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lunedì 16 gennaio 2012

Franchino il DISKONTINUATOR ed un'intervista imbarazzante...

  Di solito, il potente di turno è in imbarazzo quando si tirano fuori interviste datate qualche anno prima, o giù di lì. Con Franchino il Ceccuzzi, invece, basta andare indietro a parecchio meno di un anno fa.
Il 23 aprile 2011, infatti, Massimo Vanni di Repubblica gli confeziona un'intervista pre-elettorale (pagine VI e VII dell'edizione fiorentina). Non è un'intervista all'arma bianca, va detto; però è sempre incommensurabilmente meglio di ciò che passava e passa il convento senese.

 Franchino - che già inizia ad indossare le vesti del DISKONTINUATOR, ma parecchio meno di oggi -  parte arioso, con una progettualità da campagna elettorale del tempo che fu, da vacche grasse insomma: Santa Maria della Scala, Centro d'arte contemporanea, poi l'auditorium "per la musica" (l'auditorium per cosa dovrebbe essere, per la macellazione delle carni?). Il titolo, in effetti, è "Siena avrà il suo auditorium".
 "La cultura deve essere fattore di sviluppo", sostiene. Se lo dice lui.
Il giornalista di Repubblica, dopo avere sentito tutto questo ben di Dio di promesse elettorali, una domanda gliela fa: "E dove pensa di trovare i soldi?".
Risposta di Ceccuzzi, ovviamente testuale:
"Con la ripresa la Fondazione avrà maggiore redditività".
Le ultime parole famose. No: le penultime.
"Credo che alla fine del processo di ricapitalizzazione la Fondazione avrà ancora il 51 per cento", ci dà sotto il futuro cantore della discontinuità al picio. Allora, le dimissioni di Gabriellone non le avrebbe mai chieste, anzi se c'era da lodarlo...

 Noi tutti tifiamo per l'auditorium, ci mancherebbe altro; sarebbe bello che oltre a dell'ottima musica, però, si potessero ascoltare cose sensate, in città, almeno da chi si fregia del titolo di primo cittadino: non cose che l'attualità smentisce dopo poche settimane...

Ps L'incipit del pezzo di Repubblica è una frase parenetica di Franchino: "Tiriamo fuori le unghie". "Per afferrare il futuro. Siena deve realizzare tanti progetti del passato. Ci vorranno 20 anni ma dobbiamo iniziare ora". Come si dice, chi ben comincia è a metà dell'opera...

2 commenti:

  1. Il signor sindaco, constatato lo stato dei fatti, dovrebbe essere il primo a dare le dimissioni.
    Confido che le opposizioni, tutte (vero PDL?), diano battaglia per far pagare al diretto responsabile tutti i suoi errori politici !!!

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  2. Dopo un periodo di fermento, testimoniato da un altissimo numero di commenti, mi sembra che il clima si sia un po' raffreddato(magari non varrà per il numero delle visite), non vorrei che ci si fosse abituati già, ancora passivamente, a questa nuova situazione. I proclami del sindaco o l'aria paciosa del nuovo Dg hanno ridato speranza a qualcuno?

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