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mercoledì 22 agosto 2012

Il Presidente Napolitano risponde a tutti? Non è vero


     Dallo scorso giugno è scoppiata la nota querelle sulle telefonate fra l'ex Ministro dell'Interno Nicola Mancino e l'attuale (nonchè ex Ministro dell'Interno anch'egli) Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La questione tecnico-giuridica è se queste intercettazioni debbano essere distrutte subito (non avendo, secondo la stessa Procura palermitana, rilevanza penale), o se prima debbano passare attraverso l'udienza-filtro del Gip (con il rischio concreto che possano arrivare ai media).
 Sull'opportunità o meno delle telefonate, l'eretico ritiene che siano state un gesto gravemente azzardato, da parte del Presidente Napolitano (se non è vilipendio scriverlo, come ci si augura).
 Ma non è dello specifico tecnico-giuridico che ci si vuole occupare, lasciando lo spazio agli esperti in materia, i quali da settimane si stanno esprimendo, senza trovare unanimità, come sempre accade in queste cose.

 All'eretico preme invece approfondire un aspetto, che è poi alla radice della questione: per il Quirinale (Presidente e suo staff), tutti i cittadini sono uguali, ovvero no? Dagli ambienti vicini a Napolitano, non c'è stato giorno in cui non sia stata fatta professione di assoluta uguaglianza: la litania è sempre stata quella del "noi rispondiamo sempre a tutti coloro che ci scrivono...non esistono cittadini di serie A o di serie B".
Questo blog, nel suo piccolo, può dimostrare documentalmente che ciò NON RISPONDE ASSOLUTAMENTE AL VERO. E la lettera di cui si sta per parlare, non è una lettera di auguri natalizi o concernente cosette bagatellarie: investe in pieno il Sistema Giustizia (giudicante) del Tribunale di Siena.
Il professor Franco Nardi - come è risaputo - era stato indagato e poi del tutto scagionato dall'accusa di avere dato fuoco agli uffici della Curia senese, il 2 aprile 2006; in estrema sintesi, divenuto il professore Parte civile per l'accusa di calunnia pendente sul responsabile dell'incendio per il Pm Nicola Marini (cioè monsignor Giuseppe Acampa), il Nardi ha mandato una accorata lettera al Presidente Napolitano per sapere perchè, scaduti i termini di legge per la presentazione delle motivazioni della sentenza (3 mesi), ancora il Giudice Monica Gaggelli non avesse ottemperato ad un suo preciso obbligo.
A metà ottobre 2011 scadevano i termini, ed il Nardi non aveva ancora potuto sapere perchè il suddetto Giudice Gaggelli avesse clamorosamente (mi sia consentito) mandato assolto il monsignore (difeso dall'avvocato Mussari Giuseppe, in quel momento Presidente del Monte dei paschi di Siena, nonchè principale finanziatore del Pd senese...). Voleva solamente sapere il perchè, il professor Nardi, e la Legge era con lui. Nessuno ovviamente pretendeva che il Presidente intervenisse sulla sentenza assolutoria, sia ben chiara la cosa: si voleva, forse, solo una mezza parola di conforto, visto che dal Tribunale di Siena niente arrivava (per la cronaca, le motivazioni dell'assoluzione del monsignore sono arrivate solo il 3 aprile 2012, ed il Pm Marini ha poi appellato la sentenza assolutoria).
Ecco che, affranto, il Nardi come ultima ratio manda una raccomandata con ricevuta di ritorno alla Presidenza della Repubblica. Il tutto avviene il 9 dicembre 2011 (quasi 2 mesi dopo che le motivazioni sarebbero dovute essere pubbliche!); si risparmiano ai lettori i numeri documentanti gli estremi della spedizione. La missiva arriva al Quirinale il 14 dicembre: sarà stata almeno letta? Si spera di sì. Fatto sta che il 30 dicembre, la lettera ritorna da dove era partita 21 giorni prima.
Nessuno - né il Presidente, né qualcuno dello staff - si è degnato di rispondere al povero Franco Nardi, che chiedeva solo un pochino di Giustizia (né alcuno ha telefonato o comunicato in alcun modo con il professore).
Tutti uguali, i cittadini che chiedono Giustizia al Quirinale?

Ps Quella sentenza assolutoria verso il monsignore era stata incredibilmente anticipata nelle motivazioni di una sentenza civile che riguardava lo scrivente: il Giudice Cavoto, scrive nel gennaio 2011, che il monsignore è stato assolto con formula piena dal Processo sull'incendio! Peccato che il Processo fosse ancora in corso, e molte udienze si dovessero ancora svolgere. Un incredibile errore: causato da cosa?
 Che faccio, mando una lettera al Quirinale anche io? Se qualcuno mi dà il numero diretto, io quasi quasi telefono...

5 commenti:

  1. caro eretico e cari lettori, penso che quanto prima occorra creare un movimento, interno o esterno ai partiti, per elaborare un progetto per siena che vada oltre la fisionomia degli ultimi 60 anni, legata a cementificazione, lobbysmo, massoneria e quant'altro.
    un progetto che provi a coinvolgere le persone informate anche grazie a chi come l'eretico svolge una funzione divulgativa della realtà.
    si potrebbe utilizzare un forum o un blog all'uopo.
    riflettiamo...
    lorenzo

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    1. Proposta molto sensata anche perchè Siena dovrà ripensare rapidamente il suo modello di sviluppo. Potrebbe concretizzarsi in un forum articolato per aree tematiche. Il nostro patrimonio è la bellezza. Da qui dobbiamo partire. Il forum potrebbe fornire utili spunti alle forze politiche non tanto per la campagna elettorale che ci attende, ma come oggetto di riflessione per le politiche di governo della città nei prossimi anni. Le buone idee e la buona amministrazione non sono né di destra né di sinistra, sempre che questi termini oggi abbiano ancora un senso e non siano diventati paraventi dietro i quali continuare a farsi gli affari propri.

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    2. Quando si comincia ,dove, con chi ?
      E' ancora possibile passare dall'informazione alla formulazione di proposte operative ?
      Credo che tra i lettori di questo ed altri blog vi sia più di qualcuno disponibile .
      Anonimo ticinese

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  2. Te vuoi telefonare.
    E se poi ti intercettano, il Migliorista che fa ? Solleva un altro conflitto di attribuzioni ?

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  3. Trovo questo comportamento di Napolitano scandaloso ed invito tutti ad aderire alla campagna gestita dal Fatto quotidiano!!

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