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venerdì 31 agosto 2012

Intercettazioni: Mussari più potente del Presidente Napolitano?

   
   Infuria la polemica, mai peraltro sopita durante tutta l'estate, sulle intercettazioni (indirette, cioè involontarie) del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
 Come si sa, non sono state neanche trascritte, ma lo scoop (non mancante di ambiguità, ma comunque tale) di Panorama ne svela il contenuto: il Presidente, al telefono con Nicola Mancino (indagato), si sarebbe lasciato andare a giudizi sopra (o sotto?) le righe nei confronti di Tonino Di Pietro, dei Pm palermitani nonchè di Silvio Berlusconi. Di fatto, salvo intromissioni dei servizi segreti, i canali che hanno fornito gli argomenti (non la trascrizione delle intercettazioni, appunto inesistente) sono essenzialmente tre: i Pm stessi; la Polizia giudiziaria che lavora al servizio dei Pm; ovvero, incredibile dictu, Mancino stesso o, ancora più incredibile a dirsi, il Presidente Napolitano in persona.
 Per chi non sia addentro alla querelle, il famoso conflitto di attribuzione sollevato il 16 luglio da Napolitano davanti alla Corte costituzionale verte su questo: o distruzione immediata delle bobine (come chiesto dal Quirinale), oppure distruzione delle stesse dopo l'udienza filtro davanti al Gup, con tanto di avvocati delle parti presenti. Sapendo che, una volta arrivati davanti al Gup e svolta l'udienza filtro, è certo più facile che ci sia una fuga di notizie (cosa ovviamente poco desiderabile, da parte quirinalizia).

   La fuga di notizie, dunque. Visto che si dà l'infelice caso (per lo scrivente, certo non per altri...) che l'eretico sia uno dei pochissimi cittadini italiani, da Bolzano ad Acireale, rinviati a giudizio per questo reato (concorso in violazione del Segreto istruttorio), potete immaginare quanto questa vicenda delle intercettazioni di Napolitano - già di per sè stimolante assai - stia catturando l'attenzione ereticale.
 A maggior ragione allorquando stamattina ho letto con calma la dichiarazione del Procuratore capo della Procura palermitana, dottor Francesco Messineo, il quale testualmente ha sostenuto quanto segue:
"Valuteremo, quando avremo acquisito tutti gli elementi utili, SE aprire un'inchiesta sulla fuga di notizie perchè è evidente che c'è stata una rivelazione di cose coperte dal segreto istruttorio".
La prima dichiarazione ufficiale, dunque, da parte della Procura palermitana è di cautela, prudenza: vedremo se arrivare ad un'inchiesta.
 Premesso che ovviamente ogni caso è differente dall'altro (nel mio, il tutto nacque da un esposto presentato da Mussari Giuseppe tramite l'avvocato Fabio Pisillo, esposto dopo il quale giustamente la Procura senese fece i suoi passi), l'eretico vorrebbe sommessamente sottolineare quanto segue:

1) Questa concernente Napolitano è in re ipsa una fuga di notizie, dato che nulla è stato mai consegnato alle parti (leggasi avvocati). Nel mio caso, mi sia consentito dire che la cosa è quantomeno molto più complessa, visto che un Giudice si era già pronunciato sull'affaire Ampugnano prima che ne iniziassi a scrivere (poi sarà il Processo a stabilire la verità giudiziaria, ci mancherebbe!);

2) Le conversazioni del Presidente Napolitano NON HANNO ALCUNA RILEVANZA PENALE, come ripetuto fino alla nausea, 3 o 4 volte al dì, da tutta la Procura palermitana, da Messineo e da Ingroia in particolare. Quelle di Mussari - dall'eretico pubblicate illo tempore - invece HANNO PIENA RILEVANZA PENALE, cioè hanno un loro intrinseco valore probatorio. L'eretico non ha mai pubblicato, su Mussari, alcuna intercettazione, che non avesse - secondo l'accusa - valore probatorio. C'è una bella differenza con il caso Napolitano, no?

3) Puntualizzando l'ovvio, Napolitano è il Presidente della Repubblica, ed in quanto tale gode di alcuni diritti in più rispetto ai comuni cittadini (almeno nell'esercizio delle proprie funzioni). Giusto o sbagliato, così è. Non a caso, Eugenio Scalfari ha scritto - peraltro con umorismo involontario -  che l'ufficiale di Polizia giudiziaria in ascolto di Mancino, avrebbe dovuto distruggere all'istante la registrazione, prima ancora che la stessa terminasse! Appena riconosciuta l'augusta voce del Presidente, l'agente, secondo Scalfari, si sarebbe dovuto comportare così.
 Lo stesso, in sintesi, non pare proprio si possa dire per Mussari Giuseppe: il quale, al momento delle intercettazioni, non era ancora neanche Presidente dell'Abi (che comunque non è proprio il Quirinale). Ed il quale - a differenza di Napolitano - sta per essere verosimilmente rinviato a giudizio (udienza dal Gup, per Galaxopoly, il prossimo 19 ottobre).

   Per farla breve, la mia opinione è che, dal punto di vista della fuga di notizie, questa storia del Presidente Napolitano finirà in un niente di fatto. Scommettiamo? Il Direttore di Panorama Giorgio Mulè - fino a prova del contrario, ovviamente - può dormire sonni abbastanza tranquilli, e godersi senza troppi problemi il suo scoop: che - nonostante le zone d'ombra presenti - tale è e resta.
Morale (curiosa) della vicenda: chi tocca, giornalisticamente parlando, Napolitano, può ragionevolmente sperare di passarla liscia, nonostante l'evidentissima ed indifendibile fuga di notizie.
Chi invece tocca, giornalisticamente parlando, Mussari Giuseppe, rischia molto di più.
La domanda che qualcuno si potrebbe fare, a questo punto, è la seguente: detto tutto ciò, Mussari Giuseppe è forse più potente del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano?     

7 commenti:

  1. Caro Raffaele come spesso succede fai domande giuste e dai risposte altrettanto calzanti.

    A noi non resta che esprimerti solidarietà e vicinanza.

    Un quesito: pensi che siano stati distrutti gli account di posta elettronica Mps di Mussari Giuseppe e Vigni Antonio ?

    Sarebbe interessante scoprire quando i due hanno deciso di NON rimborsare i Tremonti Bond con i denari dell'aumento di capitale di luglio 2011 ..... Fino a dicembre 2011 hanno fatto credere che la cosa sarebbe stata imminente, poi ognuno è tornato a fare il priprio mestiere.

    Un saluto da Robertino.

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    1. False comunicazioni societarie ??

      Reato penale (anzi penalissimo) ...

      Aggiungerei anche il Presidente del Collegio Sindacale.

      Il tribunale competente sarebbe Milano .... non Siena.

      AIUTO. NON NE ESCONO VIVI !!

      Beato Angelico.

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  2. Mussari Giuseppe è calabrese, Napolitano ..... no !!

    Ciao Prof.

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  3. Caro Robertino,
    intanto complimenti davvero per la celerità del commento!

    Quanto agli account, ovviamente non saprei (per quanto Mussari abbia un bel precedente...); certo che la questione dei soldi chiesti con l'ultimo aumento di capitale (luglio 2011) per il rimborso - MAI AVVENUTO! - dei Tremonti bond, meriterebbe un'azione di responsabilità.
    A pensarci bene, sono proprio spariti tanti miliardini di euro, durante la presidenza mussariana. Invece della fuga di notizie, fuga di capitali...

    L'eretico

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    1. Dal punto di vista squisitamente tecnico, in carenza di giurisprudenza, l'operazione è annullabile.

      Basta che un solo soggetto danneggiato - anche il signor Robertino - si rivolga al Tribunale per ottenere la restituzione di quanto versato e creare il precedente con inevitabile effetto domino.

      2.45 miliardi di riserve che la banca oggi non è assolutamente in grado di restituire.

      L'azione di responsabilità necessita di azionisti rappresentativi del 20% del Capitale Sociale.

      Cordialità,

      Avv. Alloro - principe del Foro.

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  4. Oh eretico la Nazione ti candida Sindaco con i grillini! Non c'avevi detto niente...

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    1. Sarebbe stato fantastico! Peccato per le condanne...mannaggia! Io propongo un altro tipo di candidatura per l'Eretico : SANTO SUBITO.

      bk

      P.S.: oppure M5S cambia il regolamento e decide che si possono candidare anche i condannati.

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