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mercoledì 15 maggio 2013

Il mercoledì scolastico: il Manuale del perfetto somministratore del test Invalsi

 
  ""Un bimbo non si giudica con un quiz" la battaglia contro i test nella scuola", titolava Repubblica lo scorso 8 maggio, parlando dei test Invalsi alle scuole primarie (elementari).
Gli oltranzisti veterosessantottini alla Piero Bernocchi (Cobas), addirittura tuonano contro "una vergognosa scheda sugli alunni (?) che spinge a giudizi sommari e discriminazioni su attitudini e personalità e attua una rilevazione di censo".
 Senza capire, ancora una volta, che quanto più la scuola sa essere dura e selettiva, tanto più le differenze di censo tendono a sparire, e che proprio la selezione meritocratica è l'unica arma per riattivare l'ascensore sociale italiota, drammaticamente fermo.

  In questa sede, però, dovendo ancora correggere la prova, non si vuole entrare nel merito della prova; se non per mettersi dalla parte dei docenti "somministratori".
Il Ministero, evidentemente, considera il corpo docente un'accozzaglia di minus habentes, sembra di capire: ai docenti, nel Manuale del somministratore, viene specificato per iscritto, e nel dettaglio, anche l'ovvio più ovvio! All'eretico, questo sembra vagamente offensivo, ma forse lui è eccessivo ed ipercritico...
Mentre facevo, ieri, il somministratore, mi sono permesso di appuntare qualche esilarante passaggio, ad perpetuam rei memoriam.
Un alunno, in difficoltà con la prova, chiede lumi? Va da sé che non si può suggerire niente, anche perchè gli italianisti somministrano matematica, e viceversa. Il burocrate di turno, però, deve imboccare per filo e per segno il docente, suggerendo la risposta da dare al ragazzo implorante:
"Mi dispiace, ma non posso rispondere a nessuna domanda. Se ti può essere utile, rileggi le istruzioni e scegli la risposta che ti sembra migliore". Wow...

  Il massimo, però, è il comportamento da tenere allorquando un pargoletto finisce anzitempo il lavoro, e viene a chiedere cosa possa/debba fare a quel punto. Qui il burocrate di turno (pagato dai cittadini contribuenti per scrivere queste perle di saggezza) ha dato davvero il meglio di se stesso:
"Se qualche alunno termina in anticipo (75 minuti il tempo a disposizione, Ndr), dirgli di rileggere le risposte o di consegnare il fascicolo e mettersi a leggere per conto suo, facendolo rimanere seduto nel proprio banco, finchè anche gli altri non abbiano terminato".
E la sera, prima di coricarsi, bisogna sempre ricordare di lavarsi i dentini: non c'è scritto, nel Manuale del perfetto somministratore, ma questo si può dire lo stesso. Burocrate permettendo...

5 commenti:

  1. Vede sig. ERETICO dare un giudizio su queste sciocchezze rimane difficile . Perché ? Perché ritengo che la scuola non va riformata , ma rifondata. Materie importanti! : La storia deve essere vera e non falsificata ad uso del regime o della religione..... La matematica non é una scienza ma uno strumento , quindi eliminare ciò che non é adatto a far muovere le macchine tecnologiche, ovvero quasi tutta . La parte umanistica va adegudata di anno in anno, a seconda dei cambiamenti. Internet in pochi anni ha già prodotto delle rotture epocali, come dire, le cose cambiano da se e cercare di fermare la marea è solo inutile.

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    1. "La matematica non é una scienza ma uno strumento , quindi eliminare ciò che non é adatto a far muovere le macchine tecnologiche, ovvero quasi tutta"...COMPLIMENTI!!! Visione lungimirante.
      Ma lei per caso vota M5S?! ;)
      Quindi cosa propone?! Insegnamo direttamente la matematica in sistema binario?!
      Ma si evitiamo di insegnare come calcolare la superficie di un rettangolo, tanto ormai esistono migliali di Software in grado di farlo per noi.

      Ma per favore...

      P.S. Invece per quanto riguarda la grammatica italiana??? Magari la prossima volta scriva "le cose cambiano da sè", con la e accentata.

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  2. gente oggigiorno un ragazzo di quinta elementare su due non sa chi sia il presidente della repubblica

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  3. Vent'anni fa si SOMMINISTRAVANO le medicine: oggi si SOMMINISTRANO le prove Invalsi, oppure si propone un lavoro A SOMMINISTRAZIONE.

    Ma SOMMINISTRARE una carica di cazzotti a chi violenta l'italiano a questo modo mai?!

    MICHAEL KOHLHAAS

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  4. Carissimo Professore si consoli, il " burocrate " esiste anche nel settore privato ( bancario anche se non MPS ) in cui opero,e se pur non a diretto carico della comunità, ne rappresenta comunque un costo, dato che il suo stipendio viene poi ribaltato sull'utente. Ricordo che in un manuale di una banca in cui ho lavorato, oggi non più esistente ( e forse visto la situazione se ne capisce il motivo ), nelle spiegazioni di come utilizzare una procedura informatica al povero operatore nelle premesse si evidenziava in neretto " accendere il computer " !
    Questa curiosa forma di " genialata " scaturisce probabilmente da quelle stesse persone che , invalsi o con qualunque altra sigla , in nome della non discriminazione, hanno sempre visto come un " pericolo " o una " sentenza " il giudizio dell'insegnante. Scordandosi che un voto giudica l'operato scolastico del ragazzo non certo la sua integrità morale o la sua capacità intellettiva. il voto vuole solo cercare di aiutare lo studente nel capire quale possa essere la strada migliore per lui da intraprendere nel futuro, per una professione che sia adeguata alle sue capacità e affinità culturali, e non adeguata alle più o meno altolocate conoscenze di Babbo e Mamma.
    Babbo e Mamma, non tutti ovviamente, che cresciuti con l'incubo del voto ( mi ricordo quando a scuola tolsero il voto inserendo il giudizio , contestualmente creando una scaletta in cui ad ogni giudizio equivaleva un voto, assurdità credo solo italiane ) per evitare traumi al pargolo inveiscono contro ogni forma di valutazione, o meglio ( o forse peggio ) esaltano quelle valutazioni positive, il cui merito viene esclusivamente riportato alle capacità del ragazzo ( non certo avulse ma in genere guidate dalla professionalità di chi insegna ) screditando umanamente e professionalmente tutti quegli insegnanti che osano proporre un giudizio negativo ; con la conseguente incapacità da parte del ragazzo di una benchè minima forma di autodiagnosi, che spesso crea aspirazioni inadeguate , in genere coerenti solo con le ambizioni genitoriali, che difronte alla prima difficoltà comportano reazioni smisurate , o soluzioni "castiste" alternative.
    L'INVALSI avrà sicuramente i suoi difetti, non conosco e non giudico, ma sarebbe opportuno da parte di chi si sente di poter giudicare proporre anche una migliore alternativa e non solamente una sterile invettiva.Francesco

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