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domenica 30 gennaio 2011

Lamorte e la censura: l'indignazione a costo zero

   Ogni domenica, tale Cristian Lamorte (sarà uno pseudonimo, o solo un cognome particolarmente evocativo?), cura sul Corriere di Siena una pagina sui libri senesi, usciti o in uscita. Qua e là, si trovano anche cosette interessanti, indubbiamente. Al centro della pagina, ogni domenica campeggia un'intervista: in qualche caso con scrittori di rango, in altri con personaggi un po' più oscuri. Questa settimana, intervistona a Marco Lisi, ex Sindaco Pd di San Gimignano, ora Preside a Colle. Come Direttore didattico, non lo posso giudicare; come Sindaco, invece, sì: ma il giudizio lo tengo per me, per non andare fuori tema.
Spunto della conversazione, la Censura dei libri. Wow: roba grossa. L'assessore all'Istruzione del Veneto, tale Donazzan, ha fatto censurare nelle biblioteche venete i libri degli autori firmatari del manifesto pro Cesare Battisti (non il grande patriota fucilato dagli austriaci nel Castello del Buon Consiglio a Trento, bensì quel terrorista-assassino che, dalla Francia, è andato in Brasile). Intervento sbagliatissimo, questo del (o della) Donazzan: nonchè ottima opportunità per fare bella figura, a costo zero.
"Certo è inquietante che si proponga proprio alle scuole e alle biblioteche pubbliche... di mettere all'indice autori sgraditi o che semplicemente hanno un'opinione diversa o atteggiamenti non condivisibili. La storia ci insegna che con queste prese di posizione si sa da dove si comincia e non si sa, o si sa troppo bene, dove si finisce". E bravo ex Sindaco-attuale Preside.
Solo una curiosità: una domandina a Cristian Lamorte.
Caro Cristian, ogni settimana tu scrivi di almeno tre o quattro libri, senesi o comunque legati a Siena. Io ne ho scritti tre in tre anni, di argomento senese (due di denuncia, un romanzo): come mai non hai mai trovato mai spazio per inserirne neanche mezzo? Sia come copie vendute, che come dibattito suscitato, credo ci sarebbero ampiamente potuti entrare. Magari per stroncarli, come avrebbero meritato di certo. Non ti accorgi di essere esattamente uguale a colui, il cui comportamento stigmatizzi e fai stigmatizzare? Se avrai la cortesia di rispondere, volentieri pubblicherò la tua risposta, integralmente. Ma forse è più facile - come sempre - fare finta di niente...
Raffaele Ascheri

3 commenti:

  1. Caro Raffaele, non ti stupire, hai fatto bene a scrivere questo post. Ma cosa ti aspetti da questa città dove anche il pensiero deve essere censurato, perchè se non fa troppo rumore? Stiamo andando verso una società piatta dove tutti sono allineati, mi sembrava che l'Italia e l'Europa ci fosse già passata, ma evidentemente si tende a dimenticare. Un saluto IL SANTO

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  2. Cesare Battisti, il patriota, fu impiccato, non fucilato.
    Scusa la pignoleria.

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  3. cristian lamorte, ex ufficio stampa del presidente ceccherini.

    gloria g.

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