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mercoledì 5 dicembre 2012

Il mercoledì scolastico: libri, libri, libri...

 
  Ieri pomeriggio ho accompagnato i ragazzi di una mia classe (non tutti, 13) ad un evento che mi permetto di pubblicizzare: la disfida fra classi - organizzata dalla libreria Becarelli -, incentrata su un libro, scelto dalla libreria stessa. Domande sul testo, e non solo.
 Non c'è alcun bisogno di dire che Gabriella - la proprietaria - organizza il tutto ANCHE per pubblicizzare la sua attività e per vendere qualche libro ai ragazzi impegnati, appunto, nella disfida; resta il fatto che, per quanto visto, l'evento è ormai oliato, e funziona bene: c'è una conduttrice che sa rapportarsi ai ragazzi, c'è una giuria composta da tre "giovanotte" autoironiche reclutate dal temibilissimo gruppo di lettura becarelliano, ci sono, soprattutto, i ragazzi: alcuni dei quali - come sempre capita - fuori dal contesto della classe riescono a mostrare insospettabili qualità, del tutto impensabili durante l'orario scolastico in quanto tale. Bene così, a maggior ragione se la classe in questione ha anche vinto, in piena zona Cesarini.

  Ad ulteriore ragione, se pensiamo ai dati che la stampa continua a sfornare: su Repubblica di ieri, Conchita De Gregorio titolava "Più libri, meno cellulari la ricetta per salvare il futuro dei nostri ragazzi" (rapporto dell'organizzazione Save the children).  Si cita la categoria dei cosiddetti "disconnessi culturali": ragazzi che, per esempio, non leggono niente di cartaceo. Il rapporto parla di un 39,5% di ragazzi che non hanno letto alcun libro nel corso dell'anno 2011 (quotidiani non in rosa, neanche se ne parla, immagino).
 Quello che ritengo dovremmo fare, è proprio il cercare - senza alcun misoneismo, insensato scrivendo da un blog - di fare recuperare, o meglio acquisire, un rapporto con il libro: nel senso concreto, fisico, tattile. Financo olfattivo. Da soli, i docenti non bastano di certo; ci vogliono i genitori e, magari, iniziative come quella della Becarelli, usata come grimaldello per creare un rapporto fra i ragazzi ed il libro nella sua fisicità.
Cara Gabriella, a questo punto, dopo questa sviolinata, pretendo di conoscere le domande del certamen in anticipo, al prossimo giro...

Ps A proposito di libri, ringrazio il Preside del Liceo Classico Raffaele Bonavitacola per il gradito omaggio ricevuto in settimana: la pubblicazione sui 150 anni del Liceone. La leggerò con piacere, almeno rapsodicamente, quanto prima.
A parte qualche nome che mi sta un pochino sullo stomaco (ma viva il pluralismo!), ci sono Alfredo Franchi e Moreno Lifodi: sinonimo di eccellenza garantita (e non mi devono neanche più interrogare, quindi sono complimenti sinceri...).

20 commenti:

  1. Giusto l'articolo. Molto istruttivo.

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  2. Ben vengano, caro prof., iniziative del genere e un apprezzamento particolare alla sempre ottima Gabriella! I tuoi ragazzi hanno vinto! Non ne sei un pochettino fiero? Quanto basta per pensare che qualcosetta l'hai impressa nelle testoline dei tuoi studentelli, no?

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  3. Bene, a proposito di libri, venerdì prossimo a Palazzo Patrizi ne viene presentato uno su paesaggio senese e cemento (vedi link):

    http://www.sienafree.it/siena/142-siena/43043-ad-occhi-aperti-il-paesaggio-senese-tra-armonia-e-cemento

    Sarà presente anche il comitato di "Siena Capitale Europea della Cultura 2019" con Sacco e company a presentare il testo.
    Visto che i signori Ceccuzzi, Cenni ed il loro partito sono tra i principali promotori di Siena Capitale ecc..., ma anche di tante belle edificazioni e colate di cemento che hanno deturpato il comune di Siena (dalle lottizzazioni fuori porta Pispini a quelle di viale Sclavo, dall'Ecomostro di viale Sardegna alla nuova sede della Provincia, dall'edificio lineare alla risalita meccanica della stazione), mi piacerebbe che fossero presenti per rispondere dei loro "danni". In un comune che negli ultimi 20 anni si è spopolato di oltre 10.000 cittadini, questo furore costruttivo è giustificabile?

    MICHAEL KOHLHAAS

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    1. caro michhael e cari tutti,
      come ogni mercoledi i commenti sono in numero minore, meno accalorati e "competenti".però quando si tratta di contestare agli insegnanti il modo di insegnare, il tempo del loro lavoro o il fatto che non vogliono fare 2 h di più si scatena l'agorà.
      comunque vorrei comunicare a tutti che abbiamo ora un motivo e un luogo fisico e non anonimo per esprimere e anche gridare a ceccuzzi e agli altri quello che non va, come dovrebbe, secondo noi , andare fornendo proposte oltre a proteste: è la sede del comitato . ascolteranno tutti e tutto. io ci vo'. ci dovrebbero andare anche tutti coloro che si sdegnano nel blog
      giacinto bartalini

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    2. Grazie della segnalazione Giacinto.
      2 domande:
      - tu fai parte del comitato?
      - dove si trova concretamente il comitato, come e quando si può andare a farsi "sentire"?

      MICHAEL KOHLHAAS

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  4. Un saluto

    Libri, libri, libri ... a proposito, ho visto che é stato presentato anche quello di Cesare Geronzi e Massimo Mucchetti, Confiteor

    In uno degli articoli di presentaazione del libro, si parla anche di Banca MPS
    "Esistono, poi, i casi particolari come il sistema-Siena. Ossia una banca, il Monte dei Paschi, che è espressione di una Fondazione i cui componenti sono nominati dalla politica locale, cioè dal Pd e che con la sua attività contribuisce a finanziare un territorio. La crisi ha messo a rischio quel sistema e Mps sta cambiando pelle, ma il fatto che il suo ex presidente Giuseppe Mussari sia presidente dell'Abi (l'associazione bancaria italiana) è simbolico di come finanza e politica in alcuni casi siano due facce della stessa medaglia. Così come non è un caso che l'uomo nuovo del Monte sia Alessandro Profumo che a tutto l'establishment non è estraneo."
    http://www.ilgiornale.it/news/interni/quei-banchieri-sistema-che-flirtano-sinistra-862071.html

    - Off topic -

    E ORA ?
    Il Monte deve cambiare i Tremonti Bond che l'avevano salvata, e deve ricapitalizzarsi per basilea 3.
    Quanto sará veloce questa corsa ed a che prezzo ?

    Siccome non è possibile per le regole europee dare aiuti di stato ad una banca, ci si inventa che eventualmente gli interessi potranno essere pagati….. con altre obbligazioni.
    Il Governo MONTI, vuole usare soldi pubblici, per un prestito ad una Banca i cui interessi, saranno quasi certamente pagati in azioni a un prezzo superiore di 4 volte a quello di mercato. Lo scopo è quello di non “turbare” gli assetti proprietari di BMPS e fare pagare la ricapitalizzazione ai cittadini.
    Fortunatamente Bruxelles non vuole, e pretende che gli interessi siano pagati con azioni emesse a valori di mercato, in questo modo l’attuale proprietà di diluirebbe 4 volte di più per ogni cedola pagata.

    Ma non basta, durante la gestione Mussari(oggi numero uno dell’Abi….) Banca MPS, sembra aver sbagliato anche la copertura dal rischio tassi sul suo enorme portafoglio di titoli di stato tramite derivati: il risultato è che 25 miliardi di titoli statali rendono solo 65 milioni, lo 0,26%.

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  5. Caro Marco,
    ottimo il tuo intervento, anche se magari farà deragliare i commenti: quando ci vuole, ci vuole! Oggi un'altra importante agenzia internazionale ha ulteriormente declassato Mps, e non sembra finita qui.
    L'errore sulla copertura dal rischio tassi è IMPERDONABILE.
    Tornando all'argomento del pezzo, speriamo nei giovani senesi: sta a loro ridare speranza ad una città che, onestamente, se siamo lucidi, non può più offrirne molta...

    L'eretico

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  6. Bravissimo Raffaele, meravigliosa Gabriella - sapiente e generosa - sensazionali i tuoi ragazzi!
    Leggo sempre la tua rubrica e mi devo dichiarare sempre in accordo con te...che disdetta non poter più condividere la colleganza!
    Anch'io sono riuscita ad ottenere - summo cum gaudio - l'Annuario del Liceone: tra tutti, soprattutto un autore mi interessa, ma vedo tanti interventi interessanti. Con una certa soddisfazione anche quello di un mio pupillo, ora brillante studente di Filosofia.

    Grazie, Ascki!

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  7. ma il professor Di Piazza la legge sempre la divina commedia? Un grandissimo

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  8. Caro Eretico,
    sottoscrivo per Franchi e Lifodi, il primo maestro di vita oltre che di cultura.
    Sui libri però non sono punto d'accordo.
    Si tratta solo di un supporto: prima c'erano i papiri, poi le tavolette, la carta pecora ...
    Non facciamo i feticisti come gli amanti del vinile.
    I supporti, i contenitori cambiano.Non si può rimpiangere il mangiadischi e neppure la puntina storta che ti rovina l'ascolto per sempre.
    Un tempo c'erano le musicassette, poi le VHS, per tacere di tutti gli altri fomati finiti nel dimenticatoio....
    Presto sarà il turno del CD Rom e pure del DVD Blue Ray o no.
    Quello che conta, caro Raffaele, sono i contenuti e non il contenitore.
    La fonte Bandusia, per restare in tema Lifodi, è sempre la stessa e risplende sempre più del vetro ovunque la leggi.
    Qundi ben vengano il Kindle, il Kobo o qualunque altro supporto digitale.
    Perderemo il profumo del libro, che piaceva anche a me, ma, oltre a salvare un pò d'alberi, potremmo preservare anche le schiene dei nostri figlioli, i quali dalla prima elementare in poi vengono caricati come fanti della grande guerra di ogni ben di Dio, e risparmiare anche qualcosa, visto che nel costo del libro quello che incide di più è la stampa.
    Diffondiamo quindi i contenuti e non il contenitore.

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    1. caro anonimo delle 18.52,
      la schiena non si rovina stando sui libri, ma sul divano.
      invece gli occhi , e non solo, si consumano come cerini stando davanti a schermi pixelati che, costringendo a costrizioni retiniche e oscillazioni del cristallino possono determinare un calo della vista; possono, come le sigarette possono essere letali. possono. vuoi rischiare?
      guardare per lungo tempo schermi a lcd determina anche delle reattività delle connessioni neurali che non si fermano al termine dell'attività ma proseguono per molto tempo anche dopo, soprattutto di notte, condizionando negativamente il sonno e quindi il riposo.
      non per essere fascisti, ma scientisti, nel senso di documentarsi bene e non lasciarsi abbindolare dal consumismo che ha come unico obiettivo far spendere a prescindere dal miglioramento o meno della condizione umana: vendere e superare per rivendere: basta guardare il mercato dei telefoni cellulari o delle tv.
      inoltre leggere un libro di carta, magari riciclata, consente di appuntare, segnare evidenziare, commentare ecc., connotando quella lettura in maniera personale.
      lorenzo

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    2. Caro Lorenzo,
      alcune puntualizzazioni sugli ebook readers. Molti di essi utilizzano la tecnologia ad inchiostro elettronico, senza retroilluminazione, che somiglia molto alla carta stampata e non affatica gli occhi. Per quanto riguarda gli appunti inoltre è non solo molto facile prenderli, ma anche altrettanto facile ritrovarli! Penso che questo tipo di tecnologia abbia delle enormi potenzialità in campo educativo per le caratteristiche di flessibilità, portabilità e memoria che le sono proprie. Detto questo, per me il cartaceo è insostituibile, soprattutto per le sensazioni legate a tatto e olfatto, ed è sicuramente il formato che preferisco per una bella lettura casalinga.
      Saluti,
      Francesco

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    3. Caro Lorenzo,
      non sono oculista e non posso seguirti su quanto riferisci.
      Ma se tu avessi un figlio in età scolare sapresti bene quello che dico riguardo al peso degli zaini. Il divano è un'altra cosa.....
      Consumismo, invece, è stata la moltiplicazione dei libri di testo. Noi alle elementari ne avevamo due: Sussidiario e libro di lettura. Vai a vedere oggi. Ed i contenuti non sono maggiori, anzi. Ci sono anche degli errori marchiani, tipo il faggio definito un tipico albero di .... pianura!
      E' il più lampante esempio di prevalenza del contenitore (carta) sul contenuto (testo).
      Come, poi, avrai notato non ho parlato di I-PAD.
      Non appartengo alla religione della mela morsicata. Non seguo mode.
      A dire il vero non ho attualmente nemmeno un kindle o un kobo, ma mi piacerebbe che, visto il costo competitivo, la scuola ne facesse uso.
      So che ci sono classi sperimentali dotate di I-PAD, comprati coi soldi pubblici. Con lo stessa spesa avrebbero equipaggiato l'intera scuola ...
      Anche questo, di questi tempi, senza andare a pensare male, è come minimo consumismo.
      Di certo con i libri digitali si risparmierebbero molti soldi e si salverebbero moltissimi alberi.
      Il riciclo, come altre categorie di pensiero, di cui si riempiono la bocca i nostri politici e gli intellettuali puri (nel senso che non fanno un tubo per vivere) ha una incidenza minimale, alla fine è solo facciata ecologica, puro "kashmire" in salsa radical chic.
      Comunque anch'io riciclo ... il mio centesimo lo metto ogni giorno ... meglio che niente!
      Io mi considero un digitalizzato, nel senso che ho sprecato gran parte della prima parte della mia vita e dei miei occhi sui libri e sui fogli di carta.
      Del resto non c'era alternativa ....
      Oggi nel mio lavoro, peraltro molto, molto tradizionale, posso fare in un quarto d'ora quello che prima riuscivo a fare in un pomeriggio. Mica male .....
      Indietro quindi non si torna. Non si può tornare.
      Se questi contenitori hanno i problemi che dici tu sarnno sostituiti con altri .... è l'evoluzione .... dal papiro, per ora, al pdf.
      Amo anch'io i libri, o meglio il loro contenuto, ne ho tantissimi e li ho letti (quasi) tutti, la mia biblioteca che prende una stanza, in quanti MB entrerebbe?
      Ho una biblioteca tecnica per il lavoro, ma anche per gli hobbies, tutta in pdf in un angolo del mio hard disk che forse richiederebbe un condominio intero ...
      Ho anche un back up che mi mette al riparo da calamità od incendi tipo quelli arcinoti ad es. della biblioteca di Alessandria o arci-vescovi tipo quello .... beh lasciamo perdere.
      Come vedi non c'è storia, il futuro, ma noi nel 2013 siamo già nel futuro che immaginavamo da ragazzi, è questo.
      Il resto purtroppo e per fortuna è storia.







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    4. Non intEndo tornare indietro nel tempo e conosco bene pregi e difetti del supporto elettronico. Concordo con molte delle vs argomentazioni e il dibattito sui libri di scuola ci porterebbe lontano.
      Sono contrario a guelfi e ghibellini e penso che una buona dose di sano confronto possa portare a buoni risultati.
      Lavoro nella s scuola e vedo gli zaini, i libri, i quaderni ecc... é aeroporto è consumismo . Mi riferivo alla lettura come passione e come metodo per imparare a saper cercare con la ragione e non con un motore di ricerca.
      Grazie x gli spunti di riflessione.
      Lorenzo

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  9. Questo discorso su contenuti e contenitore è molto vero e fa riflettere. Però mi chiedo: col Kindle si riesce a sottolineare? Col Kindle si può mettere una glossa a margine di un libro, o si può semplicemente fare un orecchio alla pagine che contiene una frase, o un verso? Col Kindle si riesce a tenere un testo a fronte? La butto là, "di pancia": il Kindle (o un tablet) mi sembra molto utile per libri scolastici, saggi, manuali, o anche per la letteratura d'evasione (l'ultima Patricia Cornwell), mentre per i Promessi Sposi o per le pluricitate Odi oraziane continua a servire la carta e l'odor di inchiostro. Luca. P.S.: Ma qualcuno ha mai capito dove sia, 'sta fons Bandusiae?

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    1. Luca,
      penso che si possa fare anche di più delle glosse o delle sottolineature ....
      Quello che Tu dici, comunque, è molto interessante.
      L'anonimo delle 18,52.

      PS: Non è stata identificata con certezza la sua localizzazione, anche se si ritiene veritiera la sua collocazione nel comune di Licenza, in provincia di Roma. Altre localizzazioni sono state ipotizzate a Vacone (RI) e a Banzi (PZ).

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  10. Per restare in tema libri e tecnologie, consiglio il godibilissimo "L'estinzione dei tecnosauri" di Nicola Nosengo (un giovane autore che ha studiato comunicazione all'università di Siena).
    Visto che è uscito in libreria 4-5 anni fa, credo che lo dobbiate prenotare; magari fate prima a scaricarlo su Kindle...

    MICHAEL KOHLHAAS

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  11. Tutto vero! Meglio il contenuto del contenitore non c'è dubbio! Ma si perde il rapporto "fisico" col libro che deve essere toccato, stropicciato, accarezzato, annusato, amato, odiato, archiviato, recuperato e via.......

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  12. Grazie Marco Fattorni per aver citato "Confiteor" di Geronzi e Mucchetti. ERo certa che prima o poi qualcuno lo avrebbe fatto. Interessante. Quanto ai libri, per non andare off-topic, vorrei invitare a guardare la clip su you tube http://www.youtube.com/watch?v=VtLkAwUkSz8&feature=share girata da un mio amico regista Dino Giarrusso (che tra l'altro è l'aiuto regista nel film Cosimo e Nicole di Francesco Amato) che gira le pubblicità dei libri come se fossero trailer di un film. Ganzissimo e pregevolissimo il suo lavoro. Speriamo in futuro di vedere più pubblicità dei libri e meno pubblicità di prodotti per pulire il water.

    cordialmente
    BK

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  13. Il 20 dicembre alle ore 17,00 al Liceo classico ci sarà la presentazione del libro 1862-2012 150° anniversario del Liceone. Credo sia un'occasione da non perdere, sarebbe importante anche comprare e far comprare qualche libro, visto che le spese per la stampa le ha anticipate la scuola. Forza ex liceali, un piccolo sforzo per un buon libro...

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