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lunedì 14 novembre 2011

Un paio di considerazioni ereticali su Berlusconi Silvio...

  Silvio Berlusconi, dunque, non esce di scena, ma è lampante che abbandona ogni residuale velleità di tornare al Potere.
 Sia consentito anche all'eretico di   fare   un paio di riflessioni meno gettonate sul potere berlusconiano.
Ciò che è stato del tutto indifendibile - più di molto su cui invece si è battuto a dismisura - è stato l'appoggio vergognoso dato (e quindi ricevuto) da veri e propri dittatori: si parla di Putin, ma pensiamo a Lukashenko, leader incontrastato della Bielorussia (la antica Russia bianca): nessun Capo di governo occidentale l'ha mai omaggiato prima di Berlusconi (ed anche dopo). Solo pochi - Paolo Guzzanti, ma nel suo andirivieni incoerente - l'hanno messo in evidenza, e questa è una delle tante colpe di una opposizione stantia e provinciale (qual è la Capitale della Bielorussia? Ahi...).

  Punto due, il suo folleggiare tra donne e donnine: anche qui ci sarebbe tanto da dire.Non è stato messo a sufficienza in luce una cosa a parere ereticale fondamentale: così come Berlusconi ha fallito nei fatti quando ha parlato di creare un Partito liberale di massa (sua intuizione della prima ora, poi naufragata), così ha fallito nella possibilità storica di fare dell'Italia un Paese serio a livello di etica privata. Da possibile Ataturk italiano, capace di riscrivere una grammatica dell'etica privata, Berlusconi si è coperto di ridicolo negando l'evidenza, gabellando serate da baccanale come  eleganti  cene in cui non avveniva assolutamente niente di sconveniente e via dicendo. Tutto per paura di dispiacere alle alte gerarchie ecclesiastiche (sai che pulpito, poi), in un pietoso - e tutto italiota - giochino delle parti: io ti finanzio le scuole private e ti mantengo i privilegi fiscali (e i docenti della scuola pubblica scelti dal Vescovo, vergogna delle vergogne), tu fino a quando puoi fai finta di niente.
 Pensate a come sarebbe stato bello, se si fosse presentato in un bel videomessaggio alla nazione, rivendicando il piacere di stare in mezzo a belle fanciulle (e magari ammettendo di pagarle più o meno profumatamente, con tanto di conto corrente della senese Banca etica...). Senza ovviamente piazzarne alcuna  in Consiglio regionale o alla Rai o altrove (in Mediaset, ca..voli suoi).
Avremmo perso un lussurioso Sardanapalo, ma - almeno in questo - il suo "sacrificio" sarebbe servito per fare crescere il Paese, per svincolarlo dalla gabella vaticana. Da un puttaniere, ci si poteva aspettare almeno che osasse quanto Aznar in Spagna, contro una Chiesa retriva quanto quella italiana.
 Invece abbiamo avuto - come al solito - un lussurioso  Sardanapalo notturno,   che    di giorno  si     genuflette  al   Vaticano...
   Peggio il Berlusconi notturno, o quello diurno?

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