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domenica 11 novembre 2012

Quando Franchino pintava per Obama (ed il caso Petraeus)...


   L'iniziale idea ereticale era di dedicare tutto il pezzo domenicale alla dolce rimembranza di quando Franchino il Ceccuzzi partecipò, da "osservatore" del Pd, alla prima vittoria di Barack Obama, nell'ormai giurassico 2008. Ieri, però, è deflagrata la notizia-bomba (non atomica, ma quasi) delle improvvise - agli occhi dell'opinione pubblica mondiale - dimissioni del capo della CIA, generale David Petraeus. Che si fa, allora? Si taglia purtroppo qualcosa della rimembranza about Franchino, e si scrive inevitabilmente qualcosa sul fedifrago più chiacchierato del globo (fino al prossimo, ovviamente).

   Ho impiegato alcuni minuti della piovosa domenica novembrina per rileggermi il mio Le mani sulla città, in cui - nel Capitolo dedicato a Franchino - scrivevo del suo viaggio a Denver (Colorado), in occasione dell'investitura a candidato presidenziale di Obama, a fine agosto 2008. Roba grossa: c'era perfino Uòlter Veltroni...
Franchino forse al tempo delle primarie avrà parteggiato per Hillary Clinton, che aveva dalla sua lo zoccolo duro del partito e, soprattutto, i notabili dello stesso; appena vinto Obama, veloce come un fulmine, passò immantinente sul carro del vincitore.
Dal libro prima citato (pagina 93):
"Dal blog ceccuzziano, infatti, si riportano scene edificanti, quasi da libro Cuore della politica: "tutti sono per Obama e salutano con affetto, quando ci si dichiara (a gesti?, Ndr) democratici italiani". Commovente, non c'è che dire: ve lo immaginate Franco Ceccuzzi in giro fra i delegati che urla a tutti "sono democratico anch'io, sono democratico anch'io"; che sia italiano, poi, lo si capisce dal modo di parlare inglese. Meglio, poi, molto meglio non tirare fuori che da giovane, al paesello, si era fondato un circolo intitolato a Che Guevara".
 Era proprio un bel Franchino, però: il suo potere derivava dal legame con Mussari Giuseppe e dall'apparato piddino, però volete mettere che incedere arioso, con il vento in poppa - addirittura transoceanico - aveva allora Franchino? Intanto era deputato della Repubblica, e ora gli tocca fare le primarie (per la prima volta in vita sua!) con Mauro Marzucchi e con lo storico (lo dice lui, quindi ci adeguiamo) Cannamela. Allora o poco prima, Franchino andava a cena a Pontecagnano Faiano, ed era accolto come un semidio, con tutta la tavola apparecchiata e la pasta (Amato?) scodellata alla bisogna, con tutti i pezzi grossi del salernitano; ora gli tocca girare giusto per circolini Arci o per fiere di Contrada, e fare la conta, tutti i giorni, di quelli rimasti fedeli e di quelli un po' sì, un po' no. Insomma, una vitaccia, rispetto a quel 2008. Come però detto più e più volte, questo blog non tollererebbe un'uscita di Franchino dall'agone politico senesota, sia ben chiaro.
 L'Obama torraiolo, noi lo vogliamo in campo fino alla fine. E ci dispiace che non vada più a Denver (Colorado), ma che molti, invece, lo mandino spesso - con pensieri e spesso financo con parole - altrove...

Caso Petraeus e relative dimissioni, quindi. Parlandone sul serio, è di palmare evidenza che la prolungata relazione con l'avvenente Paula Broadwell c'entri, ma che non risolva assolutamente il tutto. Oltre a ciò, c'è il rapporto conflittuale tra CIA (di cui Petraeus era direttore) e FBI: da sempre fratelli-coltelli, per chi conosce la storia degli States. C'è poi un problema di integrità psicologica per il generale: se davvero - come fatto filtrare da ambienti FBI - invece di pensare al meglio a garantire la sicurezza dell'Ambasciata statunitense a Bengasi in vista della ricorrenza dell'11 settembre, il Nostro era tutto intento a cercare di riconquistare la palestrata (anch'ella proveniente da West point, si noti), allora le cose cambiano, e parecchio. Non parliamo se verrà dimostrato che la Broadwell aveva provato ad entrare nel sistema informatico del suo ex amante, poi.

 Parlandone infine in modo più soft, che dire? Allargare le braccia, e farsi andare a commenti tanto salaci, quanto prevedibili?
 Guardando la foto di Petraeus con la moglie e quella con la Paula, che dire, se non quello che oggi avranno detto milioni (miliardi?) di persone? Cioè che sicuramente la moglie cucina parecchio meglio di Paula...

Ps Domattina l'eretico - complice il giorno libero a scuolina - accompagnerà il Superavvocato De Mossi all'udienza della causa Minucci versus eretico. Nel pomeriggio, se ne scriverà assai volentieri, e con dovizia di particolari. Il Corriere di Siena e la Nazione, invece, ne scriveranno solo in un caso: nel caso di condanna del sottoscritto.  

8 commenti:

  1. Strumentale o no, la questione morale negli States ha sempre un certo peso (vedi Clinton-Levinsky). Mica come da noi dove un personaggio pubblico di un certo spessore (si noti bene che non si sta parlando del privato cittadino)potrebbe essere sorpreso a fare cosacce perfino con una gallina e si invocherebbe comunque il diritto alla privacy, ognuno nel suo letto fa quello che vuole, ecc, siano galline o nipoti di Mubarak.
    In bocca al lupo per domani, Eretico. E facci sapere.

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  2. La bella Paula forse era la nipote di Saddam Hussein...

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  3. Ora ho capito perché l'Eretico ha mandato l'Eretichina a studiare negli U.S., in realtà è un'inviata speciale del blog! L'Eretico non fa niente a caso.

    BK

    P.S.: ...forse non ci sarà bisogno di dirlo, ma siamo tutti con te per l'udienza della causa Minucci vs Eretico!

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  4. Vedo che hai pubblicato un altro post, segno che sei ritornato dall'udienza. Com'è andata? Non vedo l'ora di sapere.... spero che il Minucci abbia "ringollato" fino alla nausea!

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  5. Ciao prof, visto che tempo? Problemi in tutta Italia, acqua alta, anzi altissima a Venezia, superiore al metro e mezzo. Ma di Brunetta hai notizie? No, perchè questa volta le probabilità sono altissime!

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  6. ah! ah! ah! Bellissimo!!!
    Immaginarsi il Ceccuzzi circondato da americani festanti che lo salutano, perchè democratico italiano.
    Il brutto viene quando lui ha il coraggio di scrivere queste cose nel suo blog perchè, evidentemente, sa che, tranne rare eccezioni, chi lo legge ci crede.
    Detto questo, pur accettando la tua provocazione di volerlo ancora (vero?), ritengo che Franco abbia fatto ampiamente il suo tempo e, a parte le primarie che sicuramente vincerà, mi chiedo: possibile che in tutto il PD senese non ci sia uno, dico uno, giovane, competente, professionale, ambizioso al punto giusto da pensionare (oggi si usa rottamare) un vecchio arnese della politica (senza offesa per il vecchio eh!) come l'ex sindaco. Che qualche giornalista locale particolarmente addentrato nel PD ci possa mettere una buona parola?

    Per quanto riguarda l'affaire Petraeus, a parte il concatenarsi della vicenda in se stessa che potrebbe costituire il soggetto di un bellissimo libro giallo, mi ha colpito più che altro il fatto delle dimissioni. A quelle latitudini il comportarsi bene, correttamente, quando si ricopre incarichi pubblici, è sempre - o almeno il più delle volte - un valore. E quando si sbaglia ....via! a casa! Pensa la stessa vicenda in Italia. Un pentimento, una confessione, una penitenza e tutto è risolto.


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  7. Torraiolo il ceccuzzi..... ma di che?e' un chianino e basta. Ogni spesso mi diverto a leggere le uscite chianine sul suo'facebook' il chianino sta intraprendendo la strada del cd 'santone' o'guru' come dir si voglia. Il chianino dal sito se ne esce con profezie o cose a lui allettanti e gli adepti ad applaudirlo. Poveretti. Ma nessuno gli fa presente i danni che ha procurato a noi senesi. Certo se ridiventasse sindaco vuol davvero dire che a SIena ci meritiamo il peggio del peggio

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  8. Ma dopo il confronto di ieri per le primarie fra i "magnifici 5", ora Franchino si sarà schiarito le idee o le avrà ancora più confuse? Io dico che, al di là di come andranno, anche questa volta passerà immediatamente sul carro del vincitore

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