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domenica 24 marzo 2013

La domenica del villaggio: "La Frode", il Comandante Arkan, un po' di Giacomo...


    Il libro della domenica non è certo una novità editoriale, ma è un testo straordinariamente attuale ed utile per capire l'odio che ancora bolle nella polveriera della ex Jugoslavia (vedasi la recentissima sfida calcistica tra Croazia e Serbia, a Zagabria):"Arkan, la tigre dei Balcani", di C. S. Stewart, pubblicato da Alet (Padova) nel marzo 2009.
 Leggendo le cronache del contorno della partita (riedizione della guerra civile del 1991-1995), mi è tornata in mente proprio la figura, ancora leggendaria per molti serbi, del delinquente fattosi paramilitare Zeljko Raznatovic, il famigerato Comandante Arkan. Il mondo conosce lui, e ricorda la innegabile ferocia di lui e dei suoi paramilitari. Arkan, per dirne una, era l'uomo che si vantava di avere ucciso (da solo, dopo essersi trovato involontariamente in pieno territorio nemico), 24 ustascia croati a Vukovar, nel novembre del 1991.
 Ma la realtà balcanica è troppo complessa per abbandonarsi a facili divisioni, manichee quanto false. Guidando per la Croazia, ci si accorge ancora oggi, e ben presto, di una cosa: molti paesi, frequentati da ignare famigliole di turisti, salutano chi entra con l'effigie di Ante Gotovina, capo dell'esercito croato in quegli anni. Persona tutt'altro che pacifista, per usare un eufemismo. C'era chi voleva fare dare il calcio di inizio della partita Croazia-Serbia proprio a lui, l'altra sera!
 L'odio balcanico, insomma, è ben lungi dall'essere placato: e lo sport, nonostante le lodevoli intenzioni dei protagonisti in campo, può gettare, per eterogenesi dei fini, ulteriore benzina su di un fuoco mai sopito.

  Film da non mancare, l'annunciato "La frode" del bravo Nicholas Jarecki: cast stellare (Richard Gere, Susan Sarandon, Laetitia Casta), ottimo ritmo, tensione mai in calando dall'inizio alla fine, perfetta (purtroppo) plausibilità della sceneggiatura.
 Il 60enne Gere è uno squalo dell'altissima finanza, aduso sbianchettare i bilanci della propria impresa. Il film, però, non è solo un attacco frontale alla spregiudicatezza amorale di quel mondo, ma si rivela anche un efficacissimo atto di accusa verso chi, lodevolmente, prova a mettere un freno all'ingiustizia famelica ed alle scorribande, non solo finanziarie, del Madoff di turno.
Non scriviamo oltre, ma questa è una pellicola da mostrare ad un corso di aggiornamento per avvocati (per fare vedere come si fa ad uscire da una situazione disperata), e da proiettare in ogni Procura dell'orbe terracqueo (per mostrare come si butta al vento un'occasione d'oro, irripetibile, per incastrare un manigoldo impunito).


  Riflessione leopardiana (che ognuno può volgere contro chi vuole...), infine, per nobilitare la domenica marzolina:

"A un giovane sventatello che per iscusarsi di molti errori e cattive riuscite e vergogne e male figure fatte nella società e nel mondo diceva e ripeteva sovente che la vita è una commedia, replicò un giorno N.N., anche nella commedia è meglio essere applaudito che fischiato, e un commediante che non sappia fare il suo mestiere (professione), all'ultimo si muor di fame" (Zibaldone, 17 aprile 1824).

7 commenti:

  1. Quando morì il famigerato comandante Arkan i tifosi laziali fecero ed esposero uno striscione rimasto famoso (Onore alla tigre Arkan). A Siena, in curva Robur, la domenica successiva i tifosi del Siene ne innalzarono uno in onore di Totò Arcadio, indimenticato giocatore di quel Siena: Onore alla tigre Arcadio. Ottimo esempio di sana e dissacratoria ironia.

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  2. L'odio balcanico è un fuoco ben alimentato dai paesi NATO, che hanno tutto l'interesse a mantenere uno stato di tensione permanente nell'area nella speranza che funzioni da elemento destabilizzante in chiave antirussa.

    I "balcanici" ci mettono ovviamente molto del loro favorendo i disegni della varie oligarchie politico-religiose che riescono ad autolegittimarsi solo facendosi la guerra tra loro.

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  3. La domenica del villaggio è un balsamo salvifico per la mente e per lo spirito. E' stata una grande idea introdurlo nel blog.
    Suggerisco, a chi ne ha voglia, la visione del mediometraggio "The last days of Lehman brothers" facilmente reperibile si youtube. 59 minuti prodotti da BBc sommamente recitati, e decisamente interessanti. Frase cult in finale (ma ve ne sono altre) "people are 99% animal and 1% human, and is the human part that causes all that trouble".
    Una risposta al leopardiano Zibaldone potrebbe essere questa: mi sembra che i nostri "commedianti", per quanto recitino una parte da fischi e uova marce, per ora di fame non muoiano, anzi....semmai lasciano morir di fame noialtri, senza farsi troppi scrupoli.


    as maiora
    marghe. carig.

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  4. Bastardo Senza Gloria25 marzo 2013 alle ore 14:52

    Conosco un paese, del quale non ricordo il nome, del Messico centrale, abitato da moltissimi commedianti, i quali pur non sapendo fare il loro mestiere, non sono stati fischiati (come si meritavano), ma alle volte molto applauditi, (nessuno però si dichiara di averli applauditi),
    così che hanno accumulato così tante fortune che dubito fortemente che patiranno la fame. E' molto più facile che a patir la fame si trovino ora, proprio coloro che li hanno applauditi in passato.
    Un abbraccio.

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    1. Bravo, questo sì che si chiama parlar per metafore !!

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  5. oooops...scusate l'errore ortografico eh....ma tanto lo sapete anche voi che nella tastiera la "s" è accanto alla "d".

    marghe.

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  6. I CITTADINI DI SIENA ancora non si rendono conto del disastro di questo "decennio" terribile, il periodo dell'incubazione e dello sviluppo del mussarismo un "virus" letale che solo l'intervento della Magistratura sta contenendo e forse annientando! Università,Fondazione Mps,Banca,conti Comune di Siena, è un "sistema-Siena" dissestato, dobbiamo definirlo "dissesto-Siena".PUR CON QUESTO QUADRO TERRIBILE c'è chi oggi-dimenticando di essere stato "protagonista" di questi risultati-vorrebbe riproporsi per il futuro di Siena.Ma è surreale! Chi ha provocato-o per imperizia,incapacità,leggerezza,incauta azione e altro-questo grave dissesto generale HA IL DOVERE DI RITIRARSI ALMENO PER UN PERIODO CORRISPONDENTE, ALMENO 10 ANNI FUORI DA OGNI RESPONSABILITA' PUBBLICA.Qui non conta più fare la gara a chi è più onesto o più puro, la gara è per le eccellenze, VOGLIAMO UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE più capace e di maggiore spessore sotto ogni aspetto.Persone nuove,facce nuove,idee forti.SIENA MERITA BEN ALTRO! USCIRE DA QUESTO DECENNIO SUBITO.

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