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mercoledì 7 novembre 2012

L'eretico scolastico: l'insostenibile pesantezza della supplenza...

  
 Dopo avere saltato un turno, si torna al mercoledì scolastico. In attesa di riparlare della vexata quaestio delle ore non pagate in più (se ne riscriverà mercoledì prossimo, dopo una speriamo interessante assemblea sindacale fissata martedì mattina), oggi l'eretico vuole raccontare di una esperienza occarsagli stamattina. Solo per il fatto che essa rappresenta un qualcosa di assolutamente normale, nella scuola di oggi, e credo-temo che molti colleghi ci si riconosceranno.

  Una collega manca, lo scrivente va a fare due ore di fila in una terza della Cecco Angiolieri: la buona, vecchia supplenza (pagata, ma non è neanche certo).
Tutto rinfrancato dalla vittoria obamiana, l'eretico entra in questa classe: che non è la sua, ed in cui non è mai stato prima per altre supplenze. I ragazzi entrano, e si abbandonano a scene di legittima esultanza perchè vedono che, essendoci io, non c'è chi ci doveva essere, cioè la collega di matematica.  Si fa l'appello, si segna un assente, si annotano un paio di giustificazioni, si firma il registro. Dopodichè, si prova a fare un quarto d'ora, 20 minuti di lezione, parlando proprio della vittoria di Obama: sia perchè cosa meritevole di nota, sia perchè altri argomenti non ne trovo. I 20 minuti filano lisci, qualcuno prende una bella paginata di appunti (qualcuno parecchio meno, ma non sottilizziamo). A questo punto, si prova a fare il gran passo:
"Ragazzi, dopo avete altre materie, studiate e preparatevi sfruttando il tempo rimasto prima dell'intervallo. Mi raccomando, in silenzio!".
Ecco che inizia il calvario del docente disarmato: di fronte al caos continuo, nessun mezzo coercitivo (classe non tua, è una supplenza...); si inizia a girare per l'aula: spegni un fuoco, se ne crea subito un altro alle tue spalle; li minacci: ottieni non più di 47 secondi (contati!) di silenzio paratotale. Poi, di nuovo quel chiacchiericcio che fa da colonna sonora continua dell'esistenza di molte classi.
Suona la campanella: arrivano altri 4 alunni, cui l'eretico doveva fare lezione alternativa alla religione, ma che, essendo lui in quella III, si accodano. In classe, a questo punto, ci sono 31 ragazzi, non tutti della stessa classe. L'eretico inizia seriamente a rimpiangere le punizioni corporali, e neanche le più blande.
I ragazzi hanno in mano un foglio di storia dell'arte da studiare, e sono una classe che studia il francese, si badi bene: nel foglio è scritto, in un passaggio, "en plein air":
 "Sì, sì: è una cosa della Rivoluzione francese, mi pare", mi dice un ragazzone cui passo accanto.
 In fondo alla classe, con parole ritagliate in cartone, è scritto AUDE SAPERE: parole sante, parole sante. Solo un pochino anacronistiche, e non solo per la scelta della lingua...

Ps Non c'è più il professore (universitario) di Economia Franco Belli. Aveva firmato (non so se effettivamente scritto), insieme ad altri, un articoletto velenosissimo contro di me, dopo l'uscita della Casta di Siena. Chissà se in seguito avrà ammesso che quel libro aveva purtroppo visto lontano.
 Nonostante questo e nonostante le "cattive compagnie", secondo me era una persona di enorme simpatia, e mi dispiace molto che se ne sia andato.

23 commenti:

  1. non hai che una strada da percorrere, Eretico: rifiuta le supplenze! Una supplenza si fa se la si vuole fare, nessuno ti costringe. A meno che la Cecco non faccia repubblica a conto suo e le supplenze colà siano obbligatorie.

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    1. Carissima Giuliana,
      avresti perfettamente ragione, anzi abbandoniamo il condizionale: ne hai da vendere! Il problema è l'avidità ereticale: appena me ne propongono una, inizio subito a pensare a tutti i dindini che, prima o poi, mi arriveranno in tasca con quell'oretta...

      Ps Non mi risulta che la Cecco faccia "repubblica per conto suo": se avete segnalazioni in proposito, resto in attesa.


      L'eretico

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    2. voglio sperare che quella sui dindini sia solo una battuta

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    3. Carissimo Eretico,
      lo so perfettamente che il problema sono i dindini, infatti ti volevo provocare .... comunque rimane da vedere se alla fine i quattrini per pagare le supplenze saltano fuori o no ... e soprattutto quando. Potresti scoprire di aver lavorato gratis et amore dei

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  2. Caro eretico, io Franco Belli l'ho conosciuto da vicino; è stato in passato amico di famiglia ed era una persona deliziosa: irriverente, ironico, intelligente e tanto, tanto buffo. Magari non approvavo certe sue idee politiche, ma era una persona ottimista e solare. Niente a che vedere con gli zombie della casta, grigi, insipidi, ipocriti e incompetenti.
    Un abbraccio alla sua famiglia a cui sono vicino in questo momento

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  3. "Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell'alunno una voglia grande d'imparare" (Arturo Graf, poeta e critico letterario 1848-1913)

    Io sono certa che quei 20 minuti a qualcuno degli allievi abbiano giovato, forse proprio a quel ragazzo che prendeva gli appunti. Eppoi...vuoi mettere avere l'Eretico in cattedra al posto di matematica!? io ci farei il firmone! Un plauso alla prof di storia dell'Arte che, mi par di capire, sta insegnando ai ragazzi della terza gli impressionisti che dipingevano paesaggi "en plein air".

    P.S. un saluto a Franco Belli. Che la terra gli sia lieve..

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  4. Che bello era andare a scuola! :)

    Secondo me, non dovevi lasciargli "del tempo libero". E' normale che se "lasci spazio libero" a dei ragazzini, inizieranno a fare casino :) ...e da una parte, meno male che è così, sono vivi! No?

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  5. a margine hai ricordato la scomparsa del professor Belli, forse più celebrato da morto che non da vivo. ma tant'è. ed anche se ci combina poco vorrei salutare un altro amico che se ne è andato ieri: Beppe Ciupi, imprenditore sì, ma per anni al timone della Mens sana basket preminucci. che la terra gli sia lieve

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  6. Gentile professore, non ti invidio per niente, forse perchè con l'età aumenta l'insofferenza, forse perchè ai miei tempi i ragazzi erano molto più educati, timorosi e...gestibili, insomma, forse non è il caso di aumentare il monte ore!

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    1. In certi casi W le punizioni corporali! Partiamo da quelli che hanno rovinato Siena però!!

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  7. Mi dispiace dover postare questo argomento qui che non c'entra niente, ma ho letto stamani la notizia che la Bindi e la Cenni si adopereranno in Parlamento per correggere il provvedimento delle Province. E una notiziona così non può passare inosservata

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  8. Caro Eretico, posso comprendere le tue parole, sono anch'io insegnante. Si insegna a 100, ma sappiamo che solo due o tre di quei 100 ascolteranno, capiranno, avranno beneficio. Ma non abbiamo alternativa, non esiste pozione magica che ci dia l'attenzione. L'attenzione è qualità rara, oggi.

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  9. è risaputo che Eretico e famiglia fanno qualcosa solo per i dindini!!! per cui ritengo che non fosse una battuta ...

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    1. Scusate, non per difendere l'Eretico che sa difendersi benissimo da solo, ma mi sento in obbligo di intervenire. Ma voi quando fate degli straordinari vi fate pagare o no? Se lavorate in più rispetto al vostro normale turno di lavoro lo fate, suppongo, perchè la busta paga sia più gonfia. O no? E allora perchè l'Eretico avrebbe dovuto scherzare? Secondo voi gli insegnanti devono lavorare gratis? Inoltre spesso le nostre ore di supplenza (che altro non sono che gli straordinari di altri lavori) non ci vengono pagate che dopo mesi di attesa (ed è questo uno dei motivi per cui io non faccio più supplenze). Pensate a quel che dite prima di parlare.

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  10. "La felicità appartiene agli stupidi e ai somari. È una fortuna che siamo infelici." [Jorge Amado]

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    1. Ecco perchè vedo tanta gente contenta, che ride come se tutto andasse bene..

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  11. L'Eretico penso che faccia riferimento alla riunione sindacale di martedì mattina al Galilei. Non è facile capirci qualcosa in questa faccenda: un giorno il Governo dice una cosa (24 ore), un altro cambia le carte in tavola. Boh...

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    1. Assemblea dello SNALS, il sindacato meno sindacato che Dio ci abbia dato.... non che gli altri siano molto meglio ma almeno alle assemblee dei Cobas si respira aria un po' più pulita...

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  12. Scusi prof.ssa Giuliana e aggiungerei frustrata!!! ha voluto dare una interpretazione tutta sua a quello che ho scritto, ma va bene lo stesso! ovviamente sono d'accordo che le ore di lavoro in più siano retribuite. figuriamoci!!!l'importante è farle con passione .. perchè non siete in una catena di montaggio ma in mezzo ai ragazzi che in questo momento più che mai, hanno bisogno di voi!!

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  13. Prima di tutto frustrato sarà Lei, Signor Anonimo.Io non solo non sono frustrata ma molto soddisfatta del mio lavoro e della mia vita in generale, questo per chiarire subito il primo punto. Non vedo che interpretazione ci fosse da dare dal momento che il suo post era molto chiaro, o forse Lei, dialetticamente, intendeva die il contrario di quello che ha detto?
    E non tirerei in ballo la passione quando si parla di una supplenza in una classe che non ti appartiene, dove spunti come un fungo una volta, per un'ora, e non ti ripresenti mai più. I ragazzi non ti conoscono, tu non conosci loro, è l'incontro di un'ora in cui si può parlare del più e del meno, mantenendosi sul generico. La supplenza serve per coprire un vuoto, di solito un collega assente per malattia e per evitare di lasciare la classe in balia di se stessa. La passione c'entra ben poco, in questo caso.

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  14. Su questo argomento suggerisco a tutti la visione di un documentario straordinario.
    Si chiama DIARIO DI UN MAESTRO, di Vittorio de Seta, ed è la storia di un maestro che negli anni 60 viene spedito ad insegnare a Pietralata, borgata romana. E' stato trasmesso a puntate alla tv nel 1972 ma credo parli di problemi ancora molto attuali (il coinvolgimento dei ragazzi, i rapporti tra colleghi, la visione della propria professione ecc.).
    Per quelli che lo vedranno, aggiungo che c'è una specie di coda: un documentario 30 anni dopo negli stessi luoghi e sugli stessi ragazzi protagonisti di allora. Si chiama I MALESTANTI.
    Buona visione!

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  15. Prof.ssa Giuliana: come il 90% dei Prof. :Squallida!!

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  16. Mi dispiace per Lei, signor Anonimo: mi vanto di appartenere, per risultati e per considerazione di alunni e genitori, al 10%.

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