Cerca nel blog

martedì 18 ottobre 2011

Inchiesta Verdini: il silenzio assordante del Monte (e di parecchi altri)...

   D'autunno - si sa - cadono le foglie; d'autunno, purtroppo, tendono a cadere di più anche i capelli; in questo autunno aprìco, però, non solo cadono i capelli: anche i nodi - per restare alla tricologia - vengono al pettine...

  I Pm fiorentini Giuseppina Mione e Luca Turco - avvalendosi, oltre che dei Ros, anche di due luminari della Banca d'Italia (gente che prima di parlare di finanza, ha perso qualche mezz'ora sui libri, per capirsi) - hanno chiuso le indagini. Per Verdini Denis, un'ecatombe di accuse: fra le svariate, associazione a delinquere (!) e mendacio bancario, che, per uno che vuole fare il banchiere, non è proprio il massimo. Nemmeno il tempo di festeggiare l'assoluzione aquilana e il successo parlamentare berlusconiano (di cui il Denis è l'incontrastato dominus), che arriva questa tegola, per il Richelieu di Fivizzano.

 Siena e la sua Casta sono direttamente coinvolte dall'inchiesta fiorentina: da almeno 5 anni a questa parte, politicamente non si muove foglia, a Siena, senza che il Richelieu fivizzanese lo voglia. Dal 2006, funziona così.
Alex Nannini - da Denis portato a Palazzo Grazioli, prima di candidarsi a Sindaco - lo sa benissimo (penso glielo abbiano spiegato); ma soprattutto lo sa benissimo Franchino il Ceccuzzi, ben lieto di affilare le armi, lo scorso maggio, con un arrendevole Nannini, piuttosto che con uno Stelo o una Loretana Battistini (che infatti Verdini lo attaccava - vedasi intervista dell'eretico di gennaio -, e che per questo è stata eliminata dal campo del centrodestra berlusconiano) o con chiunque altro che almeno sapesse abbinare Gheddafi alla Libia...
Il Sistema Verdini, dunque, è chiaro: a Siena, candidati pidiellini rigorosamente a perdere, per fare vincere quello del Pd. E ognuno può ben capire il perchè dello stimolante giochino.

  Ma anche la Banca è chiamata in causa in modo diretto da questa inchiesta, a prescindere dal suo esito conclusivo: perchè i fatti ci sono comunque, nella loro inspiegabilità. L'inchiesta li ha portati a galla, purtroppo per qualcuno.
Nell'ormai celebre plico di Pegognaga contenente la biografia di Mussari Giuseppe, l'eretico ha infatti trovato un Capitolo tutto quanto dedicato ai rapporti fra il Richelieu di Fivizzano e la Banca più fashion d'Europa: roba davvero grossa. Le cosine più gustose, l'eretico se le tiene - con abile operazione di marketing - per il libro.
Ma è già in grado di domandare al management montepaschino perchè il 14 ottobre 2008, l'agonizzante impresa edile Baldassini Tognozzi e Pontello dell'amicissimo di Verdini Riccardo Fusi abbia ottenuto un megafinanziamento di 60 milioni di euro (non uno di meno) dal Monte dei Paschi di Siena. Qual è il motivo, la ratio, di un siffatto finanziamento? Sono stati fatti tutti gli accertamenti dovuti, prima di sganciare cotanta cifra? Qualcuno dovrebbe spiegare, ma non lo potrà fare...
Quanto alla Banca, c'è infine l'affaire Andrea Pisaneschi (ex Presidente, di nomina mussariana, di Antonveneta), che merita un approfondimento a parte.

 Dall'inchiesta fiorentina, poi, trapela anche un altro particolare, a ciò che risulta allo scrivente inedito: la Cementerie Barbetti (editore del Corriere di Siena!), finanziava esplicitamente le campagne elettorali del Denis nazionale (Franca Selvatici su Repubblica di oggi, pagina VII edizione fiorentina).
Con ciò, si mette tutto insieme, in un unico contenitore (politica, banca, sistema informativo ed altro ancora): il Corrsiena, infatti, con una mano - quella che scrive -  fa la volata al Pd, a Ceccuzzi o a Cenni che siano; con l'altra mano - quella che paga -, foraggia il Denis.
Questo, ladies and gentlemen, è il Sistema Siena...  

9 commenti:

  1. Credo che molti, in questa città, dovrebbero dare molte spiegazioni: politiche e legate a vicende personali. Ma tanto ci può pensare solo la Magistratura, non certo la politica

    RispondiElimina
  2. Speriamo che il silenzio non sia assordante, per il declassamento da A- a Bbb+ ... di babbo monte .

    Ma per i Grandi dirigentoni, comunque non cambierá niente, nessun declassamento, nessuna riduzione su stipendi e premi.

    Forse sarebbe il caso ricordaglielo piú spesso, giornalmente, per strada, a questi INCOMPETENTI .

    Marco Fattorini

    RispondiElimina
  3. Approfitto dell'ultimo articolo in ordine di tempo (anche se l'argomento è diverso) per segnalare all'eretico la seguente notizia, che lo farà ridere per non piangere : l'Amministrazione Provinciale di Siena ha istituito la "GIORNATA DELLA TRASPARENZA" !!!
    Riunione giorno 28 ottobre p.v.; a seguire verrà illustrato (non riesco a trattenere l'emozione) IL PIANO TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' !!!!

    spero presto di ricavarmi quell'oretta di tempo che da tanto intendo utilizzare per testimoniare all'eretico la mia stima, il mio accordo con le sue opinioni, nonchè per rendermi in qualche modo utile alla sua attività spiegando contestualmente la mia scelta dell'anonimato.....

    RispondiElimina
  4. La magistratura latita parecchio in questa città e le questioni relative all'università, a cinghialopoli, a galaxopoli, etc...lo dimostrano. La gente ce l'avrebbe un mezzo svelto ed efficace per spodestare questa marmaglia, si chiama elezioni, ma preferisce invece tenersela buona con la speranza di raccatare qualche briciola. Barbicone fa certi salti nella fossa.....

    RispondiElimina
  5. La storia di Verdini è davvero emblematica, anche per Siena. Ma non dimentichiamoci dei fratelli Pisaneschi. Ovviamente innocenti fino alla Cassazione!

    RispondiElimina
  6. La cosa forse più incredibile, in questa città, è che neanche oggi, di fronte all'evidenza del Monte e non solo, nessuno ammette niente, nessuno chiede scusa...

    RispondiElimina
  7. Ma la posizione del giovane Ceccuzzi ai tempi di Mani Pulite qual era? Essendo un convinto pidiessino di allora, sarà stato un giustizialista convinto, anticraxiano di ferro. Ora che il suo referente D'Alema Massimo è sotto inchiesta, che fa e che dice?

    RispondiElimina
  8. Ma Ceccuzzi sta con Renzi e con Rossi, con D'Alema e con Veltroni, con quello e con quell'altro. Basta non andare a lavorare, va bene tutto...

    RispondiElimina
  9. publiocornelioscipione29 ottobre 2011 alle ore 23:26

    come è possibile per autentici "sconosciuti" prendere 400 o 500 voti di preferenza a Siena? Risposta semplice: sarebbe interessante ascoltare le tante telefonate uscite da qualche palazzo cittadino di quelli importanti, per esempio la Fondazione; chi lo sa, qualche "puro" ragionierino senza avviso di garanzia lo sarebbe ancora? chi lo sa........

    RispondiElimina