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giovedì 1 marzo 2012

Acampa si insedia nel palazzo vescovile di Colle Val d'Elsa...

  Ieri a fine mattinata l'eretico era a Colle di Val d'Elsa. Colle alta, in particolare. Una bella giornata di sole, ormai più primaverile che invernale. Con l'aggiunta del giorno che c'è solo una volta ogni 4 anni, il 29 febbraio.
  Ma il massimo della curiosità - l'eretico lo deve ammettere - era rappresentato dalla visione autoptica della nuova magione di monsignor Acampa Giuseppe, ormai signore di Colle. Dopo avere abbandonato la "piccola" dimora senese in Via del Costone, dove a malapena c'era spazio per l'ormai mitico idromassaggio ecclesiastico in cui recitare le litanie più impegnative, da un mesetto Acampa Giuseppe - in un comprensibile crescendo - è andato a risiedere a Colle alta. Con la consueta morigeratezza veterofrancescana, si è scelto un palazzo che ha una sua storia: il palazzo vescovile. Molti infatti sanno che fino a metà degli anni Ottanta (1986, per la precisione), Colle - come anche Montalcino, peraltro - aveva il suo Vescovo; in quell'anno, il benemerito Ismaele Castellano (mai abbastanza rimpianto, mai abbastanza rimpianto) decise di accorpare Siena, Montalcino e appunto Colle. Il palazzo ex vescovile è stato rimesso a posto di fresco per l'ingresso trionfale del monsignore senese, e ieri mattina, infatti, i muri esterni, appena riscialbati, erano dolcemente baciati dal sole primaverile. Proprio davanti al grande portone che domina Piazza del Duomo, in alto, si vede quella che pare (ai non intenditori come l'eretico) una cellula fotoelettrica: servirà solo per aprire elettronicamento il portone, o avrà lo scopo precipuo di illuminare d'immenso il monsignore al ritorno in palazzo, dopo un'estenuante giornata dedicata alla solidarietà evangelica?
I maligni sostengono che nell'enorme palazzo siano stati ricavati almeno un paio (almeno) di appartamenti, risistemati di zecca, oltre alla francescana dimora acampiana. Sarebbe un bel gesto se venissero immantinente destinati agli indigenti e ai nuovi poveri divenuti tali a causa della crisi, no? Non verranno mica affittati a caro prezzo, no?
Il luogo, comunque, secondo l'eretico è perfetto, degno della statura del personaggio; e non sfugga che ad una cinquantina di metri dalla nuova magione acampiana, c'è il locale più fashion, più glamour, più trendy della colligianità vincente, il Milleluci, inaugurato in pompa magna, un paio di annetti or sono, da Vittorio Sgarbi, alla presenza del Sindaco Brogioni che esaltava la bellezza del locale, con grande sensibilità istituzionale. Il tutto ripreso - guarda caso - dalle compiacenti telecamere di Canale tre.
Anche da questa nuova sistemazione nell'ex residenza vescovile, si può agevolmente capire chi sia davvero, in terra di Siena, il Vescovo-ombra...

Ps Che l'eretico sappia, ancora la sentenza gaggelliana NON è stata depositata. Le motivazioni dell'assoluzione di Acampa Giuseppe NON si possono conoscere. Sono trascorsi più di sei mesi (contro i tre stabiliti dalla Legge). Come la mettiamo, Giudice Gaggelli?

10 commenti:

  1. Speriamo almeno gli facciano pagà l'imu.....
    Paolo

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    1. no!!! 'un deve pagà. è esentato perché è un luogo di cul to.

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  2. intanto la multa l'ha belle e presa....pensava di fà come gli pareva!!!

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  3. Che tipo di multa? Di quanto?
    L'eretico - e credo non solo - ne vorrebbe sapere di più...
    L'eretico

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    1. Per accesso non autorizzato nella parte alta della città.

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  4. Ma almeno una volta all'anno questo palazzo Acampa l'aprirà al pubblico per mostrarlo nella sua bellezza? Tipo giornata del Fai o cose simili

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  5. A Colle c'è l'iniziativa "Usci aperti" e, se non sbaglio, in passato è già stato fatto vedere al pubblico. Per il futuro chissà...

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  6. Forse sarebbe più appropriato "botteghe aperte". Fanno vedere al pubblico?

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  7. Ma non è che la giudice Gaggelli ritarda di proposito le motivazioni in modo da far prescrivere il processo e non renderlo appellabile?
    Nel sud Italia so che funziona così

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  8. Forse quelle cose accadranno nel Meridione, a Siena non se ne parla nemmeno...
    L'eretico

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