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lunedì 2 luglio 2012

Palio: cavalli che non corrono, cavalli che ritornano...

 
   
   La notizia del giorno è che questo Palio non vedrà la presenza in Piazza della Contrada della Tartuca: il suo cavallo, Lamagno, castrone baio di 8 anni, ha riportato, secondo il comunicato comunale, una "infrazione di un processo retrossale della terza falange dell'anteriore sinistro". Una volta di più, ci si chiede a cosa serva allora tutta questa iperregolamentazione preventiva: filtri selettivi, previsite, analisi di ogni sorta (tutti pagati dai cittadini, bene saperlo). A quasi ogni Palio, poi, arriva la brutta sorpresa, per l'una o l'altra Contrada. Sempre e tutti infortuni cagionati durante le prove di avvicinamento al Palio?  Va bene che siamo nella città dei grandi bugiardoni, ma insomma...

  Per un cavallo che non corre stasera, uno che ritorna alla grande (anche se non era mai andato via): Acampa Giuseppe. Dopo essersi ritagliato, nelle cerimonie ufficiali, un basso profilo, stamattina il suo Vescovo l'ha finalmente riportato al rango che gli compete: primus inter pares fra i sacerdoti senesoti.  Acampa, con voce sicura e ben cadenzata, ha letto il Vangelo, fra le altre cose, durante la tradizionale Messa del fantino di stamattina. Il Buoncristiani, poi, da par suo ha riproposto, per l'ennesima volta, la solita, stantìa oltremodo, omelia all'insegna del Bene comune da ritrovare e da perseguire, con tanto di citazione dai Fioretti di San Francesco (il Palio è dedicato agli 800 anni dalla prima visita del poverello di Assisi in loco: mai ricorrenza è sembrata più opportuna da ricordare...). Il successore apostolico di Sellano ha anche stigmatizzato chi ha portato nella lotta politica senesota gli stessi metodi (nel senso negativo del termine) del Palio. Buoncristiani contro i Monaci? Non ci sarebbe da stupirsi.
 Fra i presenti alla Messa, Quello della Provincia (cui è toccato svegliarsi presto e mettersi il vestito d'ordinanza), ovviamente il Commissario Laudanna (semper laudabitur), nonchè un'altra new entry: Alessandro Profumo. "Cosa mi tocca fare la mattina presto, per fare credere a questi sempliciotti che il Monte è ancora loro", avrà pensato Profumo, mentre assisteva alla funzione sacra officiata dal tandem Acampa-Buoncristiani. Forgiato ad un cattolicesimo maturo e conciliare, politicamente bindista (nel senso di Rosaria), chissà se qualcuno ha raccontato al Presidente Mpr della macchinona regalata al lettore del Vangelo da parte dell'imprenditore Caovilla, mentre si trattava del prezzo di un immobile di cui il Caovilla stesso era acquirente. Sarebbe interessante conoscere il suo (di Profumo) pensiero, al riguardo: ma sappiamo bene che lui è venuto in città con il preciso diktat castista di non toccare certi argomenti e certi personaggi (come Acampa, appunto). Almeno in pubblico, almeno.

 E Veronica Lario nella Selvina? Chi l'avrà invitata, e perchè? Di certo non Elisa Toti, la senese (torraiola) che passava le notti da Silvione perchè tornare a casina con la nebbia era pericoloso, come in sintesi ebbe a dichiarare lei. Intrigante, questa presenza.

 Il finale, però, è tutto per Franchino il Ceccuzzi: ci sono i cavalli che non corrono per infortunio (il povero Lamagno della Tartuca), ci sono quelli che ritornano in grande spolvero (Acampa Giuseppe). Ci sono anche quelli che scalpitano, frementi: come l'ex Sindaco, appunto. Il suo primo Palio da ex primo cittadino, gli ha riservato un'amarissima postilla: per non rischiare contestazioni da parte di una parte della Contrada, il torraiolo Franchino ha preferito non prendere parte alla cena di ieri. C'è sempre il Mangia e bevi (la tradizionale fiera gastronomica di Salicotto) per rimediare.
Buon Palio - nonostante tutto -  ai lettori tutti, anche ai biliosi: domani il blog proporrà un pezzo di notevole interesse culturale (sul serio, eh). A meno che non vinca quella bianca, arancione e verde...

Ps Ieri l'Italia del calcio è stata battuta (in modo umiliante, peraltro) dalla Spagna del grande Xavi. Qualcuno, in città, ha tirato un sospiro di sollievo.
 Cosa sarebbe successo in caso di vittoria italiota - con cortei estemporanei, assai numerosi e rumorosi, in Piazza - la notte delle Cene propiziatorie? Domanda che non avrà risposta. Forse è meglio così... 

24 commenti:

  1. Segnalo anche il Bezzini nell'Onda.
    Se poi l'eretico frequentasse di più la sua contrada avrebbe trovato anche altri alla cena della prova generale in Piazza San Giovanni...

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  2. Bastardo Senza Gloria3 luglio 2012 alle ore 08:19

    http://www.sunto.biz/2012/07/03/tutti_nelle_rispettive_stalle.htm

    A proposito del tuo richiamo al discorso cavalli da palio segnalo il post di Sergio Profeti, secondo me da condividere come tante cose che ha sempre scritto sul palio.
    Mi rispecchio molto nella parte finale del post.

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  3. Che due contrade non possano nemmeno partecipare alla corsa è semplicemente scandaloso, e non si venga a dare la colpa al Commissario che non può avere alcuna responsabilità riguardo alla cosa.

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  4. Cari concittadini
    in ogni consesso paleso sempre la stessa convinzione:
    il protocollo va rivisto in maniera totale!
    E faccio anche una proposta di fatto:
    1) immediata abolizione dell'attuale sistema di gestione dei cavalli
    2) creazione di un lotto di 30 cavalli circa da cui attingere per i palii. Tale lotto deve essere composto da cavalli al di sopra dei 2 anni ed al di sotto dei 7 (poi non sono un esperto e l'età è disquisibile) tenuti al pascolo dal comune a spese, non del comune coi soldi pubblici, ma a spese delle contrade che devono provvedere al loro mantenimento ed alla loro cura, dato che di cavallai nelle contrade sembra ce ne siano a iosa. Dato che si spendono milioni di euro per salve, patti e soprattutto fantini, qualche decina di migliaia di euro totali per mantenere un giochino caro a tutti mi sembrerebbe il minimo.
    Si leverebbe, inoltre, l'egemonia della conoscenza delle condizioni del cavallo ai fantini, con tutto quello che ne consegue in termini di ricatto nei confronti delle contrade.
    Non ci sarebbe bisogno delle pre visite fallimentari e di tante lungaggini giacchè il comune monitorerebbe costantemente la condizione degli animali provvedendo a farli allenare costantemente in quelle cattedrali del deserto tipo Mociano o altro che avrebbero a questo punto un significato reale.
    3) allenamento costante anche per il mossiere negli stessi luoghi
    4) esclusi tre mesi all'anno, nei mesi di giugno, luglio ed agosto, le contrade dovrebbero provvedere alla stalla dei soggetti da Palio con propri inviati. 9 mesi diviso 17 fa 0.53 mesi a testa, cioè 15-20 giorni di accudimento per ogni contrada, perchè le contrade DEVONO essere più coinvolte, in quanto elemento cardine, in tutte le dinamiche della festa, non solo per essere spremute dai fantini per 8 giorni all'anno.
    5) il lotto dei cavalli potrebbe essere un incrocio tra gli "attuali" mezzosangue ed i cavalli dei carabinieri, ad esempio!!!! se si corre il Palio in 1.55 anzichè in 1.15 non muore nessuno, a maggior ragione, e si rischierebbero meno infortuni e magari anche più spettacolarità.
    Questa è una proposta di massima.
    Se nelle contrade si cominciassero anche a fare assemblee propositive anzichè prendere supinamente tutto quello che c'attraventano, senza nessuno spirito critico, sarebbe parecchio meglio per tutti.....
    francesco

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    1. Direi che siano tutte ottime proposte, intelligenti, concrete, a tutela della festa e soprattutto applicabili. Continuiamo a parlarne, magari si riescono anche a migliorare.
      L'avvento del Commissario ha dimostrato che di politici non c'è alcun bisogno per far funzionare la macchina paliesca.
      Ora dimostriamo che non c'è alcun bisogno anche della mafia dei fantini e che le Contrade possono e DEVONO riprendersi la festa di cui sono le uniche protagoniste!

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    2. Cominciano a dirlo anche a Canale 3, Bastiano in particolare. Che cominci a smuoversi qualcosa??!

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    3. un proverbio che mi hanno sempre detto recita così: chi vuol cristo se lo prega e chi vuol il pane se l'affetta.
      se uno vuole allevare uno o più cavalli per poi fargli correre il palio è libero di farlo, ma non si può minimamamente pensare che la comunità gli mantenga la scuderia (in parte).
      prima del protocollo (fallimentare)era così, avevi il cavallo e lo portavi allenato ed al meglio della condizione, e se si rompeva i cocci erano i tuoi.
      così era e così deve tornare ad essere.
      concludo salutando ANDREA MARI "ringraziandolo" come senese e soprattutto come comtradaiolo della Tartuca (di cui la sua famiglia fa parte)per l'aver portato un soggetto totalmente inadatto a palio ed in condizioni fisiche tutt'altro che buone.
      caro ANDREA,fosse per me il conto della mia stalla lo pagheresti te!!!!!
      sui veterinari del comune, stendo un velo pietoso.
      RISPETTO OGNI IDEA MA PURTROPPO QUESTO E' UN GIOCHINO CHE COSTA, ED I SOLDI SONO ORMAI FINITI.

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    4. il cavallo è giusto che lo allevi chi può permetterselo, e soprattutto chi lo vuole davvero, ultimamente si assiste al fenomeno sempre più diffuso dei gazzillori venuti con la piena che si fanno il cavallo per poter fare ancor di più i pettoni... per non parlare di quel cavallo che fu preso per compiacere il potente e "splendido" proprietario, e poi si scoprì, dopo aver vinto due Palii (guarda caso in due Contrade della Bruschellerìa), che aveva l'artrite!

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    5. E i morti “saran suscipe” –

      Non v’è dubbio alcuno che il Palio non è stato soppresso, il Palio si è fatto. Dissipata ogni insinuazione di scenario apocalittico. L’anatema gettato sulla città dagli untori della mistificazione si è sgretolato come il fango al sole. E il Commissario pare si sia anche divertito abbestia a svitare le ghiandine.
      Dunque ecco un primo nodo che giunge al pettine: la “macchina paliesca” può ( e deve) fare a meno della politica, come dice l’Anonimo delle 11.56. Di quella politica che si è insinuata nei gangli vitali della città propagandosi come metastasi di un male nefando.
      E non mi trovo nemmeno in disaccordo con il Francesco delle 10.42 – che indirizza la sua concione ai “cari concittadini”, e mi ricorda un po’ Bush (fils) che iniziava sempre il suo address speech con un grazioso “my fellow citizens” - il protocollo sui cavalli si può rivedere così come la gestione dei danari che potrebbero essere spesi dalle contrade per la cura e il mantenimento dei cavalli cari al Palio. Ma anche si potrebbe, diciamo, proporre una tracciabilità di questi danari, che non si capisce bene da dove provengano e dove vadano realmente, e soprattutto come dovrebbero essere trattati fiscalmente. Io se muovo 1000 euro (che non è una somma cospicua) devo render conto al protocollo di tracciabilità. Immagino che le dirigenze delle contrade e i fantini ne muovano un po’ di più di quattrini. Vabbè. Lo so che questo è un terreno minato e non se ne può parlare. Spero che l’Eretico non mi censuri queste due righe, anche se ne ha facoltà. Questo blog è per me l’ultimo baluardo dove si può parlare di certi argomenti e non ne vedo, ahinoi, altri all’orizzonte.
      Last but not least, i vets che hanno deciso di ritirare i cavalli dalla corsa hanno fatto il loro dovere. Ho dei ricordi atroci delle mia infanzia : se il cavallo aveva una minima patologia, un’ algia, o qualche altra strullata di poco rilievo, gli si dava gli antidolorifici ( o come qualche contradaiolo del rioncino legittimo diceva: gli “antidoloriferi”) e si faceva correre lo stesso. Spesso il cavallo si stroncava e poi veniva abbattuto. Dio sa quanto ci piangevo! Ma i tempi sono cambiati, un po’. Sono abbastanza convinta che alle previsite questi due cavalli erano sani e idonei per l’attività sportiva, non metto in dubbio la competenza dei vet. No wonder, se dopo la prima o la seconda o la terza prova il cavallo torna in stalla con una algia, è normale. Ma avete presente la pista del Campo? Mi sembra il minimo che un cavallo si faccia un po’ male, prenda una sobbattitura o si faccia una microfrattura. Quindi non diamo la colpa ai veterinari. Chi ama il Palio deve mettere in conto anche questo. Chi ama il Palio.
      In conclusione anche questa volta Siena ha trionfato immortale, e com’è d’uopo si è intonato il Te Deum in Provenzano, aggiustandolo alla bell’e meglio in un latino prêt à porter a misura di contradaiolo: “…e i morti saran suscipe”!
      regards
      Beatrix Kiddo

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  5. Questa proposta mi sembra più che ragionevole. Qualcosa bisogna fare perchè così non si può andare avanti. Siamo riusciti a rovinare definitivamente anche il giochino-Palio?

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  6. i "Veri" appassionati di cavalli non hanno bisogno del contributo; sarebbero disposti a qualunque sacrificio pur di vedere il loro cavallo correre il palio e magari vincerlo...
    Sono anche io dell'idea che il contributo è inutile.
    Mi pare una buona idea quello di coninvolgere le contrade nel mantenimento dei cavalli.

    C'è un solo problema.... Già ora quando vai in contrada ti chiedono i soldi anche solo per respirare, dopo cosa succederà??

    Ps eretico forse ti è sfuggita una cosa.......
    Sai di chi era il cavallo del leocorno MAGIC TIGLIO?
    ciao ciao

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  7. Il Palio come metafora di una citta' alla deriva dove vanno avanti i soliti furbetti !!!!!!!!

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  8. Bruschelli al primo posto al canape, Bruschelli scappa primo (con mossa data dal fidanzato della figlia di Annarita), Bruschelli primo al bandierino. Il Bruco è alleato della Torre. Tutti contenti in queste due contrade?

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    1. Questo è un copione già visto e rivisto... a pensare male, come diceva qualcuno, a volte ci si azzecca. Io comincio ad avere dei seri dubbi, anche se spero con tutto me stesso che non sia così. Ma non è neanche possibile che la fortuna baci sempre lui (un n'è neanche tanto bellino!)

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    2. Nel calcolo delle probabilità (statistica), che per due volte avvenga la stessa mossa (bruschelli primo, fidanzato della figlia di annarita di rincorsa), nel Palio è pressochè impossibile. Ma che caso ......... Ma che caso ... - Secondo voi: la rincorsa di Luglio a chi avrebbe dato la mossa? Secondo voi: se bruschelli avesse potuto scegliere, quale posto avrebbe scelto per sé e per il fidanzatino? Mah

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    3. Nel tanto ammirato Palio degli anni '70, quando toccava Panezio per 3 volte in 5 anni alle stesse contrade nessuno sospettava di niente.... Allora era fortuna, adesso c'è gli imbrogli. Mah.

      Michele

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    4. l'alleanza tra Bruco e Torre, di cui avevano appena festeggiato il centenario, non senza mugugni nell'una e nell'altra Contrada, appare molto ridimensionata se non compromessa! ma nell'una e nell'altra credo che i pensieri siano perlopiù rivolti alle rispettive figurette fatte... la prima per essere stata la prima Contrada di rincorsa a "farsi dare la mossa" da quella allo steccato, la seconda per aver preso l'ennesima "purga", anche se tanti torraioli dicono di non considerare l'Onda, ma solo e soltanto l'Oca... sarà, ma intanto passeranno, purtroppo per loro, un'estate di schiamazzi e prese di culo provenienti dall'altro lato del Mercato... e così rieccoci all'ennesimo rapporto tra contrade rovinato dai fantini! come siamo combinati!

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    5. A me una cosa che dà il voltastomaco è vedere questi "capitanini" (come dice il Profeti) quando si incontrano: abbracci, baci, salamelecchi vari. Fanno di tutto per dare l'impressione di essere una consorteria. Di quelle che magari contano il giusto...

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  9. Carissimo anonimo di oggi delle 13,34 siccome io sono una persona che ancora il cervello e un' me lo so' bevuto del tutto in quanto possiedo una memoria paliesca di pachidermica provenienza ti posso assicurare che in un palio corso recentemente due contrade UFFICIALMENTE rivali fecero il palio insieme.

    Quel palio fu un palio dall' esito scontatissimo...i tempi di tale carriera furono dettati sotto traccia da un grande membro del GROVIGLIO ARMONIOSO.

    Quindi penso che non ci sia da meravigliarsi piu' di tanto.

    Se non riesci ad arrivare ad individuare tale carriera prova a ripassarti la storia.

    Cosi' semplicemente ma cordialmente ti saluto.


    MANTOVANI PAOLO

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    1. Non riesco a capire quale sia, me ne vengono in mente tanti, anche recentissimi... comunque il cervello non me lo sono bevuto!

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  10. spero non vi sia sfuggita l'intervista del prestatore di canale televisivo al groviglio armonioso, che amo' definirsi televisione di stato un paio di edizioni fa, fatta al nuovo presidente bancario, al quale l'ormai albino bravo bravo presentatore ha voluto far capire, che di mogli non ne ha piu' da dare, ma che scodinzolerà anche per lui.
    splendida la domanda come sta la banca, alla risposta del megadirettoregeneralefigldigrancroc, la banca sta meglio, il pellegatti nostrano ha detto ci fa piacere, usando un plurale maiestatis, che ha voluto rappresentare noi tutti, incarnando in quel momento tutti i figli di...siena che hanno mangiato, goduto e sperperato come la brigata spendereccia e che adesso dietro servile silenzio vogliono almeno qualche briciola in cambio dei loro soliti servigi che negli ultimi 10 anni a qualcuno sono costati poco piu' di una moglie e della dignità, mentre a molti lavoratori, alla comunità e alla città tutta, indotto e innocenti compresi costerà la propria vita economica e sociale.

    è entrata fiancata...

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  11. Il fatto è che ormai i cavalli sono più tutelati dei cristiani. Molti atleti di svariate discipline sportive gareggiano con problemi equivalenti a quelli del barbero della Chiocciola e della Tartuca. Credo che siamo passati da un eccesso all'altro e di questo bisognerebbe parlare d'inverno. Ma mi sa che che nei prossimi mesi ci sarà da parlare di parecchio altro...

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  12. Possibile che di Elisa Toti non dica più niente nessuno? Oggi comunque la voglio salutare, visto che è il giorno in cui la Chiesa celebra Santa Maria Goretti...

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