Cerca nel blog

lunedì 29 aprile 2013

Banca Mps: si stava meglio quando si stava peggio?


    In pieno corso di svolgimento c'è l'Assemblea degli azionisti, che si protrarrà per non poco; il momento è dunque propizio per fare il punto della situazione su banca Mps, ad un anno esatto dall'uscita di scena di Mussàri Giuseppe (con arrivo di Alessandro Profumo), e a 4 mesi dallo scatenamento dell'affaire Mps-Nomura.
 Le difficoltà dell'istituto sono evidenti, e non c'è bisogno di riprenderle in questa sede, oggi: i - 3,17 miliardi del Bilancio sono lì a testimoniarlo, insieme alle felpe Mps che pare non si riescano proprio a piazzare.
Lodevolmente, Profumo e Viola (oggi, a differenza di ieri...) dimostrano di prendere di petto la gestione - la mala gestio - passata: si voterà oggi per l'azione di responsabilità contro Vigni Antonio e Mussàri Giuseppe, e questi sono segnali chiari, concreti, inequivocabili.

  Banca Mps, però, con il nuovo management sembra essere piombata - molto più di prima - in un clima di tensione interna, fra dipendenti, mai riscontrata neppure nella sciagurata gestione precedente. Preparando il mio romanzo (romanzo, si badi bene) incentrato sulle vicende di un Dirigente Mps, sto parlando con molti montepaschini, di ogni ordine e grado: e non ce n'è uno che non mi confermi in questo assunto.  Il nuovo management, con la motivazione in sé sacrosanta del risanamento e del cambio di passo, sta in realtà ipersclerotizzando burocraticamente molti settori (tutti?) della banca.
Non è mia abitudine citare i sindacalisti, ma mi è arrivato fra le mani qualche pagina del viterbese Bruno Fonghini (Fabi), sulle cui posizioni questo blog concorda:
"Gli uomini nuovi (?) che hanno sostituito (?) quelli della vecchia fallimentare gestione perpetuano imperterriti negli stessi comportamenti fatti di pressioni commerciali sui prodotti che danno profitti immediati senza preoccuparsi di ciò che succede non domani, ma fra tre ore".
 Parole sante. Facciamo un esempio, fra i vari?
 Axa Mps VP 01 (fondo interno domiciliato in Irlanda...), istituito il 14 marzo 2012. La filosofia di fondo è che NON esiste più un capitale GARANTITO, ma siamo passati ad un capitale PROTETTO: vi sembra poco? Dal prospetto, viene fuori giusto questo:
"un obiettivo di PROTEZIONE...che mira a restituire a scadenza un importo almeno pari al Premio versato" (pagina 1 della scheda sintetica).
"Mira a restituire": capitale dunque NON GARANTITO, con il rassicurante aggettivo che esce mestamente di scena.

 Procedamus. Al punto 2 di pagina 1 del cosiddetto Prospetto d'offerta, si legge quanto segue:
"L'investimento finanziario presenta elementi di rischio che gli Investitori-Contraenti DEVONO VALUTARE ATTENTAMENTE prima di aderire alla proposta relativa all'investimento finanziario".
Chiaro? Ma se un contraente deve rischiare, e di brutto, i suoi dindini, perchè dovrebbe rivolgersi ad Axa Mps, con le sue commissioni tutt'altro che basse? Tanto vale, dunque, buttarsi in Borsa, per rischiare i propri soldi: comunque vada, bene o male, non ci saranno le commissioni da pagare alla banca!

 I rischi per i clienti sono dunque sotto gli occhi di tutti, e gli esempi dei funambolici prodotti targati Mps di una decina d'anni or sono dovrebbero avere insegnato qualcosa (ne siamo sicuri?).
Ma più che sul cliente-contraente, in questa sede ci preme sottolineare come in questa certo delicatissima fase il nuovo management stia creando (abbia già creato) un clima di forte pressione nei confronti della filiera addetta alla commercializzazione di tali prodottini: dal gestore della filiale agli addetti commerciali (costretti a divenire "piazzisti del Folletto", scrive Fonghini). Tutti i sindacati denunciano forte e continua pressione psicologica su chi è addetto al rapporto face to face con i clienti, spesso anziani (il termine per la sottoscrizione è fissato ad 85 anni): non tutti (fortunatamente, viene da chiosare) sono al settimo cielo, allorquando devono proporre un prodotto rischioso ad un cliente, magari non capacissimo di intendere alla virgola le varie sezioni di un Prospetto d'offerta.

 Morale della storia: che banca Mps debba cercare di risollevarsi in tutti i modi, nessun dubbio al proposito; che debba tornare a macinare redditività quanto prima, va benissimo: ma siamo proprio sicuri che questa strada intrapresa sia - per i clienti, e per gli stessi dipendenti - la migliore?

8 commenti:

  1. Un saluto

    Non só quale sia la strada migliore. Comunque per Siena ... é arrivato il momento, se vuole mantenere la sede della sua banca ( mi pare di capire ) ... di frugarsi in tasca, per il nuovo aumento di capitale.

    Profumo infatti, ci tiene a sottolineare che: ''Qui bisogna essere chiari, Siena metta mano al portafoglio, costituisca un veicolo di investimento e partecipi all'operazione''.
    http://www.asca.it/news-Mps__Profumo__aumento_capitale_Siena_metta_mano_a_portafoglio-1272683-ECO.html

    Inoltre
    a) Mps: Gip, no vantaggi indebiti e sproporzionati per Nomura
    http://www.asca.it/news-Mps__Gip__no_vantaggi_indebiti_e_sproporzionati_per_Nomura-1272805-ECO.html
    b) Mps: Gip, da Alexandria no vantaggi economici a Mussari e Vigni
    http://www.asca.it/news-Mps__Gip__da_Alexandria_no_vantaggi_economici_a_Mussari_e_Vigni-1272804-ECO.html

    RispondiElimina
  2. Bravo questo Giudice Bellini: se non sbaglio è quello che se era per lui quel brav'uomo del Baldassarri era già fuori dalle patrie galere. Complimentoni vivissimi!!

    RispondiElimina
  3. Ciao Raffaele, la differenza tra capitale protetto e garantito dipende dalla particolare struttura fel prodotto e da alcune technicalities giuridico-finanziarie che sarebbe troppo lungo spiegare. Quello che è certo è che con le VP il cliente non "rischia di brutto" i suoi soldi se rispetta le scadenze previste e rischia molto di più investendo direttamente in borsa, mentre l' eventuale risparmio sulle commissioni dipende dal numero di transazioni eseguite. Buona serata e comunque complimenti per il blog e i libri. Milo M.

    RispondiElimina
  4. Caro Eretico non capisco la tua meraviglia : è ormai da più di quarant'anni che le banche (tutte!) truffano sistematicamente i loro i clienti ( i piccoli risparmiatori, ovviamente non i clienti VIP), rifilandogli tutta la robaccia a rischio che hanno in portafoglio, appoggiandosi spesso anche a promotori esterni incaricati di compiere il lavoro più sporco !!

    L'etica bancaria è ormai questa e chi ci lavora o l'acetta o è out !!

    RispondiElimina
  5. solita visione di breve, anzi che dico, brevissimo termine dei manager anni 90 - 2000, in netto contrasto con la normativa ed il principio della sana e prudente gestione; l'unica attenuante che "concedo" è dovuta al fato che credo che la situazione delle banca sia davvero grave .....
    E-remita

    RispondiElimina
  6. Scusate ma qualcuno se ieri si è parlato anche di Leasing & Factoring e di Consum.it? Troppo spesso si dimentica che 600 dipendenti del Gruppo non hanno alcuna prospettiva per il futuro se non quella di una vendita a non si sa quale compratore....

    RispondiElimina
  7. Il MoVimento 5 Stelle ritiene che è assolutamente necessario che la magistratura faccia chiarezza per cercare di recuperare i soldi. Inoltre riteniamo la nazionalizzazione un passaggio obbligato (di fatto lo è già...) per procedere con un ridimensionamento della Banca a livello regionale.

    http://www.siena5stelle.it/2013/04/30/conferenza-stampa-su-commissione-di-inchiesta-parlamentare-banca-mps/

    RispondiElimina
  8. il giochino è lo stesso che profumo faceva ai tempi di unicredit. ps. anche il valentini ha parlato di "piazzisti" in assemblea. occhè vi siete messi d'accordo? :)

    RispondiElimina