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venerdì 2 marzo 2012

La farsa delle dimissioni mussariane e gli zuccheri di Franchino...

 
   Un primo marzo scoppiettante, per i castisti senesi: all'ora di pranzo, arriva la notizia shock (si fa per dire) delle dimissioni dei vertici abisti, capitanati (non si sa ancora per quali reconditi meriti) da Mussari Giuseppe, in versione barricadera. Non ha più la kefiah come ai vecchi tempi della Fgci, protesta in giacca e cravatta e con il portafoglio gonfio, ma comunque ci va giù duro.

  In serata, poi, durante il primo tempo della partita della Mens sana, il malore (pare di capire per calo di zuccheri) di Franchino il Ceccuzzi, cui ovviamente l'eretico fa i migliori auguri di pronto rinvigorimento, annunciandogli - se il suo avvocato Pisillo non l'avesse ancora fatto - che la nostra causa, la cui discussione era prevista per domattina 3 marzo, è stata ancora rimandata, questa volta al prossimo ottobre: almeno da questo fronte, non stia a stressarsi troppo, dunque. C'è tutto il tempo per rimettersi al meglio.

   Dimissioni abiste, dunque: una FARSA, condita da toni farseschi.
Il Fatto quotidiano, con Marco Palombi, non essendo giornale sotto ostaggio bancario, si permette di definirle "pantomima", "gioco delle parti", "piazzata", "sceneggiata".
 "No, non sono dimissioni all'italiana" (excusatio non petita), ha avuto l'ardire di dichiarare Mussari alla stampa ieri. Spiegazione che ha dovuto dare, perchè tutti gli operatori del settore avevano capito già mentre le annunciava, ciò che c'era dietro: la volontà mussariana di mostrare i muscoli (sic) di fronte al Governo e soprattutto di fronte ai banchieri, in modo da incamerare le opportune benemerenze in vista di luglio, quando ci sarà da essere riconfermato al vertice dell'Abi, massima ambizione mussariana. Pugno duro con il maxidecreto Monti (nella parte che andrebbe a penalizzare le banche), così come si era fatto contro l'Eba sul discorso della necessità di ripatrimonializzazione degli istituti bancari (Mps in particolare, guarda caso).
Come l'aspirante suicida che prende due o tre barbiturici (neanche troppo forti) per attirare l'attenzione su di sè, avendo tutt'altro in testa che, appunto, il suicidio: a questo abbiamo assistito. Ci si dimette per qualche giorno, per riguadagnarsi la pagnotta a luglio.
 A breve arriverà l'emendamento firmato dal nuovo Gianni Letta, Antonio Catricalà, l'uomo dei poteri forti, e gli abisti torneranno tutti ai loro posti, dopo essersi anche divertiti a battere i pugni sul tavolo. Farsa piuttosto ben studiata, in effetti...

  Queste sono dimissioni che durano l'espace d'un matin, e che finiscono con una magnata d'abbacchio e di amatriciana. 

13 commenti:

  1. Bastardo Senza Gloria2 marzo 2012 alle ore 10:14

    Buongiorno. A me lascia un pò perplesso che tali prese di posizione, direi sacrosante per onore della libertà, vengono da uomini di sinistra. La sinistra al potere, in questo caso l'ABI, che si scaglia contro le riforme liberiste che vanno a ledere risacche di privilegio, che se eliminate andranno a favore della "gente", del "popolo". Ergo, come nel groviglio armonioso locale, si predica in un modo e si razzola in un altro.
    Una domanda, così proprio per curiosità e nient'altro.
    In questa città c'è rimasto qualcuno veramente di sinistra?
    Penso che gli ideologismi siano finalmente da mettere in soffitta. Tolgono alle persone qualsiasi possibilità di ergersi come esseri liberi, unici, pensanti ed irripetibili.
    Un abbraccio.

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    1. Ma nessuno ha capito che la "sinistra" è un concetto che non esiste?
      O meglio esiste fino a che si è in trincea, a lottare per qualcosa di migliore per tutti, ma quando si "passa la barricata" ecco che tutti i valori di sinistra vengono meno.
      Ergo, la sinistra non esiste, smettiamo di fare gli ipocriti.

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    2. Ecco quelli di sinistra
      http://ilsantodisiena.wordpress.com/2012/03/02/bersani-quello-di-sinistra-sostiene-le-banche/

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    3. Bastardo Senza Gloria2 marzo 2012 alle ore 15:07

      Buonasera. Caro Anonimo, fai pure le tue analisi, rispettabilissime. Io agisco come penso, non sono un ipocrita.
      Sull'ipocrisia della sinistra se vuoi disquisire sai a chi rivolgerti, in questa città ce ne sono a bizzeffe.
      Ti saluto.

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  2. per un attimo, quando ho letto che Mussari si dimetteva ho sperato, ho avuto un brivido di gioia immensa...ma non erano le dimissioni che mi auguravo.

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  3. In effetti, sarà capitato a molti, di provare questo "brivido di gioia immensa": ma il Nostro si è dimesso da dove non doveva (sapendo poi di ritornare in sella a breve), e NON si è dimesso da dove avrebbe dovuto.
    L'eretico

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  4. io l'avrei lasciato quel maggio 2011 al Rastrello, ma senza musica a coprire l'audio ambiente...
    così avrebbe fatto un vero bagno emotivo....

    La migliore considerazione del tuo libro...:
    Amico del Piccini e ha fatto quello che ha fatto...
    Amico di Franco Masoni e ha fatto quello che ha fatto...
    (un amico di quelli che ce li trovi accanto al momento del bisogno

    chissà come finisce col Ceccuzzi o col Minucci

    magari va lui al Maccabi (...almeno lo pettinano....)

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  5. un' idea per i sindacati del MONTE.
    Il prossimo sciopero organizzatelo in concomitanza del CDA, riempite, se riuscite, piazza Salimbeni e fate passare in mezzo ad un ala di dipendenti festanti tutti i componenti del CDA, che tutti insieme accompagnati dai mega dirigenti in questi anni in cui il titolo si è valorizzato hanno portato a casa € 65.000.000,00.
    Dopo potrebbe essere organizzato il trasferimento sotto il palazzo comunale, previo appuntamento con il sindaco, per ringraziarlo di tutto quanto ha fatto e detto in questi magici anni di Siena da bere! Chissa se avrà ancora un calo di zuccheri.
    Altra trasferta potrebbe essere organizzata a Roma sotto la sede dell'ABI, a cui Siena ha dato un amministratore di notevole spessore. Sperando che le dimissioni siano rientrate.
    Poi dopo pranzo, con i buoni, una visitina alla sede del PD per ringraziare Bersani e il partito di aver forgiato la classe dirigente che governa la nostra città e di avercela mandata.

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    1. L'anonimo non ci crederà, ma la sua era l'idea che l'eretico voleva lanciare a breve!
      Le due ali di dipendenti - per riuscire alla perfezione - dovrebbero provvedere a stampare (a basso costo) delle banconote false, da tirare, a mo' di scherno, addosso ai "benemeriti" dirigenti, al momento del passaggio. Qualcuno dovrebbe riprendere il tutto, e buttare subito dopo in Rete. Successo assicurato!
      L'eretico

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    2. Posso tirare anche dei sassi appuntiti e incandescenti oltre alle banconote? In tal caso vengo volentieri

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    3. Questo guarda troppa televisione, pensa di essere in Val di Susa. I dipendenti del Monte non diranno ahi, limitandosi ai soliti mugugni al bar parlando della Robur e della Mensanina. Onore ai valsusini, altro che i montepaschini!

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  6. Quelli di sinistra c'hanno sempre il portafoglio ben saldo a destra! ed il nostro ne è la conferma.

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  7. Secondo me entro la prossima settimana dimissioni rientrate. Il boccoluto non lascia mai niente che non possa riprendere subito dopo...

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