però, come al solito va un pochino più in là, dove le "aquile" del giornalismo montepaschino-senese non possono osare.
Questo scandalo - che definiremo "Cinghialopoli" -, va molto, molto al di là del semplice abbattimento irregolare di alcuni cinghiali. Fatto deprecabile, certo, ma che sarebbe socialmente di impatto minimo. Forse anche positivo: non si dice sempre che queste bestie sono troppe?
Bello, sarebbe, se lo scandalo si fermasse a questo: non siamo animalisti sfegatati, non ci metteremmo a scrivere per una cosa del genere.
Questo nuovo scandalo, invece, ha un profilo ben più grave e sistemico: fa capire come si può entrare in Provincia a lavorare (altro che meritocrazia!); fa comprendere come si possa "aggiustare" un clamoroso incidente d'auto (in cui potevano esserci dei morti, invece che tre macchine semisfasciate), se a provocarlo è stato il Direttore generale della Provincia stessa (con la complicità di alcuni elementi del Corpo dei Vigili urbani, dispiace molto dire); fa capire come nel Sistema Siena - magari in modo goffo e patetico - si faccia di tutto per nascondere la verità dei fatti agli inquirenti, ed altro ancora.
In una città normale, dopo quello che sta emergendo - e che l'eretico documenterà, per filo e per segno -, succederebbe questo: il Direttore generale, Tommaso Stufano, si dimetterebbe seduta stante, a prescindere dall'esito giudiziario. Se si parla di motivi d'opportunità (giustamente) per Berlusconi, questo deve valere anche per un "servitore dello Stato" che si porta a casa 180mila euro all'anno, più benefits. E chi l'ha scelto, questo Direttore generale? Il Presidente della Provincia Simone Bezzini, appena insediatosi. Il quale dovrebbe, a sua volta, chiarire il perchè della sua dissennata scelta (dimettersi, è inutile: è, già ora, come se non ci fosse...). Quanto a Carlo Terzuoli e Marco Ceccanti - rispettivamente Comandante Polizia provinciale e suo vice! -, non c'è neanche da farli dimettere: il Gip Alessandro Bagnai ha già ordinato la sospensione dal pubblico ufficio attualmente ricoperto. A casa, dunque. Chapeau...

Ps A proposito, visto che lei spesso è portata ad equivocare, sempre dietro alla sua Bianca: questi - cara segretaria provinciale del Pd Elisa Meloni - sono reati. Rientrano nel Codice di procedura penale. Fanno parte di quelle cose che - se proprio si esagera - si va a finire in prigione. Che è quel palazzo con le sbarre, in cui c'è l'ora d'aria...
Raffaele Ascheri

1 commento:

  1. I nostrani-puritani amministratori, che si stupiscono e gridano allo scandalo per le serate di ARCORE ora sono tutti zitti. Ma come in questa inchiesta c'è pure l'abuso d'ufficio (quello contestato al BERLUSCA) e loro zitti. Nessuno dalla MELONI alla SORA SUSANNA CENNI, per passare all'ONOREVOLE da MONTEPULCIANO dice qualcosa. Tutto regolare, come è regolare l'inchiesta di AMPUGNANO e il buco dell'UNIVERSITA'. Avessero commesso questi scempi personaggi di altri partiti, li avrebbero impalati come usava fare il CONTE VLAD nei CARPAZI!!!! PORA SIENA che schifezza.....

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