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sabato 24 settembre 2011

Clamorosa gaffe della Nazione!

  Va bene che attaccare la Nazione Siena, è come sparare sulla Croce rossa, e quindi bisognerebbe astenersi: quando è troppo, è troppo, però!
Sentite questa: stamattina l'eretico apre il quotidiano (una volta comunque prestigioso), e, a pagina 11, trova un articolo sull'incipiente festa dell'Oca. A firma L.V. (temo Laura Valdesi, salvo smentita), godetevi l'incipit: "Il Portico dei Comuni è tornato indietro di 150 anni", e giù la solita retorica neorisorgimentale (che non fa un buon servizio all'autentico Risorgimento, ma lasciamo perdere).
Bene, c'è un solo problemino, quasi da niente: il cosiddetto Portico dei Comuni sic et simpliciter NON ESISTEVA 150 anni or sono. Fisicamente, c'era, al suo posto, la Chiesa di Sant'Antonio, poi demolita, per fare spazio al suddetto Portico: inaugurato in pompa magna dall'allora Arcivescovo Toccabelli nel 1941 (80 anni precisi dopo il 1861!), per suggellare plasticamente la scelta di Pio XII di proclamare Caterina (con Francesco) Patrona d'Italia (nel 1939, data che non si riesce a far imparare al Vescovo, ma questa è un'altra storia).
  E sia consentito aggiungere un'altra cosina, se è lecito: anche se, per assurdo, il Portico fosse esistito nel 1861 (150 anni or sono, come scritto dal giornale), di certo in quel luogo non si sarebbe festeggiata l'Unità d'Italia, in questi giorni rievocata dagli ocaioli. Fra tutti i luoghi possibili ed immaginabili, una Chiesa o un Portico voluto da un Arcivescovo, sarebbero stati quelli meno indicati per festeggiare tale evento, prodromico alla Breccia di Porta Pia ed alla fine del potere temporale della Chiesa.

 La Valdesi, tra l'altro, in generale non è neanche malaccio, come cronista: l'eretico si augura che sappia rimediare con pronta rettifica, sul giornale in cui scrive. Capita a tutti di sbagliare (raramente, anche all'eretico...): l'importante, poi, è rettificare l'errore, con la dovuta evidenza. Per rispetto dei lettori, in primissimo luogo: non certo per dovere dare ragione a chi scrive. Saremo ben lieti di dargliene atto.
L'autorevolezza di un quotidiano, risiede anche in questo (quindi la rettifica potrebbe tranquillamente non arrivare, in effetti: si peggiorerebbe di poco...).

5 commenti:

  1. amfitriona quando lo corregge?

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  2. Prenderdela con La Nazione, via.

    La Nazione è un giornale che si legge al bar, giusto il tempo di sbricolarci sopra un po' di cornetto. A parte i casi in cui qualcuno se l'accaparra per mezz'ora e si mette a leggere anche i risultati di terza categoria.

    Insomma, a La Nazione lasciate scrivere tutte le scemenze possibili, non sarà mica un giornale d'opinione no? E' un rito da senesi. Non si vole sapere niente, si sta bene così. C'è il Palio, il posto al Monte e due vasche per il corso.

    W La Nazione, passatempo per il cappuccino!

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  3. nella peggiore delle ipotesi, se ti manca la carta igienica.....

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  4. E Tarantini come si chiama: Gianpaolo o Giampaolo?
    Sui giornali i due nomi sono equivalenti, per la grammatica no!

    quello giusto è ...... Giampaolo con la emme (ma non chiedetemi perchè)

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  5. Perchè non prendersela con la Nazione? Chi incensa il potere merita di essere attaccato!

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