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domenica 12 dicembre 2010

L'Arcivescovo detta legge anche sulle guide: e loro?

 
Parafrasando Cecco, se fossi...una guida, arderei (omissis). Mi risulta che alcune di loro siano decisamente sull'incazzato, ma non credo basti: se non fanno qualcosa adesso, rischiano concretamente di farsi sfilare parte del lavoro di mano. La loro professionalità, l'hanno già vista oltraggiata. E per mano di chi? Ma di Sua Eccellenza l'Arcivescovo (cioè del cittadino Antonio Buoncristiani da Spello, garante della Banda della Curiana).Non contento di avere fatto così tanto Bene alla città che l'ha adottato (ma che non lo sopporta), l'ultima trovata del pastore è stata questa: creare delle neoguide turistico-spirituali per la "valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici". Vale a dire, in soldoni: una truppa di giovani - formati ad hoc - che faranno le "guide cultural-religiose" ai pellegrini in visita a Siena. Una talebanizzazione della professione, ottima e coerente nel wahabismo sunnita dell'Arabia Saudita e nell'integralismo sciita iraniano o della maggioranza irachena (ma il cittadino Buoncristiani, la sa la differenza fra sciiti e sunniti in seno all'Islam? Secondo me, no...). Un'offesa alla professionalità delle guide locali, ritenute evidentemente indegne, non in grado di offrire ai turisti un'informazione completa, tale da tenere ovviamente conto del valore complessivo dell'opera d'arte (senza ovviamente prescindere da quello prettamente religioso, ci mancherebbe altro). Il prossimo passo - mi suggerisce preoccupata una di loro - potrebbe essere di affidare gli ingressi in Duomo (a pagamento da quando è arrivato Buoncristiani a Siena!) alle sole "guide talebane": niente di più facile, quasi scontato, direi. Guardando poi il bando, si capiscono molte cosine: in primo luogo, che l'intemerata del Vescovo di ottobre sull'ignoranza dei senesi e delle guide turistiche, non era frutto del caso, ma rispondeva ad un disegno ben preciso e preordinato, quello cioè di legittimare lo scempio attuale. In modo furbesco, tra l'altro: l'uscita del cittadino Buoncristiani è di ottobre, ma - bando alla mano - il colloquio orientativo per i futuri talebani era fissato per il 13 settembre! Il corso è iniziato, bando alla mano, ad ottobre, guarda caso. Altra cosa: queste "borse di studio per corso di formazione nel settore della valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici, per il sostegno al reddito di giovani in cerca di prima occupazione neo-laureati in ambito storico, storico-artistico e in gestione o conservazione dei beni culturali", indovinate da chi sono state finanziate? Ma da Gabriellone Mancini, il ragioniere di San Gimignano che è solito genuflettersi all'alto clero: un vandeano valdelsano divenuto Presidente della Fondazione Mps. Chicchina finale, imperdibile: da bando, si evince che a gestire ed organizzare il tutto, sarà don Andrea Bechi, l'efebico grande amico di monsignor Acampa. Detto questo, ogni commento risulta financo stucchevole...
 Da parte mia, solo un suggerimento conclusivo: alle future guide talebane della Militia Buoncristianensis, vorrei sommessamente suggerire un itinerario, che in effetti le guide ignoranti e blasfeme di Siena non mi risulta valorizzino in pieno. Il tratto è quello dalla Chiesa di Santa Lucia (appuntamento a domani, c'è Acampa che benedice gli occhi!) agli uffici della Curia: quello, cioè, che don Acampa percorse il 2 aprile 2006, la mattinata dell'incendio, dopo avere detto Messa. Stava andando a dare da mangiare ai pesciolini nell'acquario. Entrò, ed un incendino ad una risma di carta, appiccato da ignoti verso le tre di notte, improvvisamente si riaccese. Il ritorno di fiamma, insomma. Dopo un quarto d'ora di totale smemoratezza, Acampa riuscì a ricordarsi il numero dei pompieri, e li chiamò, con la reattività di un bradipo. Sembra una favoletta, ma è la tesi difensiva del trio Acampa (imputato) Mussari-De Martino (avvocatoni di Acampa). A raccontarla ai pellegrini, si farebbe loro un piacere: oltre a vedere posti meravigliosi, a Siena, ed a mangiare e bere da signori, si potrebbero fare anche delle grasse risate. Che tour indimenticabile, con le guide talebane della Militia Buoncristianensis...
Raffaele Ascheri 

1 commento:

  1. le guide non faranno niente....non vorrete per caso che si mettano contro i poteri forti<??!!! cosa ci hanno "guadagnato" a tenerseli buoni in tutti questi anni? niente ma si sa, chi è maltrattato continua a farsi maltrattare e il maltrattante chiede scusa, dà un bacino e poi ci ricasca...a siena organizzano le mostre e le guide sono le ultime a saperlo. durante le mostre devono chiedere il permesso di poter far parte del gruppo guide della mostra perché passano sempre avanti gli amici del Monte. le rare volte in cui si vedono assegnare un gruppo vengono pagate meno della metà dell'importo sborsato dal cliente perché la parte grossa se la tiene il tramite...guarda caso amico del Monte. e ora viene anche fuori che le guide non sono competenti....ma questa non è diffamazione? provate a scrivere che chi parla da quel pulpito dovrebbe prima togliere le mele marce dal suo albero e vediamo che succede....

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