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mercoledì 26 settembre 2012

Mercoledì scolastico: non ci sarà più religione (ed un cero bruciato...)?

  
   Quest'oggi il "mercoledì della mammina angosciata" sarà dedicato in parte ad una questione seria, seguita da una seconda diciamo ludico-memorialistica.
 L'altro giorno il Ministro Francesco Profumo, forse eccitato dall'essere presente ad una festa dei vendoliani, ha rilasciato una dichiarazione assolutamente condivisibile, e non solo dall'eretico, ma anche da autorevolissime voci in campo cattolico (Vittorio Messori, per esempio, su tutte):
"Credo che l'insegnamento della religione nelle scuole, così come concepito oggi, non abbia molto senso. Probabilmente quell'ora di lezione andrebbe adattata, potrebbe diventare un corso di storia delle religioni o di etica".
 Dal punto di vista ereticale, parole sante, caro Ministro.
E sia ben chiaro che l'eretico NON VORREBBE ASSOLUTAMENTE GIOVANI IGNORANTI DELLA RELIGIONE CATTOLICA, tutt'altro. Il problema che si constata infatti è la diffusissima e scandalosa ignoranza dei ragazzini (magari freschi di prima comunione!) quanto alla religione che pretendono di professare, ma della quale ignorano financo i fondamentali.
Non so quanti esempi potrei fare; mi limito a quello fatto all'uopo stamattina in una classe di I media composta da 26 alunni, tutti frequentanti l'ora di religione, dal primo all'ultimo.
 "Chi sono i genitori della Madonna?": nessuno ha saputo rispondere. Buio totale.
 "In che giorno della settimana santa c'è la Via Crucis?": dopo che uno aveva miscelato la Via Crucis con il Corpus Domini, ecco che un altro (uno solo su 26) prende la parola e dice: "Due o tre giorni prima della Pasqua!". Mi fermo per carità di Patria, più che mai.
Questo basti per fare capire appunto che l'ora come è intesa oggi, dopo la craxiana revisione concordataria del 1984, NON HA FUNZIONATO, e che il tutto va ripensato. Proprio per insegnare meglio e di più la religione cattolica (insieme alle altre, fondamentali per capire il mondo d'oggi), non certo per annullarne la conoscenza, come in re ipsa accade invece oggi.
 Altrimenti tocca all'eretico dare pillole di conoscenza religiosa ai giovani milites Christi: siamo proprio al paradosso, no? Eppure, così è, credetemi.
E i 25mila docenti assunti in pianta stabile dallo Stato (con lo scandaloso beneplacito vescovile stabilito dal Concordato)?
Sarò lucidamente tranciante: sono stati scelti dai Vescovi? Sì. Allora se ne facciano carico loro, una buona volta.

 Eccoci infine al gustoso aneddoto promesso lo scorso mercoledì, rinfrescato allo scrivente da una ex compagna di classe, ora svizzera ma assidua ed attenta lettrice del blog. Lo racconto perchè è la prova che ogni docente ha fatto, da studente, qualcosa che, se fatta oggi dai suoi alunni, porterebbe ad una grave ed implacabile punizione.
Gita scolastica di II Liceo Classico (quarto anno), se non sbaglio; andando a Recanati (ah, Recanati!), la classe passa dalla vicina Loreto. Ove lo scrivente preleva (verosimilmente senza pagarlo: tutto prescritto, Deo gratias) un autoctono cero di discrete dimensioni.
 Tornati a scuola, dopo qualche giorno, lo scrivente decide di portare a compimento l'insana idea: ACCENDERE IL CERO DURANTE LA LEZIONE!
La prima accensione avviene durante l'ora del professore di Lettere Antonio Vannini (attuale Preside del Liceo Scientifico, nisi fallor), ed il tutto si conclude con una risata generale senza ulteriori conseguenze.
Non ancora pago della birbata, durante la lezione di Latino o Greco con l'eccellente professor Moreno Lifodi (senza ironia, anzi con viva ammirazione), il futuro eretico riaccende repente questo cero loretano, mentre stazionava, come sempre, in fondo alla classe. Improvvisamente, la classe è di nuovo percorsa da uno strano, inconsueto odore, nonchè da un incomprensibile fumo.
 Il professor Lifodi, accortosi dell'inghippo, giustamente perde le staffe; chiama il Preside Bianciardi, che prende l'indifendibile autore della stupida marachella e lo catechizza a dovere, in presidenza. Dimostrandosi forse sin troppo buono: ci voleva decisamente una sospensione, vista la stupidità del gesto (facile dirlo adesso, eh...).
Non si dice che da giovani si è tutti un po' incendiari, e poi, intorno ai 40, si diventa pompieri?
Il problema, forse, è se si diventa incendiari intorno ai 35 anni: ma questa è tutta un'altra storia, che i più attenti lettori avranno di certo in mente...     

Ps Ah, il montepaschino compagno di furbata (ma sicuramente non responsabile quanto me, sia chiaro) è Roberto Rossi, oggi importante comunicatore della galassia Mps.
 Prima che le strade della vita andassero a divergere drasticamente, ci siamo divertiti anche così. Ognuno - si sa - fa quel che può...

13 commenti:

  1. Ahahah! Divertente aneddoto, davvero!

    Del resto, al Liceone ne sono accadute di tutti i colori!

    Per ora sono un po', come dire, pudìco: le storielle mie e della mia classe preferisco raccontarle a voce, in un'atmosfera insomma più "intima"...non sarà che con l'età si perde qualche freno inibitore? ;-P

    Ho almeno una storia, però, alla quale posso far cenno. Riguarda un'assolata, calda giornata di Giugno, sul finire della quinta ginnasio: lettura dei Promessi Sposi, compiuto ciò che non era da farsi, abbondanti scorte di riso e...all'immaginazione il resto!

    Francesco Aldo Tucci

    Post Scriptum: sì, l'ora "di religione" è da sistemare; di certo, così non funziona più.
    Una vera storia -critica- delle religioni. Allora sì che sarebbe una materia utile e importante, al pari di storia e filosofia.
    Serviranno pure professori adatti, però...

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  2. Caro eretico,
    Come ben sai il concordato e , prima, i patti lateranensi sono e rimangono un contentino e uno strumento di scambio di natura elettorale
    Che ha consentito al potente di turno di garantirsi i voti degli ingenui cattolici
    Pronti a vendersi l'anima per concessioni esulano dalla fede religiosa, il tutto a danno erariale dellostato.
    Sono pienamente concorde con latuaproposta di restituire ai vescovi l'onere distrutti l'insegnante di religione,restituire e aggiungo di spostare l'ora di irc pomeriggio,giusto per vedere che veramente la sceglierebbe. Si alternano subito strali di proteste vs lavoratori che rischiano il posto,tutto ma dei precarichesono a casa non si d'Anna quasi nessuno.
    Ps. Perché' non racconti quanto fu stabilito rimborso allo stampella chiesa ball'indomani dellabreccia di porta pia? Sarebbe interessante,!.
    Altrimenti lo potrei postare io... giusto per fart capire a chi ti legge quanti soldi continuiamo ad elargire ad un ente ricchissimo mentre scivolano in una crisi economica devastante e aggiungo,aggiungo forse,senza ritorno.

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  3. Eretico, scusa la divagazione, ma te c'eri (non ceri, mi raccomando, c'eri con l'apostrofo) sempre quando al "barba" (mi scusi l'illustre attuale preside del Liceino) fu sottratta l'amata pipa e, dopo il suo accorato appello di restituzione della stessa, gli fu recapitata una buffissima lettera che avanzava una richiesta di riscatto??
    Lo so, non c'entra un tubo col resto...era solo per divagare e togliere un po' di polvere dai ricordi.

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    1. La storia del sequestro della pipa l'avevo sentita, ma non ero più presente. Vista la prescrizione del reato, potresti dirci chi ideò e portò a compimento il tutto, no?

      Quanto al precedente anonimo, ottima la cosa su Porta Pia: posta tu, così mi risparmi tempo prezioso.

      L'eretico

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    2. Ero bambino quando la pipa sparì, facevo quarta ginnasio e ovviamente un "quartino" non avrebbe mai sognato di compiere un simile gesto. Ricordavo però divertito l'episodio/reato, presumibilmente portato a compimento da chi era nel Comitato in quegli anni.
      Ma rischio di attribuire "colpe" non accertate e non proseguo per mancanza di elementi e prove. Era solo l'occasione per divagare con qualche ricordo di momenti molto spensierati, a differenza degli attuali.
      Grazie a te per lo spazio!

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  4. mi piace ricordare la mia insegnante di religione di quarta superiore che, uscendo un po' fuori dal programma, tenne qualche lezione di confronto fra le principali religioni monoteiste, a mio parere molto interessanti.
    Penso che potrebbe essere un modo per capire meglio le altre culture di cui anche l'Italia si è popolata, oltre a promuovere l'integrazione fra i popoli, e ad aumentare la cultura media che, purtroppo, è piuttosto bassa...

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  5. Parole sacrosante, l'ora di religione dovrebbe trasformarsi nell'ora di storia delle religioni!

    P.S. la storia del cero m'ha fatto morì...soprattutto al pensiero che possa farlo uno degli alunni mentre in cattedra c'è l'Eretico! Ha ha ha

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  6. L'aspetto più scandaloso è che ci sia bisogno del beneplacito vescovile per insegnare in una scuola pubblica prendendo lo stipendio dallo Stato. Solo in Italia, solo in Italia!!!

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  7. Eretico, vado fuori tema per stimolarti un articolo sugli eventi odierni della sanità toscanota...come saprai è stato arrestato in data odierna l'esimio prof. Macchiarini il quale voluto fortissimamente dal gran moralizzatore Enrico rossi percepiva 310.000 € l'anno (110 da Careggi e 200 dalla regione) per fare 10 operazioni all'anno. Pare non gli bastassero. Ennesima figura di merda del grande Rossi.

    Saluti,
    Anonimo Veneziano

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  8. Caro Anonimo veneziano,
    ti informo che vado testè a scrivere sul Gran moralizzatore Enrico Rossi.
    Tornando a bomba, il Vescovo che sceglie i docenti. Vorrei fosse chiaro anche ai ciechi che - oltre ad essere cosa da Medioevo puro - è anche un modo per crearsi un'ulteriore schiera, non piccola, di persone che faranno del conformismo e del servilismo la loro norma di vita. Altrimenti il Vescovo li manda a casa.

    L'eretico

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  9. Caro Eretico, perché le religioni vanno insegnate nella scuola pubblica? Perché invece non lasciarle interamente al di fuori della formazione dei ragazzi? Se la religione continuerà a rimanere un concetto centrale fin dalle elementari, non riusciremo mai a formare delle generazioni che gestiscano la cosa pubblica prescindendo dalle questioni dello spirito.

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    1. Caro Guido,
      infatti ritengo che le religioni nel senso penosamente catechistico (e politicamente corretto) di oggi, vadano tenute rigorosamente fuori dalle aule scolastiche.
      Diverso il caso della storia delle religioni: argomento vastissimo, che peraltro deve (o dovrebbe) essere affrontato dai docenti di Storia.
      Quando uno spiega Martin Lutero, non fa forse Storia delle religioni?

      L'eretico

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  10. Ma se dall'accensione del cero veniva fuori un piccolo incendio te lo sapevi il numero dei pompieri o te lo scordavi come quel pretino della Curia?

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