Cerca nel blog

mercoledì 2 novembre 2011

Acampa Giuseppe ed uno sfratto campagnolo...

 L'ottobre missionario è appena scivolato via, ma il desiderio di fare del bene e di applicare il Vangelo non si esaurisce certo con il decimo mese dell'anno, nella Curia senese. Ci mancherebbe altro!
L'altro giorno l'eretico, vista la gradevolissioma giornata autunnale, era a farsi una salubre e corroborante passeggiata in quel di Lilliano, incantevole luogo tra Castellina Scalo e Castellina in Chianti, nel cuore del Gallo nero. Un paesino minuscolo, in cui, però, fino ai primi anni settanta esisteva addirittura una piccola scuola elementare (oggi a rischio crollo, essendo abbandonata da circa 40 anni).
 Proprio davanti a questa scuolina cadente, c'è una Chiesa, Santa Cristina. Fino a un annetto or sono, tutte le domeniche ci andava a dire Messa don Luca Galligani, stimato prete, allora dell'Alberino. Ora don Galligani a Lilliano non può più andare, per un diktat dall'alto...
 La Chiesa è chiusa, e la Messa non viene più officiata, neanche per Santa Cristina: in effetti, trattandosi della Curia senese, il dire Messa non è certo cosa prioritaria, come ben si sa; ciò che conta, infatti, è ben altro. Mentre l'eretico si aggirava con fare circospetto in loco, gli è venuta incontro una giovane coppia che vive proprio a fianco della Chiesa abbandonata.
 Non ci vuole molto a farsi dire che la Curia li ha SFRATTATI (dicasi sfrattati), con scadenza ultimativa fissata a marzo 2012, quindi possono giusto mangiare il panettone e poco più. La Curia rivuole l'immobile, punto e basta. Ci farà un agriturismo, vista la beltade del posto (attaccato alla Chiesa, tira anche di più, no?). Lo lascerà a se stesso, magari sperando di venderlo a qualche imprenditore danaroso alla Caovilla? Chi vivrà, vedrà. L'unico punto fermo è che i due giovani (nati e cresciuti lì, con la di lei madre ex perpetua di un parroco pregresso) si devono levare da tre passi, e senza che nessuno gli abbia mai spiegato il perchè, o che sia venuto personalmente a dirglielo. La Curia di Siena fa tutto per lettera: stile formale, senza tanti patemi d'animo. Questo è l'Acampa's style.
  Acampa Giuseppe - in un memorabile intervento sul Corrsiena del lontano 9 luglio 2008 - ebbe a scrivere, in piccata risposta alle critiche che gli avevo rivolto qualche giorno prima:
"Sei davvero sicuro che la mia vita sia fatta soprattutto di happy hour? Hai provato a parlare con le coppie che ho preparato al matrimonio (ebbene sì, ed anche con quelle che non lo hanno voluto a celebrare il proprio, Ndr), i genitori dei bambini che ho battezzato, i parrocchiani di Colle che in questi ultimi anni ho seguito (fatto, fatto: ad majora, Ndr), i preti e le persone che ho aiutato?".
La giovane coppia di Lilliano, con tutta evidenza, non rientra in questa variegata categoria...

Ps Sono passati quasi 15 giorni dal 19 ottobre, ed il Giudice Monica Gaggelli NON HA ANCORA DEPOSITATO LA SENTENZA DELL'ASSOLUZIONE DI ACAMPA, nonostante i termini di legge siano scaduti. Aspettiamo e speriamo...

3 commenti:

  1. Povera Giudice, in effetti non ha un compito facile per niente. D'altra parte, non possiamo mica aiutarla noi dall'esterno...

    RispondiElimina
  2. la carità cristiana di don acampa non ha limiti

    RispondiElimina
  3. Ma che carità Critiana volete che abbia uno che dopo aver tentato la scalata al saio del Santo più bello d'Italia, ed essersi sentito dire sul Sacro Monte della Verna che la "vocazione" non era per lui (come già per altro gli aveva detto l'allora suo parroco della parrocchia dell'Osservanza di Siena), penso bene di tentare con il seminario arcivescovile...che come sappiamo è stato molto più "aperto" alla sua scalata al potere

    RispondiElimina