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domenica 14 aprile 2013

La domenica del villaggio: "La città ideale", bel film, pessima Siena...

 
 
   Questa domenica, facendo un'eccezione alla norma, dedichiamo una puntata del tutto monografica ad un film che ha come protagonista, a livello di scenografia esistenziale, proprio Siena.
"La città ideale", film scritto, sceneggiato, interpretato nonchè diretto da Luigi Lo Cascio: nel complesso, bel film (thriller morale, potremmo dire, con venature oniriche e grottesche). C'è qualche sbavatura a livello di sceneggiatura, la tensione in alcuni momenti rischia di annacquarsi, ma il film c'è tutto, con la sua vis polemica contro la Giustizia italiota.

  Con un'implicazione che non possiamo non sottolineare: la città, i suoi cittadini, escono letteralmente distrutti dallo sguardo, lucidamente impietoso, di Lo Cascio. Il tutto, in un film finanziato (con 400mila euro) da Mps Capital services!
 La spiegazione più verosimile è che il bravo Lo Cascio, con una sorprendente furbizia, si sia fatto dare i soldi, per poi girare la pellicola secondo il suo estro, come è giusto che sia: al punto che tutto, a partire dal titolo (grottesco e paradossale, antitetico rispetto alla trama del film), sembra non combaciare assolutamente con le operazioni "culturali" negli ultimi anni promosse dalla banca, di solito tutte meramente agiografiche ed inneggianti ad una presunta (sic) superiorità della civitas senese (leggasi senesota).
  Dal bel film di Lo Cascio, esce invece una Siena esteticamente meravigliosa (come potrebbe essere altrimenti?), fotografata in modo tutt'altro che oleografico, e con luoghi che fanno la loro new entry cinematografica (per pura faziosità, segnalo il Vicolo delle carrozze, in cui avviene un importante dialogo, prodromico al dramma che vedrà come vittima kafkiana il protagonista); ma è una città cupa, livida, incarognita all'ennesima potenza: chi cade in disgrazia, viene prontamente abbandonato da tutti, fino a perdere il lavoro e l'amico più importante; il conformismo e la sudditanza verso i potenti (di un notabile locale è il corpo ferito, da cui la trama prende il via) sono norma assoluta e regola di vita quotidiana; la contiguità fra i notabili della città (compresa la Giustizia: vedasi il siparietto fra l'avvocato ed il Pm, interpretato da un inquisitorio Alfonso Santagata) tende a stritolare il cittadino semplice senza santi in Paradiso. Fermiamoci qui, per malinteso senso di pietas cittadina.
 Il tutto - con, appunto, magistrale furbizia dell'autore - senza toccare direttamente il Palio (ma facendo transitare un cavallo dalle parti delle Grondaie, chapeau!), ed ovviamente lo sponsor Mps.
Il messaggio è però chiarissimo: il giovane architetto, fanatico ecologista, Michele Grassadonia, personaggio a metà strada fra Pirandello e Kafka, ha abbandonato la sua Palermo per Siena, "città ideale". Per poi accorgersi che la città del Buon Governo abbonda quanto a punti oscuri, zone d'ombra e scheletri negli armadi.
 La madre - venutolo a trovare - ad un certo punto gli chiede, in siciliano:
"Ma cosa avrebbe questa Siena più di Palermo?".
Il protagonista tace.

Il critico Massimo Bertarelli si chiede, dalle colonne del Giornale:
 "Ma i senesi come la prenderanno?"
 Per par condicio, citiamo Alberto Crespi (Unità), riferito al protagonista:
"Era meglio rimanere a Palermo".
Dove almeno la mafia ha un nome molto definito, e non fa convegni autoreferenziali sul Buon governo...

Ps Durante i titoli di coda, mentre vedevo il logo Mps sulla pellicola, ero particolarmente rinfrancato: sto scrivendo un romanzetto che ha come protagonista un montepaschino, ed ovviamente il milieu in cui si muove il protagonista non è certo dei più edificanti (l'ambiente di lavoro, la città, gli amici, la moglie et alia).
 Dopo avere visto questo film, credo di avere pieno, pienissimo diritto ad aspirare anche io ad un finanziamento Mps (bastano anche meno di 400mila euro, peraltro).
Non avendo esperienze pregresse in questo campo, a chi si deve chiedere?

22 commenti:

  1. Carissimo Professore, non ho visto il Film ma dopo la sua recensione mi è venuto veramente voglia di vederlo ( anche se a me personalmente il cinema in genere annoia ). Come prenderanno i Senesi il Film? Speriamo MALE, sarebbe un segno già positivo di presa di coscienza di una situazione difficile in cui abbiamo definito finalmente alcuni palesi colepvoli, abbiamo l'illusione di poterli condannare, speriamo di scoprire i loro mandanti, ma ci scordiamo di prendere atto che tutto questo è accaduto qui perchè noi Senesi, gli abbiamo creato un terreno fertile. Ma la cosa peggiore è che molti continuano a pensare che il loro benessere economico, le loro conoscienze, i loro aggangi politico sociali nel tessuto cittadino, gli permetteranno di mantenere quelle posizioni di rendita che sino ad oggi hanno avuto e che gli hanno permesso di fare i "foloni" per il corso, durante il Palio, durante le partite mentre gli altri lavoravano. Palermo ha veramente un vantaggio rispetto a Siena, che la mafia la chiamano con il suo nome e ben la identificano coscienti della sua esistenza, e quindi chi può e chi vuole tenta di combatterla, quà no!, da noi solo perfetta ed ipocrita moralità e rettitudine. Tutti in chiesa la domenica ( chi crede ovviamente) ma spesso non per pregare nostro Signore ma per mostrare il vestito nuovo o per salutare e poter vantare la conoscenza di qualcuno ( La messa delle 12 di San Domenico è una platea migliore di quella di amici di Maria De Filippi ), oppure tutti al partito ( o presso movimenti politici vari) non per pensare ad un domani migliore, ma a come mantenere i privilegi di oggi. Una società dove ufficialmente siamo tutti uguali, non ci sono bianchi ne neri siamo tutti grigi uguali, salvo poi che esistono i grigi chiari ed i grigi scuri. A me che a Siena sono nato , devo dire che questa città mi piace è bella artisticamente e posta in un contesto paesaggistico unico, non mi piacciono, e non mi sono mai piaciuti , i Senesi a cui ovviamente io non sono mai piaciuto. Questa crisi poteva offrire lo spunto per cambiare , per essere tutti più cittadini, meno chiusi a tutela delle nostre singole miserie, invece non è così, anzi questa crisi viene pagata dagli onesti a tutela dei privilegi dei soliti noti, ed allora mi stò organizzando per far si che io e la mia famiglia si possa avere un futuro lontano da qui, garantendomi così di poter tornare a Siena da turista e godermi tutte le meraviglie che la città offre a chi di Siena non è, rammaricandomi per non essere riuscito a contribuire al cambiamento di quetsa città che sento mia solo a livello anagrafico.Francesco

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    1. Francesco, questo posto lontano da qui dove stai organizzando un futuro migliore per te e la tua famiglia dove sarebbe? a volte ci penso anch'io, sai. Mi trovo spesso a navigare in internet alla ricerca di un altrove dove ancora esista la fortuna e la possibilità di ricostruirsi un'esistenza. E tornare qui solo da turista, magari per vedere il pavimento del Duomo e pagare il biglietto come tutti i turisti con gli occhiali da sole e i calzoncini corti. Nessuno saprebbe chi sono. Devo ancora andare a vedere il film, quindi non mi dilungo. Ho apprezzato la tua frase che verosimilmente immagino sarà emblematica del film "Palermo ha veramente un vantaggio rispetto a Siena, che la mafia la chiamano con il suo nome e ben la identificano coscienti della sua esistenza..".

      marghe carignani

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  2. Con tutto quello che e' successo......Siena non mi sembra proprio la citta' ideale!
    Sembra più una beffa..... Ed anche finanziata da MPS....
    Rimane la bellezza, l'arte, la storia, i paesaggi.....e tutto il resto da ricostruire!

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  3. Non ho visto il film,anche per me Siena era la "mia"città ideale,in questa città ho vissuto il tempo necessario per laurearmi,e credevo,fino a quando non ho conosciuto questo blog,che fosse la città della meritocrazia tanto che volevo ritornarci per partecipare ad un concorso bandito proprio dall'asl.Rebus sic stantibus ho fatto bene a non partecipare.Un grosso abbraccio alla città e ai miei amici senesi.Cinzia

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  4. Per il finanziamento chiedi al mecenate-panificatore: te la trova lui la scorciatoia!

    MK

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  5. non c'entra niente con l'articolo:
    Eretico, cosa ne pensi di Gustavo Zagrebelsky come futuro presidente della repubblica?

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    1. Caro anonimo,
      tutto il meglio possibile! La formazione azionista, per esempio; l'atteggiamento tenuto durante lo scandalo delle telefonate Mancino-Napolitano, per riesempio.
      Speriamo bene,

      L'eretico

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    2. Ho paura che vada bene solo al M5S, e comunque invito a leggere quanto ha scritto Travaglio sui possibili presidenti proposti, sul blog di Beppe Grillo.
      Anna G

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  6. I senesi non sono innamorati di Siena. Non ne avrebbero permesso lo stupro da parte di un manipolo di farabutti rabbiosi. Gli stessi senesi hanno usato Siena per il loro mercimonio. E questo è il risultato.

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  7. Il protagonista avrebbe invece potuto rispondere alla madre : "non c'è differenza, in tutte e due trovo la mafia !!!!"

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  8. non ho visto il film ma, il titolo già mi da tristezza, poteva veramente essere una città ideale, invece è caduta così in basso!! quello che mi rende pessimista è, che purtroppo non cambierà niente neanche dopo tanto franio
    la solita nonna

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  9. Che bella sorpresa! Questa mattina volevo scrivere una nota su facebbok sul film visto ieri sera. Invece apro questo blog e trovo la tua bella recensione su cui concordo sia nel giudizio sia nella critica ad una sceneggiatura che fa acqua da più parti. Mi sono chiesto anch’io se al Monte dei Paschi l’avessero letta prima di deliberare il finanziamento o se almeno l’avessero capita. Voglio comunque aggiungere una personale riflessione. Il film arriva purtroppo fuori tempo massimo. L’avvocato siciliano spiega al protagonista che tutta l’attenzione data al suo caso viene dal fatto che a Siena non succede mai nulla. Fosse uscito un anno fa, forse la battuta poteva anche tenere, oggi può far solo constatare che l’autore ha sbagliato location. Giacomo L.

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  10. ciao a tutti sono nuova del blog ma vi seguo con interesse da diverso tempo! Sono nata e vivo in città e non mi piace questo atteggiamento remissivo e dimesso...su rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di costruire insieme un futuro migliore! Lo dobbiamo a noi stessi e soprattutto ai nostri figli! Non sembra ma siamo in tanti a pensarla allo stesso modo

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    1. A me non risulta che tutto questo fervore di riscatto se è vero quello che si percepisce, la difficoltà per chi si oppone al Pd di reclutare candidati di peso per il Consiglio Comunale e non semplici riempilista. Il Pd è dato vincente e non solo per il voto degli omini dell'orto. La borghesia senese ha paura di cambiare e Mugnaioli vincerà le elezioni. E Siena sprofonderà come si merita.

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  11. Il film fu girato nel 2011 e uscito per a prima volta alla Mostra di Venezia a Settembre in una sezione collaterale, in detta occasione fu contestato da una giornalista senese alla quale venne risposto direttamente da Lo Cascio che il film era una metafora e che alcuni suoi amici senesi lo rassicurarono sulla situazione di Siena, dove tutto era sotto controllo,tutto a posto. Ora e' nelle sale, ed e' successo il piu' grande scandalo del dopoguerra....Il titolo ricordiamolo era un altro: L'inquinamento...

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  12. Ma il film uscito nelle sale giovedi scorso dopo un'anteprima a Roma, dove l'ho visto, e'ora in normale programmazione al Pendola, cosa c'entra con la rassegna del panificatore, si e' appropriato del nome "Anteprima della rassegna Potere e corruzione" ..Ma con che faccia!

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  13. Ha scritto il critico Fabio Ferzetti a proposito del film: Si perdona a Lo Cascio questo film fragile, imperfetto nell'esecuzione ma forte di un disegno attuale che regala una paradossale verita'.....Siena ..uguale a mafia....

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  14. Sono d'accordo con la recensione e anche con buona parte dell'interpretazione di Lo Cascio riguardo alla nostra città. Da senese, la "prendo" con quella che mi piace pensare di poter definire intelligenza: la prendo come uno spunto (ulteriore, nel caso in cui ce ne fosse stato ancora bisogno...) per capire cosa non va e per cercare, nel mio piccolo, di operare affinchè certi atteggiamenti (spesso anche solo mentali) abbiano progressivamente meno peso all'interno della nostra città.
    Sono un po' meno d'accordo con certe critiche e certi raffronti che spesso sento fare tra Siena ed altre realtà.
    Non vorrei assolutamente che il mio discoeso fosse scambiato per stolido campanilismo, ma credo che, prima di poter dire che "tra Siena e Palermo non c'è differenza" o che (almeno in Italia) esiste un qualche luogo mitico in cui condurre un'esistenza serena per poter tornare solo da turisti, converrebbe viaggiare un po' e conoscere un po' di persone.
    Non so se si ha veramente ben presente la scelta che si è posta davanti ai miei coetanei siciliani al momento di decidere del proprio futuro, appena qualche anno fa. Vi consiglio di chiedere, se ne conoscete qualcuno. Magari anche voi vi sentite rispondere "Spero di trovare un lavoro, perchè se torno in Sicilia vuol dire che ho fallito tutto".
    Analogamente, vi consiglio di provare a fare dei colloqui di lavoro fuori da Siena (alla mia generazione, SORPRESA SORPRESA, tocca questo) per vedere se a Milano o a Bologna viene dato un peso differente alla meritocrazia oppure se anche lì esiste il "figlio di" o la "tessera del".
    Quel che voglio dire è che dovremmo essere consapevoli che, fin qui, abbiamo vissuto in una realtà privilegiata (per qualcuno più privilegiata di altri, certo, ma fino a qualche tempo fa qui si poteva avere, se non altro, l'aspirazione ad una vita normale, che era più di quanto avviene in altre parti d'Italia, dove l'emigrazione è quasi mandatoria). Questo dovrebbe darci la determinazione per comprendere quanto sia necessario difendere quel che rimane di questa realtà da certi personaggi o da certi atteggiamenti. Apriamoci, guardiamo all'esterno. incazziamoci e compattiamoci. Acquisiamo consapevolezza di quel che ci è stato tolto.
    In questa città, altrimenti, anche le critiche inizieranno a puzzare di chiuso.

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  15. Non e' ancora la tempesta perfetta, ma arrivera' e spazzera' via tutto il marciume di Siena, gli ambigui personaggi che continuano a muoversi dentro il "groviglio" e dare lezioni di moralita', a Siena non c'e' bisogno che arrivino due fiorentini per dirci cosa dobbiamo fare....noi lo sappiamo molto bene, combattiamo la casta, il potere, la corruzione non con le parole ma con i fatti. Il film La citta' ideale e' una immagine impietosa di Siena, e il Monte ha pure pagato!

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  16. Bello un altro titolo riportato da La Nazione di oggi, : Il gioco dei potenti al Rettorato e al Pendola Viva La Liberta'...ma nessuno dei candidati sindaci interviene ...tutti fanno finta di non sapere nulla...allora sappiate che questa vergognosa indecente rassegna e' organizzata da colui che ha fatto parte per quarant'anni del sistema Siena del groviglio armonioso...oggi si vorrebbe " ripulire" dopo aver rubato idee, contatti a un un vero Festival, l'unico internazionale, puntando il dito sulla moralita', sul potere sulla corruzione....sull'etica....

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  17. Dopo che tutti i giornali parlano ancora di Siena per corruzione, peculato, associazione a delinquere e altro, dopo che sono scattati sequestri a stipendi e case agli ex- potenti c'e' chi ancora e' rimasto a galla: il Gallegione ch e va dove lo porta il vento del potere....il lupo perde il pelo ma non il vizio...

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  18. La citta' ideale...La tempesta perfetta, ma c'e' un film piu' idoneo alla situazione:La frode. Cosa si aspetta a mandare via a pedate questo Galleggione-Panificatore-che ha avuto le mani in pasta nel groviglio armonioso ricoprendo tutti gli incarichi possibili del potere?

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